Loading

Ji-In Cho – And Then She Came

Noi di Heavyworlds abbiamo avuto il piacere di scambiare due parole con Ji-In Cho, cantante degli And Then She Came. Questo il resoconto della nostra chiacchierata…Enjoy!

– Ciao Ji-In! Siamo lieti di averti con noi su Heavyworlds.com! Come stai?

 Grazie, alla grande! Sono ancora davvero contenta delle reazioni positive agli And Then She Came – non osavo immaginarle.

– Cominciamo con qualche domanda. Questo nuovo progetto ha alle sue spalle una storia davvero inusuale. Puoi raccontarci qualcosa? Come vi siete incontrati e avete deciso di comporre musica insieme?

Non era programmato. Dopo aver anonimamente deciso di prenderci una piccola pausa e di mettere i Krypteria in un’attesa indefinita, Frank un giorno ci ha chiamati a lavorare in uno dei suoi film. Ha uno studio dove solitamente produce le colonne sonore. Abbiamo cominciato a scrivere canzoni, e con tutte le idee che continuavano a venire fuori abbiamo realizzato di dover tornare nuovamente insieme come band. Senza dubbio all’inizio non era nei nostri piani, ma produrre questi brani è stato meraviglioso e ci ha fatti divertire, per cui abbiamo deciso di farlo.

– And Then She Came: è Ji-In Cho la “lei” che stavate aspettando? Come avete scelto il nome e qual è il significato che gli attribuite?

In realtà abbiamo scelto “And Then She Came” perché volevamo che le persone riflettessero per trovarvi una loro interpretazione, per quanto glielo consenta. Come se ci fosse sempre più di una sola faccia della medaglia, più di una sola verità alla fine. Come puoi immaginare, il nostro bassista Frank ha un’interpretazione del nome diversa da quella che ho io 😉 Ma è esattamente ciò che ci piace.

– Avete cominciato come progetto cinematografico. Quando avete realizzato fosse arrivato il momento di trasformarlo in una vera band?

Abbiamo sempre amato essere sul palco. E credo che questo sia in realtà il motivo principale che ci ha spinti a mettere su gli And Then She Came. Volevamo essere sul palco e spaccare di nuovo – era ciò che ci mancava di più!

– Siete etichettati come una Modern Rock band. Cosa significa? Quali sono le vostre principali influenze?

Tutti e quattro abbiamo background musicali diversi. Sono cresciuta con la musica classica e solo dopo ho scoperto il rock, durante l’adolescenza. Per quanto riguarda le band preferite dai miei ragazzi, per raccoglierle tutte in una volta: Led Zeppelin, Deep Purple, Kiss, Queen…

– Come avete scelto di scrivere un mix di groove, musica elettronica, ritmiche hard e motivetti catchy? E’ stato del tutto naturale?

Ognuno di noi ha una mente creativa e siamo abituati a lavorare su tutte le idee individuali. Ci ispiriamo e completiamo a vicenda, cosa davvero importante per l’assetto della band. Con uno sguardo indietro al processo creativo, ci siamo sentiti completamente liberi e indipendenti perché non avevamo barriere o regole a cui attenerci nella stesura dei brani. Nessuno ci ha detto cosa scrivere o come dovesse suonare la nostra musica. Avevamo questa lavagna bianca e potevamo usare tutti i diversi colori. E’ stato davvero divertente e forse il capriccio che puoi permetterti solo all’album di debutto.

– “Hellfire Halo” è diventato il vostro singolo di debutto. Come mai avete scelto questa canzone e non una più orecchiabile come “Why So Serious” o “Who’s Gonna Save You”?  C’è un motivo preciso?

Come Kusch ha giustamente sostenuto, non volevamo bussare attentamente alla porta dicendo “Ehi, eccoci – possiamo entrare?”. La nostra prima impressione dopo un’attesa così lunga doveva assicurare che non perdessimo presa e “Hellfire Halo” ci è sembrata la scelta migliore.

– In “Five Billions Lies” e “Spit It Out” troviamo due famose ospiti: Alyssa White-Gluz degli Arch Enemy e Jen Majura degli Evanescence. Com’è stato lavorare con loro? Siete fan di Arch Enemy ed Evanescence?

Le conosciamo da un paio di anni e ciò che personalmente amo di loro, a parte il fatto che siano musiciste veramente brave, è che sono semplici, super simpatiche e dolci. Alyssa è una guerriera impressionante sul palco ma quando le ho chiesto se fosse interessata ad una parte di growl in “Five billion lies” non ha esitato ad accettare. Jen è meravigliosa sotto molti aspetti e amo il suo solo in “Spit it out”! Sono orgogliosissimo di avere queste due donne come rappresentanti del genere nel nostro album!!

– Quali sono i vostri piani per il futuro? C’è un tour in programma? Dove vi piacerebbe suonare?

Per quanto riguarda il tour, gli show riguarderanno tutta l’Europa, l’Asia e il Sud America. Siamo impressionati dal fatto che i promoters ci vogliano, specialmente perché quattro mesi fa nessuno sapeva neanche che la band esistesse. Desideriamo con tutto il cuore suonare davanti a più persone possibili, chiunque voglia ascoltarci e incontrarci – magari anche in Italia – non ci sono mai stata ed è una vergogna!! 

– Dov’è che vi aspettate di avere un successo maggiore?

Se fosse facile rispondere direi: ovunque nel mondo 😉 ma non lo è affatto. Siamo nuovi e siamo felici di poterci presentare. E se ti piacciono le nostre canzoni saremmo veramente lieti se ce lo facessi sapere.

– L’intervista è agli sgoccioli, grazie per il tuo tempo. C’è qualcosa che vuoi dire ai fan o ai lettori di Heavyworlds.com?

Siamo impazienti di sapere cosa pensate del nostro album di debutto. Perciò dateci un’occhiata e condividete i vostri pensieri sulla nostra pagina Facebook. Adoriamo confrontarci con voi, per cui lasciateci un paio di frasi e magari presto o tardi ci sarà occasione di discuterne faccia a faccia.