Loading

NILE – Dallas Toler-Wade

Abbiamo incontrato i Nile prima della loro esibizione all’Estragon di Bologna, per fare loro qualche domanda riguardo la band e il tour in corso.
Ecco cosa ne è venuto fuori:

Come sta andando il tour per ora?

Il tour sta andando bene, ci stiamo divertendo molto.

Ho notato che presto sarete in tour con un’altra band, gli Omnium Gatherum. Ne hai mai sentito parlare?

No, a dir la verità non avevo mai sentito parlare di loro fino a che non abbiamo saputo che sarebbero venuti in tour con noi. Sono bravi, abbastanza old school.

Il vostro ultimo album, “Ithyfallic”, è stato un grandissimo successo sia di critica che di pubblico. Ve lo aspettavate?

Beh, quando stiamo scrivendo le canzoni per gli album e cose così, vogliamo scrivere ciò che ci piace, non è che ci importi molto quanto bene va, o quanto bene non va, non ci preoccupa minimamente quest’aspetto. Noi sappiamo che scriviamo l’album e lo registriamo al meglio delle nostre possibilità. Per “Ithyfallic” abbiamo fatto quello che volevamo fare in quel momento, e questa è la cosa importante, se siamo felici come band allora non ci importa di quanto venda, c’è sempre la possibilità che a qualcuno piaccia. A dir la verità siamo molto felici che gli ultimi tre album siano andati così bene, ma non ce ne frega niente, suoneremmo la stessa musica sia se vendessimo cinque copie o cinquecentomila. Noi siamo i Nile quindi suoniamo come i Nile.

Qual è il vostro approccio alla composizione e alla registrazione degli album? Il processo compositivo?


Beh, pariamo sempre dai testi. Una volta che sono stati scritti, o mentre sono in fase di scrittura, di solito le idee vengono fuori a cascata, le canzoni prendono corpo, hai un’idea di come la canzone suonerà alla fine, solitamente ci viene l’idea per la musica in base al contenuto del testo, e questo è il processo che adottiamo di solito, ci lavoriamo individualmente, le proviamo tutti insieme e poi andiamo in studio a registrare.

imm

I Nile sono stati la prima band death metal ad usare degli strumenti tradizionali, sia egiziani che della Mesopotamia. Pensate che sia questo il motivo per cui siete diventati così famosi o perché siete una grande band che avrebbe avuto questa fama anche senza questa particolare caratteristica?


Beh, io credo che qualunque cosa che sposti la tua band dal “branco” delle altre band sia una buona cosa. Per noi non è stato intenzionale ma molti di quegli strumenti hanno un’anima così grande, e noi crediamo che anche l’heavy metal abbia una grande anima, che stavano bene insieme, è stato un matrimonio felice! E sì, penso che questa caratteristica in particolare ci abbia aiutato. Ci sono quasi 8000 cloni dei Suffucation là fuori, e mi da la nausea sentirli così uguali! Se voglio sentire i Suffucation ascolto un disco dei Suffucation!

Quando è nata la vostra passione per i temi egiziani?

Beh, Karl è sempre stato molto affascinato da questo tipo di cose, sia la mitologia che la filosofia dell’antico Egitto, e si è semplicemente assestato nella band stessa, nelle canzoni che scriveva. Siamo entrambi molto appassionati di storia, qualunque età del passato a dirla tutta, è una cosa che è accaduta naturalmente e un giorno qualcuno è saltato su e ha detto “Perché non vi date il nome di Nile?”

Giusto una curiosità. Recentemente Hollywood ha riportato in auge il tema dell’antico Egitto per i suoi film, come Stargate o La Mummia. Cosa ne pensi?


È figo! Mi è piaciuto molto Stargate, è veramente un bel film, ma penso che la serie della Mummia sia un po’ sciocca. Quel tipo, quello di George Re Della Giungla, Brendan Frasier non è per niente adatto a questo tipo di film! Adoro “I Predatori dell’Arca Perduta”! Quello sì che è un gran film! È un classico. C’è da dire che La Mummia è divertente da guardare, ma poi basta. Stargate è figo, e anche Il Quinto Elemento è un gran bel film!

imm

La vita da tour è difficile, cosa fai nel tuo tempo libero?

Beh, di solito mi esercito con la chitarra, leggo molto, faccio un riposino prima del concerto, faccio un giro in città. Bevo molta acqua!

Quindi poco alcol?


Già, almeno durante il giorno non ne bevo mai. Ogni tanto dopo i concerti, e non sempre.

Mai ubriaco durante uno show?

No assolutamente! Gli altri mi prenderebbero a calci in culo se lo facessi!

Da bambino e teenager quali sono state le tue maggiori influenze? Che cosa ti ha portato a iniziare a suonare la chitarra?


È stata una lunga strada! Ho iniziato ad ascoltare musica seriamente da piccolo, avevo circa nove anni, ho iniziato a suonare la batteria, e in quel periodo ascoltavo moltissimo i Rush, i Deep Purple, Uriah Heep, Black Sabbath, Led Zeppelin ovviamente. Ero molto addentro i classici. Penso poi che quando la gente inizia ad ascoltare rock and roll sia sempre alla ricerca della cosa sempre più pesante, così a tredici anni ho scoperto una band, gli Slayer, e poi Metallica, Megadeth, Metal Church, Iron Maiden, cose così insomma. Quelle band mi hanno portato a voler suonare la chitarra a dirla tutta e a volerci cavare fuori qualcosa di mio, e sono diventato bravino in questo. È stato anche questo che mi ha portato a voler prendere lezioni di teoria al liceo.

imm

Ultimissima domanda. Al di fuori del metal, che musica ti piace ascoltare?

Beh, mi piace molto la musica classica, rock and roll old school, blues cose così, un po’ di punk, molte cose diverse. Non mi piace il rap e il country, a parte Hank III, che è quasi “metal country” perché parla sempre di cose strane, tipo che sa che andrà all’inferno perché bene troppo whiskey e si caccia sempre nei guai con strane donne, è sempre strafatto di qualunque droga trova e questo è il tema principale di quasi tutte le canzoni. È divertente! L’ho visto in concerto ed è esilarante! Poi mi piace molto andare ai concerti anche di band che non conosco benissimo o non mi piacciono, perché tante volte quello che non mi piace su CD mi piace live. È strano ma credo sia così per molte persone.

Ok, è tutto. Grazie mille ancora e buona permanenza in Italia, per quel po’che ci state.

Oh grazie a te. Goditi lo show e buon lavoro!