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Danny Vaughn – Tyketto

Dopo l’uscita di un album ispirato come “Reach” (potete leggere qui la nostra recensione), avevamo qualche curiosità da soddisfare e abbiamo subito approfittato della gentilezza e disponibilità di Danny Vaughn. Dalla nuova formazione al processo creativo, dall’attività live alla scelta dello stile per l’artwork, ecco che cosa ci ha raccontato il cantante di questa band che sembra aver ritrovato i suoi passati fasti.

– Ciao e benvenuto su HeavyWorlds! Siamo davvero contenti di avere questa bella occasione per parlare un po’ del vostro nuovo album: “Reach”. Troviamo che sia un lavoro molto intenso e pieno di energia, potremmo ricercare il motivo di tanta linfa vitale nella nuova line-up?
Grazie! Siamo davvero travolti dall’accoglienza entusiasta per il nuovo album. Abbiamo già suonato un discreto numero di live con la nuova formazione e devo dire che, benché i Tyketto siano sempre stati una buona live band, sentiamo tutti che ci stiamo spingendo ad un livello sempre maggiore d’intensità on stage. Decidemmo di iniziare le registrazioni di “Reach” dopo aver finito di suonare un paio di show in UK e tutta la band era in fibrillazione. E così, abbiamo cercato di catturare l’energia creata sul palco senza i confini delle mura dello studio. E posso dire tranquillamente che ha funzionato!

– Chris Green sembra davvero a suo agio con questo groove, ad esempio in un pezzo come “Kick Like A Mule”. Vi siete addentrati in più strade e avete esplorato le vostre diverse esperienze per arrivare a questo risultato?
Non ci siamo posti nessuna restrizione al momento del songwriting. Naturalmente, ci sono sempre i momenti in cui ti fermi e pensi “Ma questa è una canzone che va bene per i Tyketto?”. Ma vedi, alla fine, ci siamo resi conto che suonare questo materiale ci rendeva così soddisfatti e felici, che anche i fans avrebbero accettato qualche nuovo elemento nelle canzoni dell’album.   

– Quali sono state le sfide più importanti da affrontare per comporre questo lavoro?
Tutto il processo legato alla prima parte di lavoro, al demo è stato molto impegnativo. In questa fase ogni membro della band ha lavorato individualmente, nei propri studi a casa, in varie parti del mondo. Quindi poteva accadere che io scrivessi un pezzo con solo la chitarra acustica e la mia voce, per poi mandarlo a Chris e Michael affinché  buttassero giù le loro idee per le chitarre e la batteria. Non dico mai agli altri ragazzi che cosa suonare, preferisco che siano loro a mostrarmi le loro idee e condividerle. In generale, ad esempio nel caso di “The Run”, questo metodo ha funzionato splendidamente. Ma non sempre va tutto così liscio, a volte ci si allontana troppo dall’idea originale e dobbiamo ricominciare tutto dall’inizio. A volte questo può essere frustrante, specialmente per Chris Green, che si è occupato anche del mix. Ma sappiamo che non importano le ore di lavoro, ci interessa solo che la canzone sia alla fine perfetta.

– C’è un genere o una band che ami ma che i tuoi fans non si aspetterebbero mai di sentirti nominare? Qualche scheletro nell’armadio?
Ma guarda, io non li chiamo scheletri perché non sono per niente imbarazzato dal fatto che amo TUTTA la musica. Ascolto rock, r&b, soul, blues, musica classica, country, zydeco, e tutto ciò che ti può venire in mente. C’è così tanto da godere e da imparare da ogni forma di espressione musicale!

– Trovo l’artwork di “Reach” molto elegante e minimale, ci racconti come lo avete scelto? 
Abbiamo avuto modo di scambiare qualche idea con l’artista Stanis W prima che iniziasse a lavorare sulla copertina, spiegandogli che cosa avevamo in mente. Lui si è sentito subito molto coinvolto nel progetto e ci ha chiesto di ascoltare qualche pezzo per cercare di andare ancora più a fondo e capire le nostre esigenze. Ciò che ci ha poi proposto era quasi esattamente quello che vedete in copertina ora. Ci siamo fatti davvero trasportare dalle sue idee e dal modo in cui ha applicato la sua arte alla nostra musica.

– E che cosa dobbiamo aspettarci dalla prossima attività live? C’è qualche nuovo pezzo che ti piacerebbe suonare in maniera particolare?
Stiamo ancora decidendo quali canzoni includere nella setlist del tour di Novembre/Dicembre. Se devo risponderti onestamente, sta diventando più difficile di quanto pensassimo scegliere tra i vari pezzi, perché tanti fans ci stanno mandando email sulle canzoni che amano di più e in ogni messaggio c’è una canzone diversa! Penso che sceglieremo quattro pezzi per il tour e, a parte “Reach”, che naturalmente è il singolo da cui è tratto il video, non sono per niente sicuro di quali saranno gli altri tre! 

– Purtroppo dobbiamo già salutarci, siamo alla fine della nostra chiacchierata! Io intanto ti ringrazio per il tuo tempo e ti lascio lo spazio per poter dire quello che vuoi ai lettori di heavyworlds.com!
Ma grazie a te per il tuo tempo!Vorrei aggiungere solo questo: venticinque anni fa, i Tyketto erano giovani e forti, avevamo appena pubblicato “Don’t Come Easy” e avevamo appena avuto il tempo di realizzare che eravamo lì grazie alla dedizione e all’amore dei nostri fans, che hanno sempre fatto tutto il possibile per supportarci ed incoraggiarci. Quest’album è una vera e propria testimonianza di questo fatto, più che di qualsiasi altra cosa! Grazie di cuore!