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PENDRAGON – Nick Barrett

Abbiamo contattato il leader della storica prog band Pendragon, Nick Barrett, per un interessante intervista riguardo l’ultimo album “Pure”, il DVD “Concerto Maximo” e il download illegale. Enjoy it!

Prima di tutto vorrei ringraziare tutta la band per aver accettato di fare quest’intervista, per me è un piacere farlo, perché sin da bambina son cresciuta con le vostre canzoni, pertanto, iniziamo a parlare dell’ultima uscita “Pure”, rilasciata in una splendida edizione in digipack con DVD. Quali sono secondo voi le principali differenze tra “Believe” e “Pure?”

Credo che siano abbastanza simili tra loro alla fin fine, ma “Believe” aveva annunciato un nuovo inizio, una nuova direzione, nuove influenze, e credo che “Pure” abbia fatto lo stesso, ma abbia fissato e consolidato le nuove sonorità con molta più sicurezza e con molte idee estreme.

Che significato ha per voi il titolo “Pure”? Ha un significato particolare per voi?

Riguarda la purezza che abbiamo negli anni precedenti all’adolescenza. L’album riguarda tutto il processo di crescita quando hai sedici, diciassette anni, e ce la metti tutta per farti strada nel mondo e lasciare una tua traccia, e anche tutte le difficoltà che incontri con l’autorità, i tuoi genitori, la polizia e la scuola … Insomma, tutte quelle cose. La purezza è qualcosa che abbiamo prima che inizino tutti quei problemi, ce l’abbiamo sin da bambini.

”Pure” ha ricevuto premi sia dalla Classic Rock Society, sia dal Prog Archives, come miglior album del 2008, se non mi sbaglio.
E’ corretto dire che è la prima volta che è stata usata l’armonica in una canzone dei Pendragon? Perché avete scelto questo strumento?

Perché è qualcosa di diverso! Questo è il bello del progressive rock, sono sempre meravigliato del fatto che ci siano disponibili veramente tanti suoni nella nostra “tavolozza dei colori”. Puoi avere pastori peruviani come cantanti (credo intenda comunque sonorità tipiche del Perù … NDR), puoi avere flauti arabi, e c’è ancora gente che usa ancora i Mellotron nello stesso vecchio noiosissimo modo. ( Piccola parentesi sul Mellotron per chi non lo conosce: è il padre di tutti i campionatori, utilizzato moltissimo negli Anni ’70, anche dalle grandi bands progressive italiane come Banco Del Mutuo Soccorso o la PFM, ma per la prima volta è stato usato da un certo gruppo di Liverpool, in una certa Strawberry Fields Forever NDR ).

Io lo uso ancora il Mellotron, però ho cambiato il modo di suonarlo; penso che avere uno strumento come l’armonica abbia veramente cambiato il modo di usarlo rispetto a prima; per esempio, in Last Man On Earth, nella parte della strada verso il Paradiso.

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All’interno di “Pure” vi è una piccola brochure, con un appello di Nick contro il download illegale da Internet, poiché questo fenomeno ha veramente influito sulle finanze dei Pendragon. Cambierà veramente qualcosa dopo questo appello? Ci saranno in futuro altre uscite dei Pendragon? Sarebbe un peccato se una band con tanta storia alle spalle dovesse smettere di produrre musica a causa della pirateria.

La buona notizia è che quando abbiamo svelato l’album alla festa di debutto, non una singola persona ha messo l’album su Internet. Noi non abbiamo rilasciato nessun cd promo, perché è la gente che riceve i cd promo a mettere la nostra musica su Internet, non curandosi se la band vive o muore su queste uscite, quindi lo fanno e basta. Quindi, abbiamo portato l’album in tour, ed entro pochi giorni era disponibile su Internet, e quindi a qualcuno non gliene frega proprio un ca**o di quanto influisca su di noi, quindi lo fanno e basta. ( scusate, ma il livore per queste cose va reso alla lettera! NDR ).

Queste persone vogliono solo ricevere le lodi per poter essere i primi ad aver reso la musica disponibile su Internet, ed è incredibilmente egoista, nonché stupido, ed incredibilmente poco rispettoso e sensibile nel farlo, perché crea un sacco di problemi a noi, che siamo una piccola band che vive sulle vendite dei nostri lavori. La gente puo’ discutere quanto vuole sulla pirateria, ma noi basiamo la nostra sopravvivenza sulle vendite dei cd! Non siamo miliardari come Bono o Madonna, che possono permettersi di organizzare grandi tour negli stadi e fare vagonate di soldi. Noi non possiamo farlo, questo fenomeno stronca e stroncherà bands, che si troveranno costrette a fare musica solo per hobby. Alla fine queste persone si ritroveranno solo musica di me**a, la scaricheranno, e si chiederanno il perché hanno della musica scadente! E per questo motivo, abbiamo dovuto cambiare un po’ il metodo di lavoro, facendo uscire il nostro album sul nostro sito, e poi portandolo in tour, e ha venduto sorprendentemente bene, quindi speriamo così di poter fare un altro album.

Com’è cambiata la musica progressive negli anni, grazie alle nuove tecnologie, come Internet? Quali sono i pro ed i contro?

Ci sono dei vantaggi: puoi far sapere alla gente in tutto il mondo dei concerti che si terranno, o dei cambiamenti del tour in pochissimi secondi, questo è veramente incredibile, perché puoi comunicare tutto anche dall’altra parte del mondo, puoi parlare di musica, non dico tanto sui forums, dove alla fin fine non c’è molta comunicazione con la gente, ma parlo proprio delle nostre capacità che abbiamo ora, e dei piccoli vantaggi che effettivamente abbiamo avuto noi nel parlare della nostra musica. Parecchia gente usa Internet come mezzo d’informazione per le uscite degli album e delle date dei concerti. Un altro aspetto positivo è avere strumenti come YouTube e MySpace e puoi far arrivare tutto il tuo materiale in poco tempo alle persone. Però la gente si è messa in testa che vuole ottenere tutto gratuitamente, e questa cultura del “tutto gratis” promuove l’idea della pirateria, e succede poi che le vendite vengano influenzate molto negativamente.

Ma non credi che il futuro della musica sia il download legale?

Il futuro della musica si basa su quello che la gente vuole, e quello che chiederanno sempre è qualcosa che dia loro ispirazione. E molto spesso con un cd, un album fisico, è incluso tutta una gestazione prima dell’uscita ed un processo che ti spinge a comprarlo, a metterlo nel lettore, a prendere la custodia, guardare il booklet, i testi, l’artwork … Sono tutte cose che l’artista indica come via per “vivere un’esperienza” tramite il suo lavoro. Non sono un grande fan degli IPod, non lo uso, ed io uso ancora i cd, perché la gran cosa dei vinili e degli LP era di guardare il confezionamento ( chiamato “gatefold sleeve” NDR ), chiamare tutti i tuoi amici quando avevi in mano il nuovo album dei Camel ( band progressive degli Anni ’70 NDR ), era il bello di tutto questo, ed ora è stato tutto brutalizzato, guardando migliaia e migliaia di canzoni senza faccia su un IPod, che comunque i giovani d’oggi cancellano dopo una settimana. E’ provato che oggi non dedichino attenzione a tutto questo, nel cercare un album che non riesci a trovare, e questo dava ancora più valore all’oggetto, e quanta soddisfazione ti dava quando finalmente lo trovavi … e tutto questo ora è sparito.

Il 23 Febbraio uscirà il DVD “Concerto Maximo” in due formati: un’edizione limitata con un un DVD e due cd e un’altra edizione 2 cd in digipack limitata a 1000 copie. Leggendo la tracklist, ho notato che ci sono solo tre canzoni del nuovo lavoro, perché?

Non abbiamo avuto il tempo di provare “Indigo”, però volevamo suonarla,ma non abbiamo avuto tempo di provare, perché quando abbiamo lanciato l’album, avevamo bisogno di quattro ore di prove per tutto il materiale che va dagli esordi fino ad adesso e non avevo neppure finito di scrivere i testi di “Pure” quando abbiamo iniziato a provare, quindi non è che siamo riusciti a fare tutto quello che volevamo, in più il DVD contiene materiale che non è apparso sugli altri DVD, come “Nomadic Traits”, “The Voyager”, “Queen Of Hearts”, “King Of The Castle”, “Sister Bluebird”, “The Shadow”, canzoni che la gente voleva sul DVD e quindi le abbiamo messe.

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Per curiosità, ho notato che tutti i vostri DVD sono stati girati nella stessa città polacca, come mai?

E’ una questione logistica: per fare un DVD ci vogliono più o meno 20,000 sterline che non possiamo permetterci, andando in Polonia la Metal Mind Productions ha già là il luogo e le attrezzature adatte per poter essere sicuri che verrrà fuori un buon DVD, quindi la nostra scelta di andare sempre là paga, anche se ci piacerebbe molto poter fare un DVD da altre parti, come Milano, Barcellona, Londra o l’Olanda, sarebbe molto bello, ma ora la nostra logistica non ce lo permette.

Non troppo tempo fa avete iniziato un tour per celebrare il 25° anniversario dell’uscita del fantastico “Script For A Jesters”, che ha visto la partecipazione di Mick Pointer e Ian Salmon. Com’è suonare tutte le sere questo capolavoro del progressive rock? Qual è la vostra canzone preferita dei Marillion?

E’ veramente bello suonarlo! E’ interessante, perché quando abbiamo iniziato nel 1978, pochi anni dopo abbiamo conosciuto i Marillion ed era il 1982 e abbiamo fatto moltissimi show con loro ed ero solito parlare molto con Steve Rothary di chitarre, musica ed amplificatori. Era una gran cosa il feeling che avevamo con i Marillion, però poi Mick lasciò la band, e dopo 25 anni Mick stesso mi chiese di suonare quelle parti di chitarra e ciò mi fece sentire molto onorato. Non suonavo da un bel po’ ed avevo proprio voglia di uscire e di suonare la chitarra. Mi piace davvero molto suonare Chelsea Monday, quella è la mia canzone preferita.

Parlando di anniversari, dobbiamo parlare del 30° anniversario dei Pendragon! Davvero congratulazioni! Ora, una domanda strana, qual è il tuo album preferito dei Pendragon e perché?

Il mio album preferito è “Pure” perché è l’album più recente che abbiamo fatto, quindi è il più fresco e più entusiasmante per me, mi piace ancora “Not Of This World” perché credo sia stato il primo album dove, da un punto di vista dei testi, abbiamo catturato elementi molto emozionanti, quindi ero molto contento, ma anche le sonorità ed i ritmi li ho sempre trovati ottimi.

Prima di terminare l’intervista, vorrei congratularmi ancora per il vostro anniversario, lunga vita ai Pendragon, e buona fortuna per il vostro futuro.
Potete salutare i vostri fans italiani?

Speriamo di vedervi tutti a Verona il 6 di Giugno.