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MASTERCASTLE – Giorgia Gueglio, Pier Gonella

Di recente abbiamo avuto occasione di scambiare due chiacchiere con Giorgia Gueglio (Mastercastle) e Pier Gonella (Mastercastle, Necrodeath) riguardo la loro band, il loro recente lavoro “On Fire” e tanto altro.

Salve ragazzi, benvenuti su Heavyworlds.com, come state?

Giorgia Gueglio: Ciao a tutti voi e grazie per averci contattato.

Pier Gonella : Ciao Pinka! Tutto bene grazie, spero altrettanto voi!

– Non avendovi mai intervistato prima, parliamo un po’ di voi. Com’è nata l’idea di formare i Mastercastle, motivo della scelta del nome, e come vi siete conosciuti tutti?

Pier Gonella: Tutto è nato quando io e Giorgia abbiamo provato seriamente a scrivere dei brani insieme.
Nel senso che abbiamo collaborato tanti anni in passato dietro a svariate line up e progetti ma non avevamo mai provato a crearne uno noi. Cosi’ io ho scritto qualche brano senza un genere prefissato, seguendo le mie influenze piu’ chitarristiche e neoclassiche; lei ci ha cantato sopra seguendo le sue, derivanti dall’ hard rock americano e inglese.  Il risultato ci ha portato in maniera naturale a continuare. Proposi la cosa al bassista Steve Vawamas, col quale avevo già collaborato per il suo progetto “Athlantis”, ad al batterista Alessandro Bissa, con cui mi ero trovato a suonare in passato delle cover. L’anno scorso cè stato l’unico cambio di line up con l’entrata in formazione del drummer John Macaluso. Per quanto riguarda il nome è nato durante un viaggio di ritorno da un concerto. Io e Giorgia cercavamo delle parole che ci rappresentassero entrambi, cosi’ venne fuori “Master” riferito a me come chitarrista compositore produttore etc, e poi “Castle” riferito ad un viaggio di Giorgia nei castelli dell’isola di Sky e piu’ in generale alla sua estrosità nel viaggiare, disegnare etc.

– Parliamo del vostro ultimo lavoro, “On Fire”, uscito il 19 aprile 2013 per Lion Music. Qual’è il concept dietro questo album?

Giorgia Gueglio: La mia idea iniziale era di fare un concept esclusivamente sui metalli nobili e meno nobili..ogni brano un metallo con le sue caratteristiche fisiche e con le storie che lo caratterizzavano. Poi mi sono resa conto che la Giorgia che canta l’elenco del telefono non sono io. E ho tirato fuori il calore.

Pier Gonella: siamo davvero soddisfatti del riscontro ottenuto da giornali e webzine. In tanti l’hanno considerato il nostro album piu’ maturo ed un disco di alta produzione.

– Non posso non far caso al fatto che molti titoli delle tracce dell’album hanno una parola legata ai metalli. C’è un motivo in particolare?

Giorgia Gueglio:  Infatti, ogni brano trattiene il nome di un metallo, per fedeltà all’idea originale. Ma nei testi ci sono emozioni vissute, nostalgie,sconfitte e vittorie. Ho cercato di renderli più umani. Forse fa parte della mia dualità, una battaglia senza fine tra il cercare di essere razionale e perdere inesorabilmente davanti alla passionalità, all’istinto.

– Quest’album è il primo in cui avete lavorato con John Macaluso, giusto? Com’è stato lavorare con lui?

Pier Gonella
: Esatto. E’ stato ed è tutt’ora molto divertente, e nello stesso tempo una grande esperienza. Ci eravamo già incrociati nel backstage di qualche serata finche’ ebbi l’occasione, dopo una sua clinic, di portarlo nel mio studio “Musicart”, in cui ascolto’ vari miei lavori e ci scambiammo varie idee, cosi’ nacque la collaborazione. E’ una persona tanto grande nel suonare, tanto modesta di carattere e questo credo sia il primo motivo per cui ci troviamo molto bene con lui.

– “On Fire” presenta anche “Platinum”, un duetto di voci tra Roberto Tiranti e Giorgia Gueglio. Com’è stato lavorare con lui?

Giorgia Gueglio: E’ una conoscenza di vecchia data. Non potevo non coinvolgerlo in un brano, ritengo che sia una delle migliori voci in circolazione, oltre che una persona speciale.

– Quali sono le vostre tracce preferite e perchè?

Giorgia Gueglio: Nel mio caso direi Titanium, c’è qualcosa che mi trascina via ogni volta che la canto, un piacere quasi fisico. Il testo è un tentativo di andare oltre e ricaderci tutte le volte ‘I’m fallin in love again’. Perseverare è avere le palle.

Pier Gonella: “Silver Eyes” perchè contiene una fusione di elementi neoclassici, progressive e melodie a mio pare molto ben riuscita; “Almost a Fantasy” perchè la “Sonata al chiaro di luna” è uno dei tanti brani che mi hanno appssionato fin da prima che cominciassi a suonare per cui farne un omaggio a modo mio e per come mi riusciva è stata una bella soddisfazione

– Come funziona il processo creativo di un album firmato Mastercastle? Chi si occupa di cosa e in che ordine?

Pier Gonella: Di solito io scaglio la prima pietra, o i primi riff di chitarra. Poi Giorgia scrive un primo testo e delle melodie, cosi’ ottimizziamo il tutto col resto della band. Ma non è una regola, ci sono varie ballade scritte dal Vawamas e nel nuovo disco a cui stiamo lavorando ci sono un paio di brani nati da idee di batteria del John. Io mi occupo della produzione dei dischi qui in Musicart studio. E’ difficile soprattutto quando devi registrare la tua stessa musica, per cui spesso mi faccio aiutare nelle fasi del mixaggio o del mastering sa persone “esterne” come Giuseppe Orlando degli Other Sound o Simone Mularoni dei Domination studio.

– Sia Giorgia che Pier avete partecipato al progetto musicart “The Black Side Of Moon”, una rivisitazione del famoso album dei Pink Floyd. Com’è stato lavorare a una rivisitazione di un album così noto e amato nel mondo della musica?

Pier Gonella: Fare un omaggio al “Dark Side” è stata una grande soddisfazione, e ancora piu’ il riscontro positivo che ha avuto in quanto alla fine l’abbiamo rivisitato a modo nostro ma senza mai stravolgerlo e conservando sempre l’idea principale di fare un omaggio. L’abbiamo chiamato “MusicArt” dal nome della struttura in cui tutti i musicisti del progetto tengono i corsi di musica (io alla chitarra, Giorgia alla voce, Steve Vawamas al basso, Peso alla batteria e Andrea Vulpani al pianoforte, cosi’ alla fine si è rivelato anche un gran biglietto da visita. I ricordi meno appassionanti sono quelli del mixaggio perchè pur con tutte le tecnologie odierne è stata un’impresa difficilissima, che ti insegna i veri motivi per cui quel disco è cosi’ immortale.

– Oltre ad essere nei Mastercastle, e caso di Pier pure nei Necrodeath, siete anche insegnanti in una scuola di musica, la Music Art, fondata da Pier stesso. Riuscite a giostrarvi il tempo tra creazione nuovi lavori per le vostre band, corsi di musica, recording sessions e vita privata? E cosa ti ha spinto Pier a fondare una scuola di musica a Rapallo?

Giorgia Gueglio
: E’ molto impegnativo, insegnare è dare a chi ti ascolta , cercare di farlo entrare in un mondo differente da quello a cui si è abituati. Mettersi in gioco. Tenersi costantemente aggiornati ed informati. La parte bella sta nel vedere crescere gli allievi, musicalmentee artisticamente. E’una soddisfazione unica.

Pier Gonella: E’ impegnativo gestire corsi di musica e uno studio di registrazione perchè sono due cose cose molto diverse,in cui devi sempre dare il massimo e non è facile capire e seguire le esigenze e le aspirazioni, diverse in ogni musicista. Dall’altra parte questa è la scommessa che ti tiene sempre in gioco, ed ogni persona che entra da noi contenta rende appagati tutti i nostri sacrifici. Per fortuna la squadra di insegnanti e musicisti che mi aiuta è lodevole sotto tutti i punti di vista.
Lavoravo nello studio di registrazione qui a Rapallo già da vari anni mentre tenevo i corsi di musica in varie strutture in Genova e dintorni. Cosi’ un giorno decisi di provare a unire tutte le mie attività in un’unica struttura, confidando anche nella squadra che stavo scegliendo. Siamo al terzo anno di attività e mi ritengo davvero contento. In Musicart si respira tanta serenità e passione, che diventa una preziosa valvola di sfogo per tanti musicisti che vogliono dedicare del tempo alle proprie aspirazioni mettendo da parte mille altri pensieri.

– Quali sono le vostre influenze musicali?

Giorgia Gueglio: Di ogni tipo. Dal Rock -hard rock americano ed inglese..non è un mistero la mia antica passione per David Coverdaile , che univa virtuosismi vocali, melodie accattivanti a potenza e sensualità.

Pier Gonella: Col passare degli anni mi sono abituato ad apprezzare davvero ogni genere musicale. Pero’ fra i nomi che mi hanno spinto a cominciare ed a continuare cito sempre Scorpions, Deep Purple, Malmsteen, Joe Satriani e Slayer.

– Avete già qualche idea per il prossimo album? Qualche altro progetto in mente o date live?

Pier Gonella: Certo che si. Siamo a buon punto con la scrittura dei pezzi ed a breve cominceremo a registrarli…

Giorgia Gueglio: Abbiamo due date, una presso il “Club Giardino”a Lugagnano (Verona) il 22 marzo ed una a Genova all’ “Angelo azzurro” il 26 aprile insieme ai Necrodeath.
Ma si, soprattutto stiamo registrando il nostro quinto. Le idee stanno sbocciando, saranno pezzi in assoluta libertà compositiva e le lyrics stanno scaturendo come sempre da emozioni profonde, da debolezze, da forze vitali e potenti alle quali, quando ho la penna in mano, mi arrendo, lasciandole libere, lasciandomi andare.

– Con quali artisti vi piacerebbe collaborare un giorno e perchè? E’ una domanda un po’ bizzarra dato che avete avuto un sacco di collaborazioni entrambi ma se poteste puntare a qualche personaggio irraggiungibile, chi scegliereste?

Giorgia Gueglio: David Coverdaile.
Pier Gonella: Boh sono sempre tanti ed alcuni davvero irraggiungibili come R.J.Dio o Jeff Hanneman. In questo momento mi vengono in mente anche Tom Araya, Jeff Mantas, Klaus Meine, Steve Vai…

– Oltre alla passione per la musica, Giorgia, tu hai anche una passione per l’arte. Da dove nasce questo tuo hobby?

Giorgia Gueglio: L’arte e l’istinto di esprimermi mi accompagna dall’infanzia. Cantavo, ascoltavo e disegnavo. Non potevo fare altro, è più forte di me. Sono molto rapida, come dicono i professori del mestiere, pure troppo. E’ che le immagini nascono da un ‘impulso, da una compulsione nella quale non tollero strutture, tecniche, imposizioni. E la cosa drammatica è che una volta terminato un disegno è già come staccato da me, lontano. Devo pensare quello dopo.

– E tu Pier hai degli hobby in particolare al di fuori della carriera da musicista?

Pier Gonella
: Hobby particolari non ne ho. Quando non ho tra le mani chitarre o mixer mi piacciono le serate in trattorie tipiche, i paesini di montagna e qualche cartone animato.

– In questi anni di carriera, vi sarà successo qualcosa di molto buffo o divertente sul palco o durante i momenti di registrazione degli album tra di voi. Quale episodio raccontereste?

Pier Gonella
: aneddoti simpatici ce ne sono sempre tanti, ora ricordo una data Necrodeath a Dublino dove mentre suonavamo vedevo dietro di me Peso che suonava e rideva di continuo finche’ ho capito che avevo la maglietta alla rovescia…

– Immaginate che scoppi un incendio in casa,voi dovete scappare e potete portare con voi solo 5 cose. Cosa vi portereste dietro?


Giorgia Gueglio
: Vale la mia borsa borchiata alla Mary Poppins nella quale , per magia, compare tutto ciò di cui ho bisogno?

Pier Gonella: Sicuramente il vecchio Amiga500 con cui ho scritto le prime canzoni elettroniche vent’anni fa, e da solo ci vogliono due viaggi. Poi un paio di chitarre e alcune attrezzature…dei cd…mmm…giuro che lo spengo in qualche modo!

– E’ tutto per ora, grazie mille per la vostra disponibilità. C’è qualcosa che vorreste dire ai lettori di Heavyworlds.com e ai vostri fans?


Giorgia Gueglio
: Grazie a voi e a tutti i vostri lettori, perseverate!

Pier Gonella: Un grazie mille a te, Pinka, per questa intervista, ed un saluto a tutti i lettori di Heavyworlds.com, fate un passo a trovarci qui in MusicArt oppure su www.mastercastle.net