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ANGRA – Ricardo Confessori

L’ultimo arrivato si piglia ciò che è rimasto…o se volete girarla ‘beati gli ultimi se i primi sono onesti’! Questo è quanto successo prima dello show degli Angr… al momento di effettuare l’intervista a un membro della band e a me è toccato Ricardo Confessori. Adorando il suo strumento, potevo reputarmi fortunato, ma come ‘reporter’ ovviamente Kiko Loureiro e Rafael Bittencourt sarebbero state le mie prede preferite…ma quanto mi sbagliavo. Ricardo s’è dimostrato un interlocutore simpatico (per la cronaca, sono stato intervistato da Ricardo e quindi finirò in un suo video amatoriale che riguarda la trance europea del tour di “Aqua”), forse poco avvezzo all’inglese, ma profondo e sentimentalmente coinvolto. Lascia palesemente trapelare la sua felicità per essere rientrato nella sua band d’origine, non si vergogna di quello che prova e, quando ha qualche sassolino da togliere, lo fa con discrezione e rispetto. Un uomo che, oltre ad essere il fantasioso drummer degli Angra, è stato l’ultimo a dir la parola ‘fine’ e il primo a tornare sui suoi passi. A voi il resoconto breve, perché Ricardo ci mette molto tempo a rispondere, ma intenso.

Ciao Ricardo, benvenuto su Heavyworlds.com…allora, il tour è appena iniziato! Come stai? Sei felice di essere nuovamente in Italia?

Molto bene, grazie! E’ un vero piacere tornare in Italia dopo tanto tempo; non sembra vero ma sono quasi quattro anni che la band manca da queste parti, e specialmente per me il lasso di tempo è ancora maggiore! Per cui posso ammettere di essere davvero felice…questa è la terza data del tour in supporto ad “Aqua”, abbiamo ancora molti gig davanti a noi, il feedback delle prime date è stato buono per cui il nostro morale è alle stelle e il feeling che si respira è positivo.
Hai nominato un attimo fa il vostro nuovo genito “Aqua”…so che è uscito a settembre, ma ti andrebbe di raccontarcelo secondo il tuo punto di vista?

Certo! Beh, “Aqua” è il nostro nuovo disco uscito nel 2010, il settimo nella storia degli Angra, ed è un concept album basato su “La Tempesta” di William Shakespeare; abbiamo cercato di accomunare lyrics e musica in modo da poter dare un quadro completo della commedia shakespeariana, che parla di propositi di vendetta, di naufragi e di amori. Una delle particolarità di “Aqua” è che è stato registrato interamente in un posto vicino San Paulo, quindi vicino a casa, che è lo stessa location dove abbiamo registrato “Holy Land” sedici anni fa…volevamo ricreare la stessa atmosfera e lo stesso feeling che caratterizzò quel disco; lontano dalla città, senza pressioni e stress legate al traffico e alla vita di San Paulo, un posto dove poterci concentrare interamente sul songwriting e sulle idee di partenza. E credo che siamo riusciti a trasmettere tutta la positività all’interno del disco; la musica e le stesse lyrics hanno goduto di questa atmosfera rilassata e tranquilla, ed è riscontrabile in ogni traccia. “Aqua” è un disco completo, uno dei miei favoriti della band!

Hai citato poco fa il songwriting…sembra che ci sia stato un ritorno all’utilizzo delle atmosfere e dei ritmi tipici della musica tradizionale brasiliana rispetto alle ultime uscite discografiche della band…è solo una mia sensazione oppure c’è stata la voglia di fare un passo indietro?

Mmmh…non lo definirei proprio un passo indietro, sai? Credo che sia successo più o meno come ai tempi di “Holy Land”; io entrai nella band quando le parti di batteria di “Angels Cry” erano già state registrate (da Alex Holzwarth dei Sieges Even-ndr), per cui non ho potuto dare un mio apporto alle strutture di quel disco…su “Holy Land” invece ho potuto tirare fuori qualche idea e poter liberare il mio drumming in favore del sound della band. Sono un batterista metal, è vero, ma i ritmi sudamericani sono permeati dentro di me, vivono nel mio stile e nel mio background. Per cui, quando nel 2009 rientrai negli Angra, credo che si sia verificata la stessa cosa, potendo partecipare alla stesura del materiale e riportando quelle cose che mancavano da una decina d’anni nel sound della band. I precedenti due album erano ricchi di elementi progressive e speed metal, per cui credo che “Aqua” sia uscito bene grazie all’incontro delle due parti…puoi trovare tutto il nuovo percorso, quello degli ultimi dieci anni, e qualcosa di maggiormente legato ai nostri primi lavori. E funziona !(RIDE)

Com’è stato tornare a far parte della tua prima band?

Uhhh…all’inizio è sembrato tutto parecchio strano, sai? L’ultimo concerto con gli Angra fu nel 1999, mentre il mio ritorno è stato nel 2009! Dieci anni sono tanti…all’inizio l’atmosfera era parecchio strana a dir il vero, ma è stato bello poter tornare a lavorare con Kiko e Rafael e iniziare una nuova avventura con Felipe e Edu…in realtà era già qualche annetto che avevo ripreso i contatti con i miei ex compagni, ma mai avrei pensato di tornare a far parte della band, anche perché per i primi quattro anni non ci siamo più sentiti. In realtà, io credo che il grosso del lavoro per appianare le divergenze che avevamo prima lo abbia fatto il passare del tempo…siamo cresciuti, siamo più maturi, abbiamo famiglia e viaggiamo alle porte dei quarant’anni, per cui i problemi che si erano creati, adesso ci fanno sorridere. Ci sono altri tipi di problemi, forse i veri problemi della vita, ma tutto diventa più semplice quando fai un lavoro che ti piace, ti diverti a stare con i tuoi compagni di viaggio e riesci ancora a produrre buona musica. E’ divertente…ora siamo più grandi, più professionali, più diretti! Abbiamo dischi da registrare, concerti da fare, interviste da sopportare (RIDE)…se regna l’armonia sopporti meglio anche la stanchezza.

imm

Prima Angra, poi Shamaan con Andre Matos e Luis Mariutti e adesso nuovamente Angra con Rafael Bittencourt e Kiko Loureiro! Hai avuto modo di lavorare anche con ‘le parti separate’, se così si può dire…ma cos’è andato male con Andre e Luis nel 2006?

Uhm…è molto difficile da spiegare senza passare per il ‘buono’ di turno. Dal mio punto di vista, sia nello split degli Angra che in quello degli Shamaan, non c’è stata la volontà da parte di tutti di voler tenere unita la band…ci ho provato, e non voglio fare la vittima delle circostanze! Ho provato eccome a cercare un punto comune delle parti, ma in entrambi i casi la spaccatura era una volontà…ognuno di noi ha un carattere forte e determinato e, specie quando si è giovani, cedere alle idee di qualcun altro non è concepibile. Credo anche, visto che è qualcosa che ho vissuto due volte, che Andre sia sempre alla ricerca di qualcosa di non ben definito…non lo sto criticando ma, sin dall’inizio della sua carriera quando faceva parte dei Viper, ha dimostrato di non sapere restare in una band più di sette/otto anni…attualmente infatti ha messo da parte la sua carriera solista e si è avventurato con Timo Tolkki in un altro progetto. Per finire di rispondere alla tua domanda, posso dirti solo che sono cose che succedono nella vita…le persone cambiano e le situazioni di conseguenza. Non rappresenta più un cruccio per me , adesso…

Ok, allora parliamo un po’ del futuro…cosa dobbiamo aspettarci dagli Angra?? Festival estivi, altri tour, live album…

(MI GUARDA RIDENDO)…Sei curioso, vero??? Comunque al momento non ci sono ancora delle conferme in proposito…tutto dipende da come andrà questo tour, dai feedback che avremo. Purtroppo abbiamo fatto passare troppo tempo senza presentarci dal vivo e, mai come in questi tempi, se fai un disco e non ti muovi subito in tour per promuoverlo la gente si dimentica di te, anche i tuoi stessi fans. Per cui il tour di “Aqua” è un preciso passaggio che ci permetterà di capire dove siamo, in che stato giace il power in Europa, come va il nostro mercato qui e come sarà l’accoglienza da parte dei fans…in Sud America e in Giappone è andato tutto molto bene, e le prime due date in Europa sono state positive. E poi vedremo…se tutto funzionerà al meglio e la band continuerà a girare allora continueremo a fare tour e album, altrimenti stop agli Angra! Alla mia età, comunque, preferisco guardare al presente, a stasera qui a Milano e all’intervista con te…sono troppo vecchio per farmi ammaliare dal futuro. Comunque, posso dirti che suoneremo al Rock In Rio nella nostra madre patria, che è il più grande festival esistente al mondo…suoneremo sullo stesso palco di gente come Metallica, Sepultura, Motorhead e Slipknot, quindi sarà molto importante far bella figura (RIDE)…e ti posso preannunciare che stiamo pensando di registrare un live acustico, riprendendo molte nostre songs e riarrangiandole in versione unplugged…chitarre classiche, percussioni, strumenti tribali…ci stiamo lavorando e questo sarà davvero un progetto interessante!

Cosa dobbiamo aspettarci dagli Angra questa sera?

Un grande show (RIDE)! Beh, stasera vedrete gli Angra nella loro terza era, che è formata da parte della prima e della seconda…lo show sarà di conseguenza; da una parte tre o quattro estratti da “Aqua”, poi canzoni come “Rebirth” o “Nova Era” dalla ‘mark II’ della band e i classici ovvi dei primi dischi, come “Angels Cry” o “Nothing To Say” o “Carry On”…ma ci sarà anche qualche chicca e una simpatica sorpresa che ovviamente non preannuncio (RIDE)!

Siamo in chiusura…ti va di salutare i tuoi fans italiani?

(DIVENTA SERIO, QUASI EMOZIONATO) Grazie per tutto l’amore che dimostrate per la band e che avete dimostrato nel corso degli anni…spero che in queste due date il nome Angra possa attirarvi sotto lo stage e che “Aqua” vi sia piaciuto. Il vostro amore per la band è sempre stato vivo e forte…grazie davvero!

imm

Grazie a te Ricardo…grande interlocutore!!!