Loading

DECADENCE – Metallic Kitty

Abbiamo raggiunto via mail la cantante dei Decadence, Metallic Kitty. Leggete l’intervista e scoprirete alcune succulenti news riguardo il nuovo album.

Innanzitutto ti ringrazio per l’intervista, sono vostra fan e per me è un onore farla.

Prego, anzi grazie a voi di HeavyWorlds per il supporto che date alla mia band con quest’intervista! Per noi sapere che chi ci intervista è nostro fan rende la cosa anche più speciale.

Dopo questo preambolo comincerei con il chiedervi la storia dei Decadence.

Per farla breve i Decadence si sono formati a Stoccolma, in Svezia, nel 2003 e i membri attuali sono: io, Metallic Kitty (extreme vocals), Kenneth Lantz (prima chitarra), Simon Galle (seconda chitarra), Joakim Antman (basso) ed Erik Röjås (batteria). Dal 2003 abbiamo pubblicato tre LP e un demo e stiamo attualmente registrando il nostro quarto album. Il nostro ultimo disco, 3rd Stage of Decay, è uscito in tre diverse edizioni, l’ultima sotto la Massacre Records nell’agosto di quest’anno. Il genere che suoniamo è un “Melodic Thrash Metal”, una sorta di ponte tra il Thrash e il metal melodico. Potremmo descriverlo come un Thrash Metal rinforzato della pesantezza del Melodic Death Metal ma senza tastiere. In più vi è il tocco più extreme della voce femminile aggressiva e del cantato growl e scream. La combinazione di questi ingredienti, sulla scia nel nuovo Thrash Metal, dà l’idea di come sia la musica dei Decadence.

Ora parliamo dell’eccellente debut 3rd Stage Of Decay uscito il 22 agosto. Ho notato un’evidente differenza tra questa versione e quella uscita il 6 novembre 2006 con la HTI Records: la cover! Perché avete deciso di cambiare l’immagine di copertina? E’ segno di una differenza solo nell’immagine o anche nel suono, magari dovuta a un diverso mixaggio?
Quando abbiamo firmato con la Massacre non avevamo idea di quel che sarebbe successo con 3rd Stage Of Decay, se sarebbe stato ripubblicato o sarebbero rimaste solo le due edizioni precedenti (la limited original version del 2006 e la Japanese version, 2007). Poiché lanciare sul mercato mondiale una terza versione di 3rd Stage Of Decadence era volontà comune sia della band che della Massacre, abbiamo deciso di farlo il più in fretta possibile perché eravamo già entrati in studio per la registrazione del nostro quarto full-length. Poiché la prima versione non era stata distribuita molto, abbiamo lasciato la terza versione praticamente come la prima, ma cambiando la copertina per simbolizzare l’edizione su scalo mondiale.

imm

3rd Stage Of Decay è un titolo fortemente evocativo. Si riferisce alla realtà quotidiana?

3rd Stage Of Decay ha molti significati per noi come band. E’ il nostro terzo album ma noi lo consideriamo un po’ il nostro debut. E’ il disco con il quale siamo affiorati dalla realtà underground e ci siamo fatti un’immagine là fuori. E poi è stato con quest’album che si è consolidata la band, infatti è stato con questo disco che abbiamo fissato la nostra line-up definitiva, la terza dei Decadence, quella più forte. E’ un tema generale che si evolve canzone dopo canzone. La maggior parte dei testi parlano di decadenza e di come essa possa essere interpretata, soprattutto in questioni come le lotte personali, il dolore, la depressione, la rabbia e avanti attraverso simili analogie. Se dai una lettura ai testi che scrivo per i Decadence puoi trovare questo filo connettore; le parole sono state ispirate da diverse situazioni e perfino da sogni ed incubi. A volte l’ispirazione viene anche da citazioni letterarie. I testi e i temi trattati possono fare da guida a una particolare visione del mondo, di noi stessi o di diverse situazioni attraverso prospettive insolite.

Credi che tutte le cose in generale siano in uno stato di decadenza?

Le nostre tematiche sono astratte e girano intorno alla decadenza e al declino, lo puoi vedere in ognuno dei nostri lavori, perfino dal primissimo demo Land Of Despair. Può indicare qualcosa che è mentalmente e fisicamente deteriorato o in un processo di declino che includa anche corruzione e depravazione. Come già detto nella risposta prima, può essere qualcosa di collegabile a qualcos’altro per analogia, ma questo dipende dall’argomento di ogni singola canzone.

Entrando nei pezzi dell’album, innanzitutto vorrei dirti che li trovo molto esplosivi e che la mia preferita è Corrosion. Ci sono dei collegamenti tra le tracce e il titolo del disco? Te lo chiedo perché ho questa sensazione, ad esempio per quanto riguarda pezzi come EndGame o la stessa Corrosion.

Mi fa piacere sapere che ti piacciono le canzoni di quest’album, Corrosion è anche una delle mie preferite in assoluto. Tutte le canzoni sono in qualche modo collegate col titolo dell’album, è così in tutti i nostri dischi. Il tema generale di ogni nostro disco ha origine nel titolo ed è poi sviluppato e discusso nelle singole tracce che compongono il disco. Corrosion parla della vita in un modo meccanico e fondato sulla tecnologia, mentre Endgame è un dialogo tra due persone basato su un dramma astratto in atto unico di Samuel Beckett del 1975 dal quale emerge che non è rimasto più niente fuori dalle quattro mura e si parla di una lotta andata avanti per anni. Il titolo si riferisce al finale di una partita di scacchi.

imm

Quali sono le vostre maggiori influenze? Da quali eventi o pensieri traete ispirazione?

I due maggiori compositori (io e Kenneth Lantz) sono fan del Thrash anni ’80 della Bay Area ed è lì che poggiano le fondamenta della nostra musica. Parlando per me, le band che mi hanno più ispirata sono: Metallica, Death, Kreator, Testament, Megadeth, Vader, Cannibal Corpse, Children of Bodom, Annihilator, Tankard, Sodom, Slayer, Pantera, Exodus e così via… praticamente tranne qualche eccezione si tratta esclusivamente di band Thrash. La mia voce è in continua evoluzione e cerco di ascoltare più stili vocali diversi per sviluppare il mio. Ogni giorno faccio esperimenti per raggiungere nuovi acuti o provare stili diversi; adoro scoprire nuove possibilità.

In poche parole puoi dirmi le caratteristiche del sound dei Decadence?

Le nostre radici sono piantate nel Thrash Metal, ma abbiamo tratto un’enorme ispirazione dal Death melodico. Oppure si può dire che ogni nostra canzone ha una base Speed ma è percorsa tutta da una vena melodica. Allo stesso tempo le nostre canzoni hanno un che di tecnico e hanno l’intensità del Thrash in alcuni punti, è per questo che ci piace definirle Melodic Thrash, qualcosa di nuovo da provare per gli amanti di questi generi. Potrebbe essere visto come la rappresentazione della nuova generazione del Thrash.

Quali sono le vostre aspettative circa le vendite dell’album? E per quanto riguarda i concerti? Ci sono date in giro per l’Europa in programma?

Nonostante abbiamo registrato due album prima di 3rd Stage Of Decay, l’impressione è un po’ sempre che sia proprio quest’ultimo il nostro debut. Avevamo la stessa sensazione anche prima di firmare per la Massacre, che ha deciso di farlo uscire adesso. Io ho sempre pensato che quest’album fosse importante per noi e che ci avrebbe dato qualcosa in più degli altri. Quindi averlo rilanciato è stato per noi un sogno, un modo per dargli la visibilità che avremmo sempre voluto per questo disco, e anche per la band stessa. Queste sono le aspettative che avevamo per questo disco, e abbiamo realizzato in tal senso i nostri progetti. Abbiamo fatto dei tour insieme ad altre band fin dal 2006 portando sul palco 3rd Stage Of Decay, il prossimo tour verterà soprattutto sul prossimo album, attualmente in fase di registrazione, che uscirà prossimamente.

Se ti chiedessi di comparare la tua voce con quella di un cantante uomo, che nome mi faresti?

Questa domanda la giro a qualcun altro della band perché preferisco sentire l’opinione di qualcun altro per quanto riguarda il mio ruolo. Quindi riporto le parole di Kenneth Lanz (chitarra): “La prima impressione quando sento Kitty è che la sua voce ricorda quella di Chuck Schuldiner (Death) e di Mille Petrozza (Kreator). Credo sia per la combinazione degli acuti che ricordano Chuck mescolati all’aggressività prettamente Thrash che la rende più simile a Mille.

Attualmente state lavorando a del materiale nuovo o dovremo attendere molto prima di vedere una vostra nuova uscita discografica?

Sì, stiamo registrando proprio ora. La batteria e il basso sono fatti, al momento stiamo lavorando sulle ritmiche di chitarra e con questo siamo a metà dell’opera. Pensavamo di far uscire il nuovo album nell’autunno di quest’anno, ma con l’inaspettata pubblicazione della terza versione di 3rd Stage… siamo stati costretti a posticipare l’uscita del successore di almeno due mesi. La data esatta di uscita è solo nelle mani della Massacre Records. Vorremmo chiedere scusa ai nostri vecchi fan che stanno aspettando qualcosa di nuovo dal 2006 (li abbiamo abituati a uscite discografiche piuttosto rapide), ma non possiamo fare altro che assicurarli che l’attesa verrà ripagata. Per anticiparlo in una singola parola posso già dire che il nuovo album sarà intenso.

Non molto tempo fa ho letto di una curiosità: la bambola di Metallic Kitty. Dove vi è venuta quest’idea?

Questa è davvero roba folle! Quando ho visto quella bambola a momenti cadevo dalla sedia! Stavo navigando in Internet quando mi sono imbattuta nel Myspace di Miho, la creatrice di questa bambola. Era chiaramente evidente che lei è fan dei Decadence ed essendo una designer di bambole ne aveva fatta una che mi raffigurava! Le ho dato tutto il mio supporto e dopo un po’ Kisakino (lo stilista) si è unito e ha iniziato a creare delle miniature dei miei vestiti. Poiché alcuni fan avevano mostrato interesse nei suoi confronti, è partita una produzione limitata di queste bambole. Io mi sono occupata del sito internet: http://metallickitty.decadence.se attenendomi ai consigli di Miho e Kisakino e insieme abbiamo fatto sì che la bambola diventasse parte integrante del nostro merchandise ufficiale e che venisse venduta con un certificato di autenticità firmato da me in persona.

Per concludere voglio esprimervi i miei complimenti per l’album e vi vorrei chiedere di salutare i vostri fan italiani. E’ stato un piacere intervistarvi.

Grazie a te, e grazie ai lettori di HeavyWorlds per aver condiviso con noi queste righe. Concludo con un motto che sono solita ripetere spesso anche a me stessa: if there’s a will, there’s a way [N.d.r. se c’è volontà si trova un modo]. Ciao a tutti!