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INDICA – Jonsu

Abbiamo contattato la cantante del gruppo rivelazione finlandese Indica. Ecco cosa ci ha raccontato! Buona lettura!

Moi (“ciao”, in finnico) ragazze! Grazie per averci concesso questa intervista!

Moi! Grazie a voi, è un piacere.

Sebbene abbiate quattro album alle spalle, al di fuori della Finlandia siete praticamente sconosciute. Ti va di raccontarci un po’ della vostra storia?

È cominciato tutto durante una vacanza che io e Heini abbiamo trascorso con i miei genitori alle Canarie. Ci siamo divertite un sacco, ma avevamo la costante impressione che a quella vacanza mancasse qualcosa. Dopo una settimana trascorsa a giocare sulla spiaggia e a osservare le stelle nel cielo di Fuerteventura, ci siamo rese conto che era arrivato il momento di realizzare quel qualcosa che mancava e abbiamo formato le Indica. Era qualcosa che doveva succedere, era proprio lì dietro l’angolo che attendeva solo il momento giusto per venire alla luce e sono felice che sia successo. Sirkku l’abbiamo reclutata perché era una nostra compagna di classe, mentre Jenny e Laura le abbiamo rapite da un’altra band in cui suonavano.

Come nasce l’idea di passare alla lingua inglese? Come mai non avete pensato di proporre da subito pezzi inediti?

Prima di queste canzoni c’è stato un tour europeo, la cui conseguenza è stata un’ampia richiesta di versioni delle nostre canzoni migliori di quelle qualitativamente schifose presenti su Youtube. Data la situazione, ci è parsa un’ottima occasione per realizzare anche alcune idee che ci erano venute col tempo e dare alle vecchie canzoni un tocco migliore e più intenso.

In base a cosa avete scelto un pezzo piuttosto che un altro per proporlo in inglese? Come è stata effettuata la scelta delle tracklist di A Way Away?

Abbiamo passato un bel po’ di ore chiuse nel nostro studio a litigare, tirarci per i capelli, graffiarci, picchiarci… Ognuna di noi aveva le sue tracce preferite e c’è stato un momento in cui saremmo state pronte a tutto pur di vederle incluse nell’elenco definitivo! Ma alla fine siamo giunte a un compromesso e abbiamo tirato giù la tracklist 😉

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Come si è svolto il processo di scrittura dei nuovi testi? In Straight & Arrow, per esempio, è interessante come abbiate mantenuto l’assonanza nel ritornello (mene pois -> little boys). Le tematiche poi, sembrano essere diverse da quelle originali.

Mi sono occupata io della riscrittura dei testi e l’ho fatto in collaborazione con il poeta canadese Rory Winston. L’intenzione era quella di mantenere le tematiche delle Indica, ma nessuno dei nuovi testi è una diretta traduzione del testo originale corrispondente.

Ci sono altre canzoni di cui avete riscritto il testo che non saranno presenti nell’album?

Sì, alcune si possono trovare come bonus nell’edizione in vinile del nostro album. Una di queste è intitolata Breath, ed è una delle mie preferite.

In qualche caso avete dovuto modificare un po’ le linee vocali, mi pare che questo abbia anche modificato un po’ il mood delle canzoni (sto parlando, ad esempio, di Precious Dark). Si tratta di una scelta voluta?

Non del tutto, è che una certa metrica abbinata alla lingua finlandese in inglese non sempre funziona bene e per questo sono stati necessari certi cambiamenti.

Vi ritrovate nella definizione di melancholic pop rock band?

Non amo particolarmente etichettare la musica. Credo che oramai i generi si siano incontrati e scontrati così spesso da rendere veramente difficile alcun tentativo di catalogazione. Però melancholic pop rocknon mi dispiace, credo che sia adatto a noi.

Jonsu, ho letto da qualche parte che suoni anche il theremin! Come sei entrata in contatto con uno strumento del genere?

Diciamo che ne ho uno, ma dire che lo so proprio suonare forse è eccessivo. Finora l’ho provato solo su una canzone, ma spero di arrivare a conoscerlo meglio in futuro. Mi sa che la prima volta che ne ho visto uno è stato in occasione del concerto dei DeVotchKa.

È la seconda volta che collaborate con Tuomas Holopainen (dei Nightwish). Lo conosciamo bene come musicista e paroliere, puoi dirci qualcosa di lui quando invece è nelle vesti di produttore?

È fantastico! Durante la produzione di quest’ultimo album è praticamente diventato il sesto membro della band!

Nel tour europeo con i Nightwish, avete presentato come cover Wuthering Heights… Avete qualche altra cover che pensate di proporre stavolta? C’è qualche speranza di ascoltare Kersantii Karoliina?

Abbiamo l’abitudine di suonare cover di tanto in tanto, ma non voglio rovinarvi la sorpresa per cui taccio e dico solo: ascolta e vedrai!

Pensate di proporre un set totalmente in inglese? Molte persone hanno cominciato a conoscervi dal tour con i Nightwish e probabilmente avrebbero piacere di ascoltare qualche canzone magari col testo originale, sarà possibile?

Suoneremo sicuramente le versioni finlandesi, almeno nei concerti in Finlandia.

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Qual è il significato delle grosse chiavi nelle foto promozionali?

Sono le chiavi che aprono le prigioni delle nostre menti…

Una domanda per la bassista. Heini, si trovano spezzoni di video su youtube risalenti a qualche anno fa, in cui, nello stesso concerto, suoni il basso sia con le dita che con il plettro in base alle canzoni (ad esempio Vuorien Taa con il plettro, Ikuinen Virta con le dita). Attualmente, sempre da video presenti in rete, sembra che sia passata definitivamente al plettro. Come mai?

Il suono è diverso nei due casi e talvolta il plettro ci sta meglio.

Parliamo un attimo di marketing. La Nuclear Blast farà uscire il vostro album in diverse versioni. Le versioni più lussuose, però, contengono dei gadget prettamente femminili (una penna, l’eyeliner…) come se la NB pensasse che il vostro fanbase sia prettamente femminile. Eppure, a leggere la sezione inglese del vostro forum questo non sembra essere così scontato, infatti molti si lamentano di questa scelta per i gadget. Che ne pensi?

La nostra musica è per tutti e nessuno dovrebbe sentirsi offeso dalla confezione. È la nostra etichetta ad occuparsi del marketing, credo che il loro intento sia di creare qualcosa che vada bene per tutti.

Siete praticamente l’unica band di un certo tipo alla Nuclear Blast. Che effetto vi fa?

Ci sentiamo estremamente riconoscenti che ci sia stata data una simile opportunità.

È opinione piuttosto comune tra chi vi conosce da un po’ (anche solo quelli che hanno cominciato a conoscervi solamente dopo il tour con i Nightwish) che le versioni originali siano migliori delle versioni in inglese. Pensi sia solo un fatto di affezione oppure effettivamente anche voi sentite che gli originali siano migliori?

Sono d’accordo che ci sia una certa differenza tra le versioni nelle due lingue. Io personalmente amo l’inglese e il finnico allo stesso modo, ma mi ritengo più soddisfatta della produzione dell’ultimo album.

Avete spesso ribadito che in Finlandia continuerete a proporre materiale in lingua originale. Per il futuro dobbiamo aspettarci album misti oppure il passaggio alla lingua inglese sarà definitivo?

Credo che per il mercato internazionale manterremo la lingua inglese anche in futuro, ma in fondo chi lo sa cosa porterà il futuro?

Il vostro tour europeo partirà in autunno, è prevista almeno una tappa qua in italia, vero?

Certo! Il 12 novembre 2010 al Bloom Club di Mezzago.