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Live Report Cradle of Filth + Ne Obliviscaris + Cadaveria @ Orion, Roma

Anche questa sera Ciampino ha tremato. I Cradle of Filth tornano nella capitale dopo più di 5 anni di assenza, in compagnia di altre due band spettacolari: i nostrani Cadaveria e gli australiani Ne Obliviscaris.

CADAVERIA

Arrivato all’Orion, sul palco sono già pronti tre drum set e i banner dei Cadaveria. Il tempo di una rapida occhiata al merchandise e si spengono le luci: salgono sul palco i cinque membri della band e si parte con “Free Spirit” che scuote letteralmente la sala a causa di un mixaggio poco curato con il volume della batteria altissimo. Il pubblico comincia a scaldarsi con “Carnival of Doom”. Anche i membri del gruppo cominciano a sciogliersi e a prendere confidenza con il palco affollato e offrono un’interessante interpretazione del brano, cercando di coinvolgere gli ascoltatori.

La setlist è breve per questa sera: hanno poco più di mezz’ora a disposizione, giusto il tempo di presentare cinque tracce. Penalizzati dal palco affollato e dal suono live frettolosamente curato, tuttavia la band nostrana riesce a convincere per interpretazione e abilità. Degna di nota è la performance della cantante Cadaveria, la cui voce, sia pulita che growl, è risultata impeccabile.

NE OBLIVISCARIS

Sul palco, il drum set più complesso, con una decina di piatti oltre agli elementi più tradizionali, è dei Ne Obliviscaris. Un rapido sound check di tutti gli strumenti e si comincia; salgono sul palco i sei elementi della band. Si parte con “Devour Me Colossus, pt 1 – Blackholes” e già dalle prime note il pubblico è stregato! La combinazione musicale di ritmi impazziti, growl e riff pesanti, con repentini cambi di ritmo verso complessi groove ritmici che ricordano il jazz; chitarre melodiche pulite e violino che creano atmosfere da sogno, uniti con maestria a virtuosismi, proiettano gli ascoltatori in un altro mondo facendo volare l’ora a loro disposizione.

Bella anche da vedere l’esibizione dei Ne Obliviscaris, con uno spettacolo di luci semplice ma ben curato, illuminando perfettamente i momenti più belli, portando l’attenzione ogni volta sulla persona che guida il momento: sul violinista e cantante durante i mellow di violino, sul bassista – impressionante, devo dire– durante ponti e virtuosismi con il bellissimo basso a cinque corde headless, sull’altissimo (e magrissimo) vocalist durante i growl e sui due chitarristi durante gli assoli; tutto perfettamente godibile in uno spettacolo per tutti i sensi!

“Solo” quattro tracce anche per i Ne Obliviscaris questa sera, ma dalla durata media di 12 minuti ciascuna, con brani scelti con cura da entrambi gli album della band.

La chiusura è affidata a “And Plague Flowers the Kaleidoscope”, un brano che racchiude tutta l’essenza della band, con una lunga intro di violino e suono pulito, per poi passare ad un connubio di forza e dolcezza, di growl e clean vocals, violino e chitarre distorte, tapping e ritmi pazzeschi. Un’esibizione eccezionale! Bravi!

CRADLE OF FILTH

Ed ecco che finalmente giunge l’ora dei Cradle of Filth. Liberato il palco, cominciano a comparire elementi coreografici, come uno scheletro demoniaco appeso ad una croce in fondo, la struttura del microfono decorata con una scultura composta da ossa nere e cranio di un ariete, una tastiera semicircolare curva e il drum set con le protezioni di plexiglass.

Entrano dunque in scena i sei elementi della band con tanto del loro solito make up scenografico. Dani Filth, come al solito spicca per i dettagli: corna, corpsepaint, occhi bianchi, armatura e una vitalità degna di un autentico diavoletto incazzato!

Si parte con l’intro classica di “Dusk… And Her Embrace”: “Humana Inspired to Nightmare” e “Heaven Torn Asunder”, che impongono l’andamento del live e in cui si dimostra tutta la potenza vocale di Dani: in barba a tutti quelli che dicono che i suoi shriek tipici hanno perso acume, si sbizzarrisce in acuti impressionanti che stridono sul cervello!

Tra brani tradizionali e del nuovo album, i Cradle offrono uno spettacolo macabro e vivace, grazie, oltre all’energetico Filth, anche ai due nuovi chitarristi che si sono integrati eccezionalmente negli show della band, scatenati al massimo dando spettacolo ed esortando il pubblico a urlare e a fare rumore. Più volte anche Dani prova a far partire il pogo nel pubblico ma con scarsi risultati: l’età media delle persone presenti è di circa 30 anni e c’è un gran numero di coppie che esitano ad obbedire agli ordini del diavoletto sul palco. Tuttavia, non si resiste a lungo ai Cradle of Filth e su brani come “Lord Abortion” di “Midian”, il pogo si scatena!

Come rivelato nell’intervista preconcerto (presto disponibile ndr.), essendo un venerdì sera, la band ha voglia di divertirsi e deliziare il pubblico con qualche canzone extra. Classici integrati da ottimi brani di “Hammer of the Withces” come “Blackest Magick in Practice”, “Deflowering the Maidenhead, Displeasuring the Goddess”, “Yours Immortally”, in totale sono 15 le tracce eseguite da Filth e compagni, per circa due ore di live! Immancabile “Nymphetamine” dedicata a tutte le belle ragazze italiane in sala (parecchie devo ammettere…), che però non ha riscosso il successo desiderato. La conclusione è stata affidata a “Her Ghost in the Fog” che ha scatenato nuovamente il pogo del pubblico, evidentemente affezionato a “Midian”, e all’outro di “Hammer of the Witches”.

Un ottimo spettacolo della band e una performance complessiva impeccabile. Un’assenza tuttavia lamentata anche da Dani è quella delle fiamme e dello spettacolo pirotecnico non permesso al chiuso.

SETLIST CADAVERIA

Intro + Free Spirit

Carnival of Doom

Circle of Eternal Becoming

Intro + Anagram

Loneliness

SCALETTA NE OBLIVISCARIS

Devour Me, Colossus, pt. 1 – Blackholes

Of Petrichor Weaves Black Noise

Painter of the Tempest, pt. 2 – Triptych Lux (Curator)

And Plague Floweres Kaleidoscope

SCALETTA CRADLE OF FILTH

(Intro) Inspired to Nightmare

Heaven Torn Asunder

Cruelty Brought Thee Orchids

Blackest Magick in Practice

Lord Abortion

Right Wing of the Garden Triptych

Malice Through the Looking Glass

Deflowering the Maidenhead, Despleasuring the Goddess

Queen of the Winter, Throned

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(intro) Walpurgis Eve

Yous Immortally…

Nymphetamine (Fix)

The Twisted Nails of Faith

Her Ghost in the Fog

(outro) Blooding the Hounds of Hell