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Arch Enemy

Intervistare una delle tue band preferite è sempre un onore, ma può anche tramutarsi in un momento di ansia. In quell’istante c’è sempre la paura di ritrovarsi a “fare domande stupide”, che si fa sentire di più quando ti ritrovi cinque membri della band e poco tempo per gestire il tutto. Ma gli Arch Enemy si sono rivelati molto tranquilli e in vena di fare battute, amichevoli e simpatici. E così questi 20 minuti di ansia si sono trasformati in 20 minuti di magia, tra risate e chiacchiere sul nuovo disco “Will To Power”, in uscita l’8 settembre per Century Media.

-Ciao ragazzi e benvenuti su Heavyworlds.com per la prima volta! E’ un piacere avervi qui! Come vanno le cose? State anche facendo questo tour promozionale per il nuovo album…

Michael: L’album è stato recentemente completato e ci siamo imbarcati in questo tour promozionale, che comprende anche alcuni festival, quindi le cose stanno andando bene. Le prime reazione al disco sono davvero buone, siamo contenti del risultato. E anche le reazioni dei media sono buone fino ad ora, ma ovviamente la parte più interessante sarà vedere cosa ne pensano i nostri fans.

-Parlando del nuovo album, vi piacerebbe introdurlo ai nostri lettori?

Michael: E’ davvero difficile, non saprei.

Sharlee: Ascoltatelo! [Ridono]. E’ musica, sai!

Michael: E’ tante cose, è più divertente ascoltarlo che parlarne.

Sharlee: E’ anche molto difficile descriverlo in una sola parola. Ma ve lo consiglio vivamente!

-Okay. Il titolo del nuovo disco ‘Will To Power’ mi ha ricordato il concetto di volontà di potenza del filosofo Nietzsche. C’è un collegamente tra le due cose o è solo una coincidenza?

Michael: Abbiamo preso il titolo da lui. E’ qualcosa nella quale ci siamo imbattuti mentre lavoravamo all’album, anche alcuni testi ruotano intorno alla cosa.

-Ascoltando l’album, ho notato che ha un sound più aggressivo del precedente ‘War Eternal’ e che rimanda ai primi Arch Enemy, combinati a nuovi elementi. E’ stato un sound nato spontaneamente o avevate programmato un mix tra vecchie e nuove musicalità?

Michael: Non lo so. Voglio dire…Sono sempre stato qui a scrivere questa musica, se ci sono connessioni col passato credo sia anche perché Daniel è nella band sin dagli inizi, così come Sharlee, quindi ci sarà sempre una connessione. Siamo sempre noi,le stesse persone.

Sharlee: Amiamo più o meno la stessa musica che amavamo allora, quindi alcuni stili salteranno fuori sempre.

Michael: Molte volte veniamo descritti come una band Melodic Death Metal o addirittura Death Metal, ma non credo sia totalmente vero. Sicuramente abbiamo influenze Death Metal, che puoi riscontrare anche nei riff di alcuni brani, ma non è sempre così. Gli Arch Enemy sono sempre stati un ibrido tra Classic Heavy Metal, Hard Rock, Death Metal, Thrash Metal, Speed Metal e via dicendo…Credo ogni sfumatura del Metal [Ride]. Ma l’idea principale quando ho cominciato a fare musica, anche con i Carcass, era quella di voler creare parti di chitarra che avessero un sound metal tradizionale, e melodie di altà qualità mixate con voci veloci, forti ed aggressive. Ora è un sound quasi ‘stabilito’, ma quando ho iniziato era qualcosa di nuovo. Cerchiamo di mantenere quel filone, ma col progredire della band, negli ultimi 20 anni, sono entrate in gioco nuove influenze, sono successe nuove cose, alcune persone sono andate via, altre sono arrivate e tutto questo condiziona il sound, è il progresso che accade. In questo album abbiamo visitato nuovi posti nei quali non eravamo mai stati prima, quali arrangiamenti orchestrali, una ballad… Ma credo che il sound principale sia sempre lo stesso, solo con nuove canzoni, che spero siano buone! [ride].

-C’è una ballad in questo album, come hai appena detto. Com’è nata l’idea di inserirla nel disco ed usare il cantato pulito di Alissa per la prima volta, molto più marcato rispetto ad ‘Avalanche’, dove era solo accennato?

Michael: E’ stato molto naturale. La canzone è semplicemente nata, così come la musica e una volta creata la melodia era quasi impossibile ‘urlare’ soltanto per tutta la durata del brano. In più Alissa è capace di fare molti tipi di voce… Sapevamo che le persone ne avrebbe parlato, alcuni potrebbero odiarla, altri amarla..

-Personalmente l’ho amata!

Michael:E’ grandioso! [Ride] Non lo definirei un rischio, perché è qualcosa che sentivamo di voler fare.

Sharlee: E’ fantastico provare nuove cose, vedere come vanno…Quando la musica era pronta, eravamo ad un passo dall’idea di avere qualcosa così nell’album, qualcosa che non avevamo mai fatto prima ed abbiamo subito pensato ‘Okay questo è qualcosa che sorprenderà davvero!’, perché è un’ottima canzone e una volta aggiunta la voce, ci siamo resi conto che funzionava davvero e sarebbe stato un peccato non inserirla…

Michael: Credo che per noi tutta la musica, quando è buona, è musica. Ovviamente rimaniamo fedeli alle nostre radici, ma è successo tutto in modo naturale, non è che abbiamo iniziato in un modo, finendo da tutt’altra parte. Come ho già detto, amiamo suonare un Metal che sia veloce, aggressivo, heavy, ma credo sia bello, soprattutto su un album, avere qualcosa di diverso..

-Come degli alti e bassi..

Michael: Si, esatto. Credo renda il tutto più interessante.

-Parlando della copertina, considerando che le vostre hanno sempre un tono ‘dark’…Qual è il suo significato?

Michael: Abbiamo trovato questo artista in America, il cui nome è Alex Reisfar, e il suo stile ci è piaciuto molto. Eravamo vicini alla scadenza e non eravamo sicuri sarebbe riuscito a farlo in tempo, perché lui dipinge ad olio ed ovviamente un lavoro del genere impiega molto tempo per essere realizzato. Ed io non volevo qualcosa di già disegnato, già prestabilito, per gli Arch Enemy, perché volevo fosse un pezzo unico. Alla fine disse di poterlo fare. Ha lavorato circa 10 ore al giorno, mentre ascoltava il nostro album, gli abbiamo mandato anche i testi e il risultato è la sua interpretazione. Ci sono molti simbolismi, diversi animali che hanno differenti significati in altre culture, probabilmente, non lo so [ride], ma questa è la sua idea. Ne abbiamo discusso al telefono, gli ho dato alcune idee su ciò che avrei voluto vedere sulla copertina e mi ha detto che le avrebbe inserite. Ho imparato che a volte il miglior modo per avere dell’ottima arte è lasciare che l’artista sia creativo e faccia ciò che desira. Se ti piace ciò che fa, allora lasciaglielo fare, lascia che sia se stesso, perché in passato mi è capitato che controllassi troppo e fossi troppo specifico su cosa volessi e l’artista ha finito col non essere completamente a suo agio col risultato. Quindi è bene siano liberi. Ovviamente lui ci ha inviato degli sketch ed ho pensato che sarebbe stato favoloso. Sono rimasto senza parole quando ho visto il lavoro finito.

-Parlando del processo creativo di quest’album, sul quale avete lavorato anche mentre eravate in tour, promuovendo ‘War Eternal’…Come si è svolto, considerando che questa volta non c’era la pressione di dover introdurre Alissa come nuova cantante?

Michael: Tutto nasce con la musica. Cominci a scrivere le prime canzoni ed a prendere confidenza col comporre di nuovo, cominciando a scrivere brani che sono forti ed orecchiabili. Solitamente lo faccio con Daniel, visto che entrambi viviamo in Svezia e siamo molto vicini, quindi componiamo le prime demo, suoniamo, siamo in studio..Comincia tutto dalla musica e piano piano si costruisce il resto.

-Parlando, invece, dei testi. In ‘War Eternal’ sono stati scritti metà da te, Michael, e metà da Alissa. Anche questa volta vi siete divisi il lavoro?

Michael: Si, è stato nuovamente un 50 e 50.

-Qual è la vostra canzone preferita di ‘Will To Power’?

Michael: Ok scegliamo la nostra canzone preferita! [Ridono].

Sharlee: Credo cambi di giorno in giorno, o di settimana in settimana. A volte hai la tua preferita, la ascolti moltissimo, poi magari ti stanchi e quindi ne scegli un’altra. Soprattutto a questo punto dell’album…

Michael: E’ sempre il nostro album… [Ridono]

Sharlee: Si! E’ davvero difficile sceglierne una, ma al momento, per quanto mi riguarda, credo la mia preferita sia la ballad. E credo lo sarà per un bel po’! Penso sia dovuto anche al fatto che è qualcosa di nuovo per noi, ma sono sicuro che ogni giorno ne sceglierò una.

Michael: Qual è la tua preferita, Daniel?

Daniel: E’ difficile da dire. Quando sei nel processo creativo dell’album, passi così tanto tempo a lavorare sulle canzoni che dopo un po’ hai solo bisogno di prendere una pausa. Quando l’album è finito e mixato, pensi ‘Okay, mi prenderò una pausa’.

Michael: Ti stai ancora prendendo una pausa?

Daniel: Mi sto ancora prendendo una pausa [Ridono]. La mia preferita è sempre stata ‘The World Is Yours’. E’ la canzone più accattivante per me. Ma mi piacciono tutte, allo stesso modo. Probabilmente tra sei mesi avrò una risposta diversa.

Michael: La mia preferita al momento probabilmente è…E’ difficile..Voglio dire..L’album è molto diverso, va dal Punk, Thrash, Speed con riff Heavy Metal, che non vedo l’ora di eseguire dal vivo, fino a brani più epici, come ‘A Fight I Must Win’ o ‘Dreams Of Retribution’. E’ difficile, molto difficile. Mi piacciono tutte, non posso scegliere.

Alissa: Ricordo che quando stavamo registrando, ho chiesto a tutti quale fosse la loro canzone preferita ed ognuno di loro aveva una risposta diversa. E lo stesso è accaduto quando il management e la Label hanno ascoltato l’album, quindi ho pensato fosse un ottimo segno, perché se tutti avessero scelto la stessa canzone, allora sarebbe stato un po’ strano, come dire ‘Okay, allora c’è solo una buona canzone’ [Ridono], ma credo che la mia canzone preferita di ‘Will To Power’, la mia canzone preferita che abbia mai fatto con gli Arch Enemy, sia ‘Blood In The Water’.

Jeff: Al momento la mia preferita è forse ‘The Eagle Flies Alone’, perché il riff è così semplice ma anche così heavy e d’effetto. Ma probabilmente cambierà! [Ridono]

-Avete annunciato la prima parte del tour a supporto di ‘Will To Power’. Cosa dovremmo aspettarci da questo tour?

Michael: Al momento sono giorni di festival, ma presto saremo in giro per la prima parte del tour mondiale di ‘Will To Power’, che partirà dall’Europa dell’Est a Settembre. Attualmente non abbiamo ancora presentato il nuovo album al mondo, quindi finiremo quest’ultima parte di promozione di ‘War Eternal’ e cominceremo col nuovo disco.

Sharlee: In realtà siamo ancora in tour per ‘War Eternal’, ci saranno poi due-tre settimane di pausa tra questo ed il tour di ‘Will To Power’. [Ride]

-C’è anche una tappa italiana ad Agosto…

Sharlee: Si, faremo una tappa ad Agosto, ma è sempre parte del tour di ‘War Eternal’. [Ride]

Michael: Ma non vediamo l’ora arrivi il nuovo tour. Un nuovo tour, un nuovo album, un nuovo stage, forse nuovi abiti da scena, nuove canzoni…E sarà davvero eccitante!

Sharlee: Quella è la parte che preferisco, suonare nuove canzoni alle persone e vedere le loro reazioni. E’ una delle cose più gratificanti da fare come musicista. Sei stato in studio per tanto tempo e non sai ciò che gli altri pensano della tua musica e poi vedi le reazioni sui loro volti..

Michael: Siamo davvero eccitati!

-Parlando degli show…Vi esibite sia nei grandi festival estivi, che in venue più piccole, dove il contatto con l’audience è più intimo. Quale preferite di più tra i due?

Sharlee: Personalmente mi piacciono molto entrambi, perché sono due cose diverse. E’ una delle cose più belle suonare ad un festival, perché nei grandi festival c’è un certo tipo di energia, ma se sei in una venue più piccola, in un club, sei molto più vicino alle persone ed è più intimo.

Michael: Col passare degli anni diventa più facile godere dei grandi show. Io sono cresciuto suonando in posti piccoli, ma nei primi anni 2000 ho cominciato a suonare nei grandi festival  e l’ho trovato un po’ difficoltoso inizialmente,perché senti di dover cacciare così tanta energia ed hai paura che non torni tutta indietro e non è ciò che vuoi; ma ora sono entrambi allo stesso posto per me. Adoro i piccoli club dove l’audience è più vicina, ma anche i grandi festival. Credo che ogni band direbbe lo stesso.

Alissa: Non dovrei dirlo, ma a me piacciono di più i festival [Ridono]. So che non è la cosa giusta da dire, ma io amo saltare e sfruttare appieno i grandi spazi. E quando sono in piccole venue, sento di avere tutta questa energia e non essere in grado di rilasciarla completamente. E voglio poterla rilasciare del tutto, senza dover colpire qualcuno con i miei capelli o altro. Quindi preferisco suonare in grandi show, anche perché riesco comunque a vedere le facce delle persone individualmente. Ho una buona vista! [Ridono]. Amo sentirmi un fottuto vulcano sul palco, ma ovviamente quando non c’è spazio, devo cercare di contenermi. [Ride].

-E’ tutto per il momento. Grazie mille per il vostro tempo. C’è qualcosa che vorreste dire ai nostri lettori o ai vostri fans?

Jeff: Keep on Rockin’! Grazie per il vostro supporto! Ci vediamo presto in tour. Spero vi piaccia il nuovo album.

Michael: Siamo d’accordo con lui [Ridono].