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NAKED!: Intervista ad Antonio (Soul Secret)

nudo agg. [lat. nūdus]. […] b. Semplice, schietto, privo cioè di aggiunte, ornamenti, infingimenti che possano nascondere o alterare o abbellire la realtà e obiettività dei fatti. […] Più spesso in usi fig., rivelare pienamente, senza reticenze o sottintesi.

Heavyworlds senza pudore!

Nella nostra nuova rubrica “NAKED!” i musicisti saranno messi a nudo, torturati con domande imbarazzanti, costretti a dirci tutto senza filtri: le venti domande che nessuno osa fare!


– Fatti riconoscere! Nome, età, band di riferimento?

Ciao, mi chiamo Antonio e sono il batterista dei Soul Secret.

– Il tuo strumento e quello che invece sognavi di suonare da bambino?

Il mio strumento è la batteria, sin da bambino costruivo il mio set con le pentole di mia madre e passavo ore intere cercando di imitare batteristi come Ian Paice, John Bonamm e Phil Collins. Devo ammettere che ho avuto anche una certa predilezione per la chitarra, ma la passione per la batteria è stata sempre maggiore.

– Il musicista che ti fa sentire piccolo piccolo?

Ce ne sono parecchi, ma quello che ci riesce in pieno è Frank Zappa, ancora oggi la sua musica è fonte di ispirazione per moltissimi artisti.

– Il disco su cui avresti voluto suonare?

Il disco su cui avrei voluto suonare è Scenes From a Memory dei Dream Theater, non ti nascondo che sono un fan di Mike Portnoy 🙂

– Qual è l’elemento peggiore della tua band?

Non c’è nessun elemento peggiore nella band anzi, con l’arrivo di Lino Di Pietrantonio alla voce, abbiamo sopperito ad eventuali lacune del passato. Siamo inoltre legati da una vera e propria amicizia e da un rapporto decennale di conoscenza e collaborazione.

– Racconta un episodio imbarazzante che coinvolge il suddetto elemento.

Dopo un concerto a Perugia siamo andati a dormire in un residence messo a disposizione dagli organizzatori del festival, sbagliammo stanza e dopo qualche ora sentimmo bussare alla porta. Convinti che fosse qualcuno della band aprimmo la porta e scoprimmo che erano i veri proprietari della stanza da noi occupata abusivamente! Una figuraccia che non ti dico!!!

– L’abito o l’accessorio più imbarazzante che hai indossato ad un concerto?

Guarda, di solito indosso un bermuda con una t-shirt nera o al massimo di qualche band, su questo cerco di essere abbastanza serio!

– L’abito o l’accessorio più imbarazzante che hai visto indossare a qualcuno sul palco?

In Svizzera il nostro ex cantante indossò una giacca di jeans con un teschio stampato sulle spalle, la bandana nei capelli e gli occhiali occhiali da sole… Appena lo vidi nel camerino dissi al resto della band: “ragazzi ma come si è vestito, ma oggi è carnevale?” Eravamo all’esordio del primo disco, ormai tanti anni orsono.

– Cosa pensi quando guardi il tuo pubblico?

Mi domando perché siano lì!!! Scherzi a parte, il pubblico è il nostro carburante e quando lo fisso mentre suono mi riempie di adrenalina, ricevo una carica, un’emozione difficile da spiegare, è veramente una sensazione bellissima.

– Ti è mai successo qualcosa di incredibile con un tuo fan?

A dir la verità mai, i nostri fans sono persone tranquille, la maggior parte di loro sono dei veri e propri musicisti o cultori del genere…cose strane non ricordo di averle viste.

– Da chi non potresti mai accettare una proposta indecente?

Prima di accettare una proposta indecente ci penso più di una volta quindi è molto difficile che accetti.

– E da chi non la rifiuteresti mai?

Forse da Sharon Stone!

– Ti hanno mai fatto proposte indecenti?

No, mai.

– Pensa a tre situazioni in cui ti piacerebbe sentire la tua musica di sottofondo.

Non è facile immaginare la nostra musica in sottofondo, essendo essa impegnativa e articolata. Mi potrebbe far piacere immaginare alcuni brani più romantici o malinconici come colonna sonora di particolari avvenimenti e stati di animo dell’ascoltatore. Magari addirittura pensare che possa esistere qualche ascoltatore che decida in un pomeriggio di immergersi nell’avvincente storia di “4” e, chiudendo gli occhi, riviva tutte le vicissitudini del personaggio principale Adam e della sua amata Ann.

– Hai mai desiderato che un tuo concerto finisse al più presto? Se sì, perchè?

No, mai, però ricordo qualche concerto iniziato già male dal soundcheck… arrivare alla fine è stata un impresa, purtroppo quando si suona progressive, con click e sequenze nelle orecchie, è difficile adattarsi a situazioni non previste.

– Da spettatore, che cosa davvero non sopporti ai concerti?

Quello che non sopporto è il pogo smodato privo di utilità, magari fomentato da personaggi poco lucidi. Per colpa di pochi viene compromesso tutta la resa dell’interazione tra band e pubblico.

– Le corna ai concerti si fanno col pollice o senza?

Le corna nell’heavy metal senza pollice come ci ha insegnato Ronnie James Dio.

– Hai un portafortuna/feticcio/rito scaramantico pre o post concerto?

Si prima di un concerto faccio sempre il mio rito scaramantico, che non posso svelarvi, anzi lo faccio due volte mentre salgo sul palco e quando mi siedo dietro la batteria.

– Le groupies sono una leggenda?

Le groupies non sono una leggenda ma un fenomeno sociale nato negli anni 70 in America, ovviamente in italia questo fenomeno si è diffuso negli anni 90 giusto dopo 20 anni, come ogni cosa nel nostro bel paese. Le groupies sono necessarie per i lunghi tour, noi siamo arrivati massimo a 10 giorni di tour e quindi, almeno per ora, possiamo farne a meno…poi chi lo sa 🙂