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MAYAN – Frank Schiphort and Mark Jensen

Una delle uscite più curiose di questo 2011 è senz’altro “Quarterpast” del super progetto Mayan, una realtà che ha un sapore misterioso e duramente accessibile come la propria proposta musicale…alla stessa stregua del disco, l’intervista con Frank Schiphort e Mark Jensen è di tutt’altro che facile accesso, anche se i 2/3 del cuore della band sono persone alla mano e composte nel rispondere…a voi la nostra chiaccherata:

Ciao Frank e Mark, come va?

Mark e Frank: Ciao a tutti! Stiamo benone…esausti da questi mesi passati a preparare tutto per l’uscita del disco ma siamo ansiosi di proporre on stage il nostro nuovo album!

Parliamo un pò del progetto Mayan…da dove viene l’idea per questo nuovo progetto ‘mostruoso’, arricchito da così tanti guest musicians?

Mark: Vedi, molte volte nella vita necessiti di nuove sfide…sono 17 anni che suono la chitarra e faccio i grunts; ero curioso di vedere come me la cavavo con le mani libere e come frontman al 100% di fronte ai vari audience. Durante tutti questi anni ho conosciuto molte persone, alcune delle quali sono diventati amici, per cui trovare musicisti che potessero essere all’altezza di questo lavoro non è stato difficile…Jack, Frank ed io siamo il cuore dei Mayan, dato che abbiamo scritto le songs tutti assieme.

Il primo disco dei Mayan, “Quarterpast”, è uscito a Maggio…volete presentarcelo?

Frank: Eccome!!! Il 20 di maggio è la data prefissata…è un disco che non ha frontiere nel nostro modo di fare musica! Va dal più brutale e tecnico death metal a grandi parti orchestrali attraversando il thrash più progressivo, ci sono growl screaming e cantati angelici e tutto ciò che ci può stare in mezzo, il tutto inserito in una serie di songs che vi si sveleranno pian piano ad ogni ascolto che farete!

Come ha reagito la Nuclear Blast all’ascolto dei vostri primi demo?

Frank: Si sono messi a fare headbanging dietro alle scrivanie (RIDONO)! Abbiamo avuto dei feedback via email che presentavano in maiuscolo a caratteri cubitali la parola “VET!” (in olandese è più o meno come il nostrano ‘spakka’!) e altri complimenti sul generis…davvero entusiasti al punto che ci hanno offerto un contratto per quattro dischi (RIDONO)!!!

Cosa accomuna tre musicisti come Mark Jansen, Jack Driessen e Frank Schiphorst? E come si è sviluppata l’alchimia tra queste ‘grosse’ personalità musicali durante la scrittura di “Quarterpast”?

Frank: L’alchimia si è creata da subito, fin dalla primissima sessione…la musica si è scritta da sola, dovevamo semplicemente schiacciare il bottone ‘REC’ e suonare ciò che avevamo in mente in quel momento…ci siamo ispirati a vicenda in una specie di effetto ‘fiocco di neve’…fantastico se ci ripenso ora!

Mark: Sono d’accordo con Frank…ci completavamo a vicenda. Frank ha scritto un sacco di riffs, Jack si dava da fare con le parti orchestrali ed io lavoravo sui riffs e sulle melodie focalizzato sulla resa finale delle songs!

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Ascoltando “Quarterpast” il merge tra death metal, parti orchestrali e innesti operistici sembra essere sorretto da un perfetto equilibrio…vi aspettavate un risultato del genere quando avete iniziato ad abbozzare le prime songs?

Frank: A dir il vero è andato oltre le nostre più speranzose attese! Come abbiamo detto prima, tutto il songwriting è uscito da solo, ma pian piano che le songs venivano completate con le parti vocali dei vari guest, ci accorgevamo del quantitativo di idee che avevamo ancora da inserire…ecco perché è così potente ed interessante: è stato un processo naturale senza nessun compromesso!

Possiamo considerare “Quarterpast” un concept oppure ogni song è a se?

Frank: Ogni track è una storia a se, ma può essere considerato un concept per come si combinano le lyrics con la musica!

Floor Jansen, Simone Simons, Henning Basse, Ariën van Weesenbeek, Isaac Delahaye, Jeroen Paul Thesseling and Laura Macri sono i guest di “Quarterpast”…come mai avete scelto musicisti famosi invece di gente sconosciuta per suonare sul vostro disco?

Frank: Volevamo semplicemente il meglio per il nostro disco e ce lo siamo preso. E sapevamo che tutte queste persone lavorano duro e producono immediatamente tutto quello che hanno in mente, senza contare il grande talento che possiedono…e forse per questo che non sono sconosciuti!

Mark: Laura è l’unica semisconosciuta, o meglio lo era al momento della scelta della sua performance. E’ un talento operistico incredibile e ci è sembrato doveroso presentarla ad un nuovo audience.

C’è una traccia, “Essenza Di Te”, che è cantata in italiano…come mai avete scelto di scriverla proprio in questa lingua?

Frank: Semplice… Laura Macri è nata in Sicilia e lei ha composto le parole della song.

Mark: Tutte le parti cantate da Laura sono in italiano, ci sembrava la scelta più ovvia e ha reso il tutto speciale…”The Savage Massacre”, ad esempio, parla di Mafia!

Possiamo aspettarci i Mayan dal vivo nel 2011? Avete anche qualche festival già pianificato?

Frank: il nostro primo tour nei club partirà a maggio mentre come festival al momento l’unico fissato è lo Zwarte Cross Festival, il 16 luglio a Lichtenvoorde. Comunque sul nostro sito potrete trovare tutti gli aggiornamenti del tour…

Ultima domanda…possiamo considerare i Mayan come una vera band e non solo come un vostro side-project?

Frank: Assolutamente una vera e propria band…tre di noi scrivono le canzoni mentre Arjen, Isaac e Rob completano la formazione assieme a tutti i guest vocalists!

Mark: Probabilmente scriveremo musica anche assieme agli altri membri della band, in futuro…tutte le idee buone verranno utilizzate indifferentemente da chi le genera!

Siamo in chiusura…avete qualcosa da aggiungere?

Mark: Certo…la nazionale olandese vincerà gli Europei di calcio del 2012! Preparatevi!!!