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OVERTURES – Michele Guaitoli

In uscita con il primo full lenght “Beyond The Waterfall”, ecco con noi il cantante del gruppo, Michele Guaitoli, per promuovere il loro lavoro. Enjoy it!

Allora inizio col chiederti come va?

Molto bene, se chiedi di me …altrettanto se ti riferisci al gruppo eheh…

Volevo chiederti se puoi introdurre ai lettori la storia degli Overtures.

Dunque la storia è lunghetta, cerco di riassumere al meglio… la band è nata in maniera molto semplice, più che altro come cover band senza un intenzione precisa di fare pezzi propri. Marco, Daniele, Luka e suo fratello Marko (l’ex batterista) studiavano tutti nella stessa scuola di musica, si sono trovati bene e come tanti altri han deciso di provare a “suonare assieme” senza pretese. La cosa è funzionata e qualche mese dopo, cercando un cantante, hanno trovato me. Col passare del tempo abbiamo stabilizzato il genere inizialmente su cover principalmente hard rock & heavy metal, e poi sono iniziate a nascere le prime idee di pezzi propri. Dal 2005 abbiamo iniziato a partecipare ad alcuni concorsi per gruppi emergenti e la cosa ci ha spronato a dirigerci totalmente verso la composizione propria e a prendere la questione in maniera molto più seria. Continuando a suonare e comporre facendo la classica “gavetta” tra pub, locali, concorsi (in diversi dei quali abbiamo anche vinto e raggiunto le prime posizioni) siamo arrivati al 2007 in cui abbiamo trovato il primo ostacolo… Marko Klanjscek ha avuto infatti dei problemi personali che lo hanno portato alla decisione di abbandonare il gruppo nell’estate del 2007, dopo aver registrato il nostro primo CD ufficiale “Beyond the waterfall”. Per fortuna poco dopo abbiamo trovato in Andrea Cum in un ottimo sostituto, ed il suo arrivo ha rafforzato la band e “appesantito” leggermente il genere: da Hard Rock ci siamo spostati verso un Heavy Metal che a tratti ha anche influssi Power.
Per quanto riguarda la produzione, nel 2005 abbiamo registrato il nostro primo demo di tre pezzi, grazie al quale siamo stati notati dall’etichetta italiana Videoradio. Nel 2006 abbiamo firmato con loro il nostro primo contratto e nel 2007 è stato pubblicato in Italia e sui canali di distribuzione digitale il nostro primo full-lenght “Beyond the waterfall”. Poche settimane fa infine il CD ha creato interesse nell’etichetta tedesca Rock It Up Records che ci ha proposto una distrubizione del disco anche nel resto del mondo con un occhio di riguardo per la Germania. La proposta ci ha convinti e di recente abbiamo firmato con loro, pur mantenendo attivo il contratto con la Videoradio in Italia e per la vendita degli mp3.

imm

Riguardo a questo contratto con la Rock It Up Records quali sono le vostre aspettative rispetto a tour e vendite?

Beh sia la Videoradio che la Rock it Up non sono etichette molto grosse, di certo non ci aspettiamo la fama ed il successo eheh. Per ora speriamo che queste distrubuzioni possano introdurre la band almeno a livello underground alla maggior quantità di gente possibile, stiamo lavorando già da tempo sul nuovo disco e puntiamo molto sulle nuove produzioni: per ora sarebbe bello sapere che almeno qualcuno dica “Sono curioso di ascoltare il nuovo disco degli Overtures”. Le vendite non contano poi così tanto, l’importante è che il cd sia ascoltato, se poi la Rock It up facesse miracoli tanto meglio, ma di certo non abbiamo pretese.
Per quanto riguarda tournee e date, la scorsa stagione abbiamo fatto qualche data con gli Elvenking e abbiamo condiviso il palco con Steel Crown, Skanners, Extrema e Primal Fear al Morarock festival, attualmente stiamo lavorando per programmare nuove date in Italia e cercheremo di organizzarci con la Rock It Up per muoverci anche verso la Germania. Ovviamente siamo all’inizio della stagione estiva, quindi tutto è ancora da definire.

Continuando con una domanda veloce, spiega il trademark degli Overtures in due parole.

A cosa ti riferisci con trademark?

Le vostre caratteristiche musicali!

Ok, pensavo ti riferissi al logo ahah!!!

Come ti dicevo, stiamo passando una fase di evoluzione e con l’arrivo di Andrea alla batteria anche le caratteristiche sono cambiate molto, anche se ora ci siamo piuttosto stabilizzati.
Attualmente quello che cerchiamo è semplicemente di dare un sound moderno ad un genere, l’heavy metal che ha già dato moltissimo ma che può ancora dare altrettanto. Questa ricerca viene effettuata col presupposto che il genere non va stravolto, perché cercando di inserire qualcosa di mai sentito o di particolarmente innovativo, crediamo che si rischi di cadere in quelli che sono i nuovi standard o di stravolgere così tanto lo stile da rovinarlo.
L’heavy metal è una musica diretta e che necessita potenza e carica. Quello che cerchiamo di fare con le nuove produzioni è utilizzare suoni moderni per tutti gli strumenti, sfruttando anche tecnologie attuali come sintetizzatori, orchestrazioni & co., pur lasciando il primo piano e l’impatto alle chitarre. Nel nuovo disco ci saranno anche più cori e in diversi pezzi si sentiranno influssi derivanti dal power metal e dal prog.
Alla base di tutto questo ovviamente, c’è il presupposto di lavorare su pezzi validi sotto tutti gli aspetti, dalla melodia alla struttura, brani che abbiamo la giusta carica, e che possano lasciare qualcosa e che non siano pesanti all’ascolto. Mi riferisco in questo ultimo punto a durata e complessità: ci piace moltissimo il lato tecnico e la ricerca sonora, ma crediamo che siano aspetti che devono servire di complemento ad un bel brano, e non che siano le basi sulle quali un bel brano venga composto…spero di essere stato chiaro.

Si, perchè dopo diventa troppo tecnico e pesante da ascoltare…

Siamo d’accordo.

A tutto questo mi ricollego chiedendoti se ci sono sviluppi per il nuovo album e se è previsto un mixaggio dal mitico Mika Jussila… Sempre se puoi anticiparmi qualcosa…

Per quanto riguarda il nuovo album, la release di Beyond the waterfall con la Rock It Up ha ovviamente posticipato l’intera questione. Attualmente stiamo arrangiando e preparando i nuovi brani, l’intenzione è quella di produrre un nuovo disco con più offerta di “Beyond the waterfall” (che era nato come un EP ed ha, alla fine, solamente 8 pezzi). L’idea è di avere per lo meno 12-13 canzoni ben definite prima di iniziare la pre-produzione e di entrare in studio. Posso dire che siamo a buon punto e stiamo già iniziando a valutare diverse ipotesi per registrazione, mixaggio e mastering. Dubito che il mixaggio sarà gestito da Mika Jussila, al quale però stiamo valutando di rivolgerci per il mastering. Abbiamo già ricevuto un suo mastering per un nostro nuovo brano mixato e registrato da noi (“Here we fall”, che è possibile ascoltare su MySpace) ed il risultato è stato ottimo. Ti ripeto, attualmente ci sono in piedi solo ipotesi, è tutto da definire.

Come ritieni la scena metal italiana e poi più in particolare quella friulana? Abbiamo fior fior di bands come Tystanden, Elvenking, gli stessi Rhapsody Of Fire…

E’ vero, e molte sono davvero valide… D’altronde è anche vero che molte stanno riscuotendo diversi risultati. Molti dei nomi più importanti del metal Italiano provengono dal Friuli, sopratutto nell’ultima generazione.
A quelli che hai detto aggiungo anche gli Slowmotion Apocalypse e i Raintime, senza contare moltissime altre band che pur essendo valide non hanno (ancora?) trovato riscontro.

imm

Esatto, in Italia c’è un problema di fondo per essere conosciuti bisogna già esserlo all’estero come per i Tystanden o i Rhapsody Of Fire.

Beh purtroppo è un problema comune. Si sa che bisogna avere anche una buona dose di fortuna, se tutte le band valide avessero successo sarebbe bellissimo… Ma è utopico sfortunatamente.
Per quanto riguarda il discorso Italia, è vero e non è vero. Nel senso che hai ragione nel dire che c’è un problema di fondo, la musica in Italia se supera un certo livello di “pesantezza” è svalutata e considerata merda dalle masse, anche se festival come il Gods of Metal, il Total Metal, il Rockin Field dimostrano che in realtà la gente che apprezza davvero questo stile musicale è tanta.
Tuttavia ho avuto occasione in alcuni festival a cui ho assistito o partecipato di parlare anche con “metallari” stranieri di professione, i quali si lamentano alla stessa maniera del proprio paese. Al Gods of Metal ho incontrato Dirk Gotze, redattore del sito burnyourears.de (mi cita nel live reports del Gods of Metal), e lui si lamentava del fatto che in Germania il pubblico non partecipa come qui in Italia e che le piccole band tedesche hanno difficoltà ad emergere così come da noi. Allo stesso Morarock ho avuto modo di parlare con Mat Siner dei Primal Fear, e mi ha spiegato che anche in Germania c’è un occhio di riguardo per la musica commerciale e un occhio negativo nei confronti del metal. La realtà è, a mio avviso, che ovunque si vada ci si deve confrontare col fatto che il nostro amato metallo è un genere di nicchia che soltanto grazie ad alcuni capolavori riesce a rubare spazio alla musica commerciale, tanto in Italia quanto in altre parti del mondo.

Ora ti propongo, spero, una domanda diversa dalle solite, io ti dirò il nome di 4 band metal e mi dirai cosa ne pensi, se ti piacciono e se secondo te hanno fatto, per così dire, una rivoluzione nell’ambito metal

Ok

Allora la prima band sono i Nightwish…

Non mi piacevano prima dell’arrivo di Anette se non qualche canzone, i classici (Wishmaster, Wish I had an Angel e Nemo) perché in generale non adoro le voci liriche nel metal, trovo per gusto personale che diano molta meno carica di una voce di stampo moderno. Con l’addio alla band di Tarja però le cose sono cambiate di parecchio e Dark Passion Play è a mio avviso un masterpiece del metal moderno, forse uno dei migliori dischi degli ultimi 10 anni (il che vuol dire dal 1998). Loro sono un gruppo che è riuscito a dare qualcosa di più allo standard attuale.

La seconda band sono gli Arch Enemy…

Sarebbe una domanda da fare a Daniele,(Piccolo, il chitarrista del gruppo. NdR) io li conosco poco… posso solo dire che li trovo molto potenti e continuo a essere sbalordito dal fatto che Angela Gossow riesca ad avere un growl così piacevole pur essendo una ragazza… per non parlare della produzione dei dischi che nella batteria in particolare mi ha sempre lasciato impressionato.
Tuttavia appartengono a un genere che non mi entusiasma troppo, per quanto lo trovi comunque gradevole.

La terza band sono i compianti Stratovarius…

Sono una delle tante band che mi piacciono in maniera relativa. Ho ascoltato praticamente tutti i loro dischi e alcuni pezzi (Paradise, per fare un esempio), Sono davvero fantastici, a lungo andare però li trovo monotoni, uno dei molti gruppi che ha il merito di non aver cambiato troppo stile e la colpa di non averlo fatto abbastanza, finendo per scadere in una serie di album fotocopia, tutti con belle melodie e ben suonati però. E’ la classica band della quale il primo album che si ascolta resta impresso. In più appartengono ad un genere musicale che proprio con loro e i Sonata Arctica ha raggiunto il punto di stufare gli ascoltatori…quel power metal troppo classico e con l’unica colpa di essere poco personale.

Però i Sonata Arctica nell’ultimo hanno totalmente cambiato i suoni…

Non ho ancora comprato il disco proprio perché non li ho seguiti, dopo essermi “stufato” di loro diciamo.
Per cui non posso giudicare.

imm

Passiamo all’ultima band in questione : i Dimmu Borgir?

Pensa, hai preso l’unico gruppo black di cui davvero posso dire “mi piacciono”. Anche il black è un genere che apprezzo ma con distanza, sono un amante della melodia vocale quindi capisci che la sua assenza dovuta al growl deve essere compensata da altro. Beh i Dimmu Borgir ci riescono tra orchestrazioni e canzoni davvero azzeccate in generale: in particolare con Death Cult Armageddon mi hanno lasciato sbalordito, Progenies of the great apocalypse lo considero un capolavoro.
Una menzione particolare va ai loro video poi, più che video musicali sono film in miniatura ricchi di effetti speciali!

Ora ti lascio la parola per poter salutare liberamente,come vuoi tu, i nostri lettori di Heavyworlds

Beh non posso fare altro che ringraziare chi è arrivato in fondo all’intervista ed invitarlo a fare un giro sul nostro myspace (www.myspace.com/overturesrock) e sul nostro sito web www.overtures.it, sperando di lasciare qualcosa di più che due link nella cronologia!

Grazie mille per tutto e per la tua disponibilità, Michele!

Prego!

Spero di rintervistarti al più presto diciamo al prossimo cd, dai!

Esatto, sperando non sia troppo in là!