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DARK END – Band

Ecco il risultato di una piacevole chiaccherata con i disponibilissimi Dark End , che ci hanno deliziato con l’ottimo debut Damned Woman and a Carcass. Un combo che è riuscito ad emergere dall’odierno marasma del metal peninsulare grazie ad una maturità a livelli eccellenti , che va contro le teorie di una scena italiaca in costante involuzione.

Salve ragazzi e Benvenuti. Presentatevi brevemente ai lettori della nostra webzine!

Salve, Siamo Greg alla Voce, Jorè alla chitarra solista, Simone al pianoforte e tastiere,
Andrea alla Chitarra Ritmica, Simon al Basso e Valentz alla Batteria.
La band è nata nel 2006 ed in breve tempo abbiamo composto quello che è il nostro
Debut album “ Damned Woman and a Carcass”. Noi siamo partiti da una base di 9 brani che io (Jorè)
avevo scritto e che man mano che i membri si inserivano nel progetto abbiamo evoluto e completato.
Dopodichè siamo partiti quasi subito (fine 2006) a proporre i nostri lavori dal vivo, situazione gradita.

In anzi tutto complimenti per il vostro bellissimo album di debutto, un lavoro di grande qualità e spessore. Com’è stato accolto dalla critica e dal pubblico?

Beh grazie dei complimenti. E’ estremamente gratificante visto l’impegno e la passione che ci abbiamo messo. In realtà è la sintesi di anni di lavoro. Il pubblico e la critica sembrano essere concordi sul nostro disco, è stato accolto bene e sta continuando bene siamo entusiasti di come stanno andando le cose pur avendo i piedi ben saldi al terreno.
Sono rare le critiche e considerando che non si può piacere a tutti e non è nemmeno nostra intenzione che ciò accada. Direi che c’è da stare allegri. Sicuramente è uno stimolo per continuare ad impegnarsi e cercare di fare meglio. Considerando il budget estremamente limitato con cui ci siamo dovuti confrontare sinceramente credo che non avremmo potuto fare di meglio anche a livello di produzione/artwork. E anche questo, a nostro avviso è un bel segnale.

imm

Com’è nata la vostro amore per Baudlaire e l’idea di ispirarsi alla sua figura per il vostro Platter?

L’amore per Baudelaire è “antico” deriva dal tempo in cui per la prima volta abbiamo letto i suoi scritti ai tempi della scuola, contribuendo non poco ad aumentare la passione per la visione romantica, anticonformista, audace, oscura ed estrema della vita. Almeno dal punto di vista culturale/artistico. Lo stile di vita è un’altra cosa. Poi c’è anche il fatto di voler dare freschezza ad un genere che troppo spesso è associato a tematiche religiose che non ci appartengono. Da qui la scelta di musicare poesie tratte dallo “Spleen” e da “Le Fleurs du Mal”, come una sorta di mini antologia più che un concept vero e proprio.

Stato di salute della scena metal tricolore: Un tripudio di rivalità o una visione idilliaca?

La vediamo grigia : Ci sembra un uomo attaccato ad un respiratore artificiale.. .basta staccare la spina. I principali responsabili sono i metallari stessi che non vanno mai ai concerti delle band italiane, come se si desse per scontato che il metal italiano fa schifo. Ora sentiamo un continuo lamentarsi del fatto che non ci sono i locali per far suonare le bands, ma quando un gestore offre spazio al metal poi si ritrova il locale vuoto, quindi uno o è appassionato e ci rimette del suo, oppure chiama il piano bar che gli conviene. Ci sono i festival, deserti, le rassegne, deserte, i concorsi, deserti. E ogni band che discute su chi vuol fare l’headliner.. ma non siamo micca a Wembley! Eppure le bands brave ci sono eccome, la fuori ci sono un sacco di ragazzi che sanno il fatto loro.

Avete trovato un’etichetta? Spero proprio di si, perchè il vostro livello compositivo è a livelli ottimi.

Non ancora ma siamo fiduciosi.. grazie ancora dei complimenti! 🙂

Avete già iniziato a comporre nuovi brani? Se la risposta è positiva sono sullo stesso stile del debut o esplorano nuovi lidi?

Si stiamo lavorando a quello che sarà un lavoro più simile ai canoni del concept, crediamo di avere aumentato il respiro delle composizioni aumentando quello che è il nostro gusto per il sinfonico , stiamo cercando di curare ancora di più l’ensamble tra l’orchestra (ovviamente virtuale) e la band almeno su disco, e costruire degli arrangiamenti credibili anche per il live. Saranno composizioni un po’ più lunghe.

imm

Ora vi farò un elenco di alcuni Ensamble Black (o affini). Un commento per ognuno:

Mayhem

O li ami o li odi! Senza compromessi ma è così devono essere del resto. All’interno della band ci sono membri di entrambe le fazioni.

Satyricon

Nemesis Divina ci mette sempre d’accordo tutti, è un capolavoro indiscutibile, Mother north in primis.

Emperor

Che dire .. C’è molto del genio che ci fa amare questa musica nei loro lavori, sono decisamente in alto nella classifica personale di ognuno di noi.

Dimmu Borgir

Vedi Satyricon, sui Dimmu siamo sempre d’accordo anche se c’è chi ama più la prima parte della loro carriera e c’è chi ama invece gli ultimi lavori. Per noi comunque sono sempre grandi e le critiche mosse nei loro confronti spesso danno l’idea di sentore d’invidia. Sentimento normale è un peccato capitale e anche questo fa Black.. he he he he 

Per quanto riguarda l´attivitá live?

Cerchiamo di tenerla il più viva possibile per quanto l’Italia ce lo conceda. Presto usciremo anche dal confine per fare una campata un po’ più a Nord…

Salutate Heavyworlds come meglio credete.

Grazie moltissimo dello spazio che ci avete concesso e dei complimenti che ci avete fatto.
E un altro ringraziamento ve lo facciamo per il lavoro che fate nel tentativo di diffondere
Il metal in Italia… Keep it Extreme, Heavy and Raw! Un saluto anche a chi ci legge, ed un invito adandaere a sentire le band italiane!!!!!!! Stay Metal !