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If These Trees Could Talk – Zack Kelly

Noi di Heavyworlds.com abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere con Zack Kelly dei If These Trees Coul Talk. Ecco cosa ne è uscito da questa chiacchierata. 

– Ciao Zack. Grazie per il tuo tempo. Prima di tutto, come stai?

Sto benissimo, grazie! Sto apprezzando il piacevole inverno dell’Ohio. Grazie per aver trovato il tempo di parlare con me.


– Nel 2014, gli I.T.T.C.T. hanno firmato un contratto con la Metal Blade…perchè avete deciso di essere seguiti da un’etichetta dopo così tanti anni?

Firmare con la Metal Blade è stata per la band una naturale evoluzione. Siamo stati indipendenti sin dall’inizio, ma ora vogliamo promuovere i nostri progressi e speriamo che nuove persone possano scoprire la nostra musica. Questa collaborazione con la Metal Blade è esattamente ciò di cui avevamo bisogno.

– In questi giorni rilasciate la ristampa dei vostri primi album “Above The Earth, Below The Sky” e “Red Forest”…avete cambiato o rivalutato qualcosa, o avete mantenuto la produzione originale?

Non abbiamo apportato nessun cambiamento agli album, se non qualche alterazione nelle copertine. Sentivamo la necessità di avere un catalogo delle vecchie produzioni su Metal Blade, per cui le persone che sono nuove ai The Trees potessero avere un’idea di chi siamo come band.


– Ascoltando entrambi gli album, la particolarità più evidente è la progressiva evoluzione del sound, che diventa quasi mistico…quale evoluzione dovremmo aspettarci da voi in futuro?

Il nuovo album mi sembra un po’ più progressive, dando vita a grandi riff di chitarra e brani epici di 8 minuti di durata. Ci stiamo evolvendo, non solo come compositori, ma come musicisti e speriamo che questo nuovo album si inserisca per bene nella linea progressiva che hai evidenziato dai The Trees.


– Un’altra eccezionale caratteristica degli I.T.T.C.T è nel sound perfetto…come lavorate per creare un così perfetto bilanciamento fra tutti gli strumenti? Quando scrivete una canzone avete già idea di come suonerà, o è qualcosa che emerge gradualmente?

Avere tre chitarre e un basso può essere qualcosa di esagerato talvolta, per cui mi assicuro che tutte le parti si miscelino fra loro e appaiano quasi come un solo riff. La batteria, il basso e due chitarre lavorano generalmente come sezione ritmica, che lascia spazio alla chitarra solista per creare il disegno della melodia. Molto di questo risiede anche nel mix, che è un elemento chiave non solo in studio, ma anche nei live.


– Avete scelto di essere una band strumentale..credete che la vostra musica perderebbe la sua magia inserendovi delle linee vocali?

Si, credo che se avessimo un cantante qualcosa andrebbe perso. Il punto focale si sposterebbe dalla strumentazione al messaggio che il cantante vuole dipingere. Non avere un testo porta l’ascoltatore a elaborare una sua storia o interpretazione. La musica strumentale è un linguaggio universale, riguarda tutto i sentimenti.


– State lavorando alla terza release in questi giorni…come sta andando? Quando sarà rilasciato il nuovo album?

Siamo in fase di produzione del nuovo album e la sua release è programmata per l’autunno/inverno 2015 via Metal Blade Records.


– Siete una band che ha scelto, in passato, di essere indipendente e di diffondere indipendentemente la sua musica…credi che oggi una band debba essere indipendente per mantenere la sua integrità?

No, non credo che una band debba essere indipendente per mantenere l’integrità. Essere indipendenti era l’unico modo per far si che la band potesse lavorare, visto che abbiamo lavori a tempo pieno, famiglie e figli. Siamo ora ad un momento in cui avere un aiuto esterno può soltanto beneficiare.


– Nonostante siate stati una band indipendente, nel 2012 avete girato l’Europa per una notevole quantità di show sold out…vuoi parlarci di questa esperienza?

Abbiamo avuto dei momenti fantastici in giro per l’Europa e speriamo di farlo di nuovo. Abbiamo incontrato tante persone stupende e abbiamo visitato tanti posti meravigliosi quando eravamo lì. Le persone che vivono lì sono travolgente e apprezzano davvero e comprendono cosa stiamo cercando di fare con la nostra musica. Non potremmo mai ringraziarli abbastanza per il loro supporto.


– Avete iniziato, come tante band, come un gruppo di amici del college che decidono di suonare insieme…dopo dieci anni di esperienza, credi siate ancora quel gruppo di amici felici di suonare insieme?

Abbiamo sempre considerato la band come un hobby divertente o un passatempo, ma con il passare degli anni le cose sono diventate sempre più serie. Ora che abbiamo firmato con un’etichetta, siamo ancora convinti che la chiave per fare buona musica sia sentirsi a proprio agio con le persone che si hanno attorno e avere con loro dei bei momenti.


– Un’ultima domanda…leggendo la vostra biografia, ciò che emerge è il largo uso fatto della vostra musica in diverse situazioni, come la NFL o I titoli della Sony Ps3…per cui, siete orgogliosi di queste opportunità?

Siamo stati molto fortunati quando la nostra musica è stata selezionata per film, spot pubblicitari o qualsiasi altra opportunità disponibile. Credo che la musica Postrock si adatti a queste situazioni perchè l’assenza di linee vocali definisce l’umore ma non contrasta con il contenuto. Inoltre, più persone la nostra musica raggiunge, meglio è.


– Ok, abbiamo finito. Grazie tante per il tuo tempo, Zack. Sentiti libero di aggiungere qualsiasi cosa tu voglia.

E’ stato divertente rispondere a questa intervista e apprezzo tanto il tempo speso e il supporto alla missione dei The Trees.