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Avantasia – Tobias Sammet

Prefazione:
Tobias Sammet è un uomo vulcanico…pur avendo subito un incidente stradale pochi giorni prima (che gli ha impedito di affrontare il promo-tour del nuovo disco dei suoi Avantasia) appare su di morale e spiritoso, arrivando a concepire questo stop positivamente (“I’ve got a little time to relax!”)…l’intervista è una chiaccherata intensa e spiritosa, condita di aneddoti e di grande pathos. A voi le sue parole…

Ciao Tobi, prima di tutto come stai e come va il tuo piede, visto l’incidente che ti è capitato?

Grazie innanzitutto per l’interessamento…per fortuna non c’è nulla di rotto. All’ospedale mi han riscontrato una semplice distorsione, guaribile con un po’ di riposo…ma ovviamente ho dovuto saltare il promo tour pianificato in Europa.

Bene…ti va di parlare di “The Mystery Of Time”? (RIDO)

(RIDE) Mah…mi pare una buona idea…cosa vuoi sapere??

Tutto…dalla A alla Z!

Ok! Beh posso dirti che ho iniziato a lavorare sul nuovo progetto Avantasia non appena è terminato il tour degli album precedenti (RIDE)…è strano, ma la creazione di “The Mystery Of Time” è stata incredibilmente rilassante per me, tutto è fluito nel miglior modo possibile. E’ un disco che presenta delle novità nel sound, più rock oriented ed è il primo realizzato con un’orchestra vera e propria e creato con una nuova tipologia di lavoro…so, Avantasia’s back!!! (RIDE)

“The Mystery Of Time” sembra essere un’evoluzione rispetto a “Angel OF Babylon” e “The Wicked Symphony”…come ti sei posto nel crearlo?

Nel modo più naturale possibile…scrivendo una storia, basandomi sull’ispirazione che in quel momento mi dava energia e positività senza dover raggiungere un obiettivo particolare, se non la realizzazione del nuovo disco…tutto mi ha talmente appassionato, dalla stesura delle prime idee alla produzione, al punto da sentirmi triste nel momento in cui ho dovuto mettere la parola ‘fine’ e consegnarlo alla casa discografica…non ho regole mentali precise nella realizzazione del disco, vedo dove mi porta in tutto il processo e come si evolve la magìa dei brani…

Ma segui delle regole quando crei un disco oppure viaggi a ruota libera?

Non ho un procedimento da seguire alla lettera, se intendi questo…semplicemente mi siedo nella sala dove normalmente compongo e penso ai nuovi progetti e inizio a creare e a cercare di seguire le idee che ho in mente…un riff, una melodia, dei ritmi a volte, ogni cosa può scaturire l’inizio delle composizioni e la evidente rotta da seguire…per quel che concerne, invece, il concept alla base di “The Mystery Of Time”, mi trovavo nella parte finale del tour con gli Edguy (a supporto di “Age Of The Joker”-ndr),  per la precisione in Inghilterra all’inizio dello scorso anno, e ho iniziato a scrivere una storiella che mi passava in testa…parla di vita reale, ma rimane sempre e comunque una storiella inventata (RIDE). L’ispirazione viene sempre dalle mie esperienze e da ciò che ogni giorno vedo, e una volta sistemata la storia mi sembrava che si adattasse perfettamente per il nuovo disco degli Avantasia…quindi perché non usarla? (RIDE)

Ma cos’è “The Mystery Of Time”?

Ah beh, non posso saperlo…altrimenti il titolo non avrebbe contenuto la parola ‘mistero’! (RIDE)…Seriamente, credo che ogni persona abbia un diverso concetto del termine ‘tempo’, ed è per questo che lo considero un vero e proprio ‘mistero’. Passiamo tanto tempo a preoccuparci di questo o quello, a organizzare tutta la nostra vita e a fare ripetutamente le stesse cose, che non riusciamo a concederci cinque minuti per analizzare le cose che realmente sono importanti nella vita…perché corriamo sempre? Verso cosa corriamo? C’è qualcuno che ci costringe a correre? Sono domande che non ci poniamo mai, semplicemente perché non abbiamo il tempo di porcele. A livello di concept, “The Mystery Of Time” parla di un giovane scienziato che si mette a investigare su ‘chi’ si cela dietro al tempo, ‘chi’ ruba il tempo e per quale motivo…nel suo percorso scoprirà molte cose su se stesso e sulla sua spiritualità! E’ un concept impegnativo, lo ammetto, ma credo possa essere una chiave di lettura avvincente del concetto di ‘tempo’…

Wow…tutt’altro che facile!!! Tornando a argomenti più ‘easy’, la nuova line-up di ospiti vede apparire personaggi come Byff Byford, Ronnie Atkins, Eric Martin and Joe Lynn Turner. Com’è stato lavorare con questi favolosi vocalist e perché hai scelto proprio loro?

Ma…è stata tutta un’evoluzione. Una volta che hai le idee chiare sulle canzoni inizi a pensare a chi potrebbe interpretarle al meglio…ovviamente cerco tra coloro che mi hanno ispirato, che fanno parte della mia collezione di dischi e che stimo per quanto hanno saputo darmi. Fondamentalmente, gli Avantasia sono sempre stati un progetto dove le songs si permeano dell’interazione di musicisti, di persone che amano cantare o suonare e che possono dar quel qualcosa in più al disco…conosco Byff Byford dal Wacken 2007 ma fino ad oggi non era stato possibile collaborare per via dei mille impegni dei Saxon; con Ronnie Atkins invece la cosa è stata ben diversa: essendo io un fan da tempo immemore dei Pretty Maids, chiesi una sua collaborazione addirittura ai tempi del primo disco degli Avantasia; me la negò e si disse non interessato…(RIDE) Mi ci sono voluti dodici anni ma alla fine ce l’ho fatta. Per Joe e Eric semplicemente mi sono posto nell’ottica di vedere “The Mystery Of Time” come ‘fan’ degli Avantasia, in modo da scegliere chi avrei voluto vedere in un progetto simile…

Perché hai scelto proprio “Sleepwalking” come singolo apripista del disco?

Perché è la canzone più popeggiante che abbia mai scritto e si sposa bene per il passaggio via radio…poi sono accompagnato da una grande cantante come Cloudy Yang, il che lo rende il brano più accessibile dell’intero album. Devi considerare anche la durata della song…è poco più di tre minuti e al cospetto di brani che viaggiano dai quattro ai sei fino ad arrivare alle due suites di undici minuti l’una…era una scelta più o meno obbligata.

Parlando di suites…”Sailor In The Clockwork” e “The Great Mystery”…è stata dura assemblare tutte le idee?

E’ curioso perché non mi sono mai posto l’idea di fare due canzoni così lunghe e comprendenti così variegate parti…ho visto che certe parti potevano convivere perfettamente e ho iniziato a idearne delle possibili continuazioni…poi con la coda dell’occhio ho guardato l’indicatore dei minuti e ne segnava undici (RIDE)…se fossi stato una pop-star la casa discografica mi avrebbe bruciato il contratto per minutaggio eccessivo, fortunatamente gli Avantasia fanno heavy metal!

Per la prima volta hai scelto di non lavorare esclusivamente nei Gatestudios ma di utilizzare anche i Voxklang…

Abbiamo registrato le batterie ai Voxklang…possiedono la più vasta serie di microfoni vintage di tutta Europa e hanno una sala di registrazione talmente ampia che mi ha fatto porre molte domande sul sound che volevo. Così ho investito un po’ di soldi e ho deciso di registrare la batteria in modo diverso…un suono organico e una batteria molto calda. I tempi sono cambiati…negli anni 90 ci fu la corsa per avere il suono di batteria ‘alla Stratovarius’, quindi molto elaborato e sofisticato, scelta che pure io con Edguy e Avantasia ho fatto…crescendo mi sono chiesto perché registrare la batteria per poi farla passare attraverso un computer per farla assomigliare ad una vera batteria? (RIDE)…è un cane che si morde la coda. Ecco perché per “The Mystery Of Time” ho voluto un sound diverso…un sound onesto.

In aprile partirete con il tour…si parla di tre ore di show! Cosa possiamo aspettarci dagli ‘avantasians’??

Beh, credo che questo sarà il tour più mastodontico che abbiamo mai fatto…otto cantanti, scenografia e materiale da tutti i nostri album…un sacco di songs dai primi due, ovviamente parecchie anche da “The Mystery Of Time”, ma senza tralasciare capitoli importanti come “The Scarecrow” e i due dischi del 2011…tre ore di show che vi faranno volare! Più che un concerto sarà un evento…(RIDE).

…sii sincero, è difficile mettere in piedi i live shows degli Avantasia, visto che tutti i musicisti hanno carriere professionali piuttosto piene?

A dir il vero, sono sorpreso che riusciamo a fare questo tour…(RIDE). Prima d’ora abbiamo fatto solo il tour del 2008 e qualche data per supportare “Angel Of Babylon” e “The Wicked Symphony”…nel 2013 è stato fattibile solo perché Mr. Big, Pretty Maids, Magnum e Unisonic non sono in tour…ma è questo che rende il nuovo tour degli Avantasia unico, come lo sono stati i precedenti…non sai mai se quella particolare line-up si potrà ancora vedere dal vivo. Per esempio, Jorn Lande questa volta non sarà della partita…il futuro è sempre un mistero, appunto (RIDE)…

Nel 2008, per il tour di “The Scarecrow”, annunciasti che sarebbe stato l’unico e ultimo tour degli Avantasia…invece nel corso degli anni hai fatto altre date con gli Avantasia e addirittura per “The Mystery Of Time” presenti un world tour…sa un po’ di bugia, no?

(RIDE)…ah, ma questo non è un tour…questa è una reunion o un tour d’addio…seriamente, non potevo prevedere come le cose si sarebbero evolute. Il tour di “The Scarecrow” era stato basato sui festival estivi, le poche date in supporto a “Angel Of Babylon” e “The Wicked Symphony” si sono svolte in poco più di due settimane e lontano dalle kermesse estive…ora, dopo tre anni, le circostanze di ognuno hanno fatto si che potessi riorganizzare qualcosa assieme a un sacco di artisti, e non mi sono nemmeno posto la domanda ‘farlo o non farlo?’, l’ho fatto e basta…avendo poi il disco nuovo in uscita si creava anche l’occasione giusta. Vi assicuro che non si tratta di una bugia per fini commerciali…

Nel corso degli anni ho avuto l’occasione di intervistare qualcuno dei tuoi collaboratori…per esempio, Amanda Somerville sostiene che sei ‘la persona meglio organizzata che conosca’; Bob Catley invece ha detto che ‘cantare con te è un profondo respiro di giovinezza’ mentre Jens Ludwig ha dichiarato che ‘si sente la persona più fortunata del mondo a star sul palco con te’…bene, tocca a te parlar di loro adesso…

(RIDE)…ah, ma dai…davvero han detto questo??? Wow…mi sento lusingato. Beh, parto dal fondo…Jens è come un fratello per me…ci conosciamo e ci frequentiamo da quasi ventisette anni, abbiamo fondato assieme gli Edguy, ne siamo stati e ne siamo tutt’ora la guida, per cui non credo che avremmo fatto molto se non fossimo stati legati anche a livello personale…Amanda, beh lei è entrata nella ‘famiglia’ da “The Scarecrow” in poi, facendo le backing vocals anche sui dischi degli Edguy e in fatto di professionalità e simpatia non la batte nessuno; se devo essere sincero, lei è molto più organizzata di me (RIDE)…infine, cosa posso dire di Bob Catley? Tranne il primo disco lui ha sempre partecipato ai progetti Avantasia e ne è entrato a far parte sin da quando l’ho conosciuto nel 2000…inoltre, i Magnum sono sempre stati un’importante fonte di ispirazione per me, soprattutto per la sua voce…sul tourbus nel primo tour nordamericano degli Edguy, in aereo mentre ci recavamo per la prima volta in Australia o quando attraversavamo l’Inghilterra, la musica dei Magnum mi ha sempre accompagnato in giro per  il mondo…mi sento fortunato a lavorarci assieme, ad averlo come amico e a poter condividere con lui certe esperienze.

“Another Angel Down”, “Tonight One Thousand Angels Fall”, “Falling Angel”…sono alcune frasi contenute nelle tue songs…come mai tanto incazzato con gli angeli?

uhm…credo che siano un’espressione molto romantica del divino, un’indefinibile e positiva forza superiore…utilizzo la figura dei messaggeri di Dio per non usare il termine ‘Dio’ nelle mie canzoni…è un concetto molto personale che non riesco ad esprimere completamente…essendo i messaggeri di Dio parlo di e con loro ma non direttamente con lui…

Ultima domanda…in tutti questi anni non ti è mai venuta voglia di una vita fatta di quotidianità, come la maggior parte delle persone?

Uhm…curioso sai…all’epoca del primo disco degli Avantasia feci la stessa domanda a Markus Grosskopf (bassista degli Helloween-ndr)…gli chiesi se non gli venisse mai la voglia di far qualcosa di diverso…mi rispose di si, che viaggiare per il mondo è duro e star lontano da casa per tanto tempo a volte era pesante, che a volte avrebbe voluto tornare a fare i turni al mattatoio come da giovane, con i quarti di bue e i maiali appesi (RIDE)…però dall’altra parte non avrebbe potuto suonare divertendosi, vedere posti che mai si sarebbe sognato e farsi una birra in giro per il mondo. Credo di poter utilizzare questa come risposta…gli affetti ovviamente ti mancano quando sei via, ma non baratterei mai la possibilità di essere un artista che da libero sfogo al proprio estro in vece di qualcos’altro…

Ok Tobi…abbiamo finito…vuoi aggiungere altro?

Grazie a tutti i fans che mi seguono da anni e che spero apprezzino “The Mystery Of Time” alla mia stessa stregua…imparatevi i testi delle canzoni, ci vediamo il 16 aprile a Milano per uno show da ricordare!!!

Grazie a te Tobi…per la tua simpatia, la tua sincerità e per essere del 1977!!!