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PAIN – Peter Tägtgren

Abbiamo incontrato Peter Tägtgren, mente creativa dei Pain, durante il tour promozionale per il nuovo album Psalm Of Extinction in uscita la prima settimana di maggio.

Come definiresti il tuo nuovo album?

Penso si possa definire un mix, l’album più vario finora con molti tipi di musica e il più sperimentale con molti tipi diversi di suoni

Sei partito con l’idea di comporre un album “sperimentale” o è una cosa che è venuta in corso d’opera?

No, iniziava con una melodia con la tastiera o con un riff di chitarra, poi pian piano aggiungevo livelli di tastiera e altri suoni; era come diventare matto su una cosa e fissarsi su quella, continuare a provare percorsi diversi; ovviamente ci voleva un sacco di tempo per comporre una canzone quando usi questo metodo, quando non hai un’idea concreta ma provi tutto ciò che ti viene in mente. E questo è il metodo che ho utilizzato: prendermi tutto il tempo anche usando la mia capacità di produttore per formare le canzoni

Cioè in pratica come sono nate le canzoni?

Come dicevo prima inizio con una melodia o con un riff e poi continuo a costruirci sopra livelli di suoni diversi e di strumenti diversi e così mi trovo con 15 secondi di una canzone; a questo punto mi chiedo: “come dovrei procedere da qui?” e comincio costruire altre melodie ed a fare la stessa cosa finché ho la canzone completa

Ho letto che ad un certo punto ti sei trovato con quasi cento canzoni o tracce di canzoni tra le mani…

Sai, quando registri per un periodo di tre anni ti puoi sempre fare un passo indietro anche ad un anno prima e rivedere una canzone poi ricominciare con una nuova poi ritornare indietro…. Alla fine ti ritrovi con un sacco di materiale e non ci capisci più niente… Ma questo è il modo in cui lavoro, molto complicato ma io cerco di portare le mia capacità di produttore ad un livello più alto anche per soddisfazione personale e il fatto che sia un lavoro molto difficile lo rende molto interessante ed appagante, qualcosa per cui valga la pena di lavorarci parecchio, come una sfida.

Alla fine quante canzoni hai registrato?

Ho alcune cover songs, perché originariamente questo doveva essere un album di cover prima che cambiassi idea e decidessi di fare un album originale e ho anche un paio di mie canzoni che però non pensavo fossero abbastanza buone e che probabilmente non verranno mai usate; le cover songs probabilmente saranno disponibili per il download in internet ad anche per come bonus per edizioni speciali ma questo lo vedremo più avanti

Delle canzoni dell’album ce n’è qualcuna alla quale sei particolarmente legato?

No, mi sento legato un po’ a tutte le canzoni dell’album e ho bisogno di tutte le 12 canzoni per sentire quel certo feeling con l’album; non c’è una canzone che mi piaccia più o meno delle altre, dipende dal mio umore: se sono più triste ascolto Save Your Prayers o Nailed to The Ground, se sono di un altro umore Zombie Slam o Psalm Of Extinction…


Con questo tuo modo di comporre così diverso dai consueti schemi, come ti vedi nell’ambiente metal, hai avuto dei feeback da qualche altro musicista?

Penso che ognuno di noi cerchi di trovare il suo modo di fare le cose e cerchi di essere in qualche modo originale anche se a volte è difficile trovare questa originalità. Penso che tutte le band cerchino di sperimentare le proprie nuove idee componendo la musica che a loro stessi piacerebbe ascoltare. Sinceramente non so se qualcuno mi stia seguendo così attentamente…

Hai detto che ti piace sperimentare, che ti piace spingere le cose al limite: non hai paura di arrivare ad un punto per cui risulterà difficile rendere dal vivo le canzoni dell’album?

Sai dipende da come fai le cose. Oramai puoi usare delle tracce registrate e degli effetti da computer anche live; certamente non ho intenzione di portarmi quattro tastieristi sul palco per riprodurre esattamente le canzoni dall’album; le canzoni devono avere lo stesso mood che nell’album ma anche quel tocco live, devono essere più sporche, più rock. Non voglio ricreare live le stesse identiche sonorità, non penso che alcuno lo voglia: se uno vuole la perfezione si ascolta l’album, se uno viene ai concerti vuole divertirsi e vuole essere trascinato dalla musica

Quindi diciamo che la versione live dei Pain è decisamente più metal…

Si decisamente, molte persone dicono che live siamo molto più metal, mentre sull’album più commerciali

Da dove è nata l’esigenza di creare i Pain?

Ero solito ascoltare techno music anche perché mio padre costruiva tastiere e quindi sono stato molto influenzato da lui da quando avevo 5-6 anni, a me però piaceva molto di più il metal, death metal, thrash metal. A metà degli anni novanta volevo provare a fare il produttore e non solo rimanere nel death metal: volevo imparare a gestire tastiere, sampler e computer… altrimenti uno non va mai avanti, rimane fermo sempre nelle stesse cose… ecco perché ho inventato i Pain, per non dover cambiare gli Hypocrisy; difatti ritengo che gli Hypocrisy abbiano ancora qualcosa da dire ma nello stesso tempo sperimento ed imparo con i Pain

Secondo te quanti dei fans degli Hypocrisy ti seguono anche nei Pain?

Sai, non importa molto perché non ho mai avuto come obiettivo di compiacere i fans degli Hypocrisy, considero i due progetti come nettamente separati; in realtà poi per esperienza ti posso dire che forse il 50% di chi ascolta gli Hypocricy, ascolta anche i Pain e viceversa; come l’altro 50% che ascolta gli Hypocrisy non ascolta i Pain perché pensa che siano troppo soft e ci sono dei fans dei Pain che non sanno nemmeno dell’esistenza degli Hypocrisy perché è un altro genere di musica. Alla fine non voglio piacere a tutti, voglio solo piacere a me stesso.

Spesso si chiede agli artisti che strumenti usano: tu su che macchine lavori?

Ho un Macintosh G5 con il più potente sistema ProTools e un sacco di plug-ins ma ho anche alcune vecchie tastiere che uso spesso, drum machines e plug-ins e ogni tipo di add-ons; e la maggior parte oramai cerco di farmeli da solo; nel passato per gli album precedenti usavo quello che computer e tastiere avevano da offrire, ma oggigiorno cerco di rifare i suoni per dar loro il mio tocco; lo stesso per i loops di batteria: in questo album ho fatto dei loops di batteria con la bocca, lo stesso con la chitarra: uno dei suoni l’ho ottenuto staccando il cavo dall’ampli e ho creato tanti altri suoni in questo modo; forse non è una cosa di cui ci si rende conto immediatamente, ma ascoltando si ha nettamente la sensazione che i suoni siano diversi dal solito; è proprio come dare un tocco personale e questa è la cosa interessante del creare i suoni piuttosto che usare qualcosa che esiste già.

Ho letto che hai appena girato il video di Zombie Slam a Los Angeles: tu hai molti tuoi video su internet, pensi sia un canale utile?

Dipende dal tipo di musica che fai: per gli Hypocrisy non è molto importante fare un video, per gruppi più giovani può essere importante avere più esposizione possibile; non avendo 15 anni di esperienza alle spalle è utile avere un buon video che le persone possano vedere e si spera esserne colpiti, così poi si interessano all’album e si spera gli piaccia anche quello


Per i concerti preferisci i club o i festivals?

A volte i grossi festival vanno molto bene quando hai il pubblico dalla tua parte ma a volte quando non hai il pubblico dalla tua sono molto freddi; invece mi piace suonare in quei posti piccoli, caldi tipo 40 gradi, dove puoi sentire il sudore, i muri che vibrano e dove hai il pubblico a un metro da te; poi dipende sempre dallo spirito del pubblico comunque più caldo fa meglio è

Come mai non hai mai suonato al M’era Luna con i Pain? Scelte o casualità?

Guarda stiamo facendo in modo di poter suonare al M’era Luna quest’anno; stiamo ancora lavorando sul tour ma vorrei partecipare a quasi tutti i festival per poter promuovere il nuovo album

Pensi di fare anche date negli USA?

No, per ora mi esibirò solo in europa poi forse andrò in giappone ed in Australia

Ed in Italia?

Si, probabilmente verrò in Italia in settembre-ottobre come supporter di una grossa band

Per concludere se vuoi dire qualcosa al pubblico italiano ed ai lettori di Heavyworlds?

Spero che troviate il cd piacevole e spero di avere un buon successo in Italia.