(*report in collaborazione tra Verorock.it ed Heavyworlds.com)
La musica fa bene al cuore…e a volte fa bene anche al prossimo. Questo è il caso del Metal For Kids United, evento unico nel suo genere, per moltissimi motivi, incentrato sulla raccolta fondi per il CABSS (Centro Assistenza per Bambini Sordi e Sordociechi), ovvero una Onlus dedicata a questi bambini ed alle loro famiglie. Il tutto organizzato da Fabrizio Troiano, persona squisita che ho avuto il piacere di conoscere per quest’evento e soprattutto di ammirare per il suo
lavoro.
Evento unico dicevo, perché ha vantato di un’organizzazione che ha curato i minimi particolari, conferendogli una grande professionalità: gadget a tema, backdrop dietro al merchandise, birra sponsor e tante altre piccole accortezze che non vedevo da tempo. La serata ha vantato anche di un simpaticissimo presentatore, Enrico ERK Scutti, che con qualche battuta ha introdotto al meglio gli innumerevoli artisti presenti.
Ed ecco qui il punto chiave dell’evento, ovvero una line-up chilometrica per la parte principale e 2 band giovani ma molto brave che hanno dato il via alla serata, per uno spettacolo unico.
Troverete la lista alla fine del report e per chi non c’era, leggendo i nomi dei presenti, sarà un duro colpo, lo so!
L’arduo compito di aprire la serata è toccato ai TIMESTORM, band che vede tra i suoi membri l’organizzatore della serata Fabrizio. Uno stile power-metal che per qualche verso mi ricorda i Dark Moor (è l’elemento che risalta subito alle orecchie); voce un po’ titubante all’inizio, ma il cantante Pierpaolo ha saputo rifarsi in seguito. La band non si esibisce da più di 10 anni quindi la prova è stata ottima, bravi ragazzi!
Timestorm setlist:
Catharsis
Labyrinth Of Dreams
Genesis
Lost In The Net
Seconda apertura della serata sono i Sailing To Nowhere, band di allegri mattacchioni con un cuore metal. Federica
Garenna è la new-entry alla voce. Ero curiosa di vedere se si era già creata nella band una nuova coesione con lei e per
l’appunto confermo questa cosa. La band romana ha appena passato il primo anno di attività e conquistato già una bella
fetta di platea. I loro brani piacciono e sono un buon inizio. Il prossimo step sarà sicuramente quello di costruire nuovi
brani con strutture più complesse e ricche, proprie del genere che suonano, per evolversi e fare strada. L’esecuzione in
generale è stata molto buona; Terence Holler degli Eldritch alla voce e David Folchitto alla batteria, sono stati loro guest
per il brano “Strange Dimension”.
Sailing To Nowhere setlist:
No Dreams In My Night
Big Fire
Strange Dimension
Sailing To Nowhere
Cambio palco e abbiamo Aldo Lo Nobile, in rappresentanza dei Secret Sphere e Roberto Messina alla voce, come una
specie di reunion visto che l’attuale singer, Michele Luppi, non era presente alla serata. Ma abbiamo anche ottime
presenze provenienti da altre band, come Alessio Lucatti (Vision Divine) alle tastiere, il grandissimo batterista romano
David Folchitto ed Enrico Sandri al basso. I brani scelti per questo tipo di “formazione mista” saranno sempre due d’ora
in poi e dunque per i Secret Sphere abbiamo:
Age Of Wizard
Recall Of The Valkyrie
Esecuzione ottima e pubblico molto carico; in molti hanno già capito che direzione prenderà la serata e quindi quasi
nessuno si trova seduto ai lati della sala, sono tutti sotto al palco per entusiasmarsi insieme! Cambia una parte di line-up
e si appresta sul palco il grandioso Terence Holler degli Eldritch, seguito dal batterista dei Vision Divine Alessandro Bissa
e Leonardo Porcheddu alle chitarre; quest’ultimo osannato (giustamente) per tutta la serata, vista la sua grande
bravura. Quindi si parte con altri due pezzi e la voce di Terence risuona per tutto il locale, con quel timbro così
particolarmente graffiante che lo contraddistingue. I brani scelti sono:
Bleed Mask Bleed
No Direction Home
Ma siamo solo all’inizio; forse questa è una delle parti più belle del concerto-evento, perché sale sul palco la voce metal
italiana orgoglio nel mondo, ovvero Fabio Lione, per un set di due canzoni prese dai suoi Labyrinth. Andrea Cantarelli
alla chitarra e Sergio Pagnacco al basso sono i musicisti che “switchano” con i precedenti per regalarci i seguenti due
brani:
Piece Of Time
In The Shade
Presi entrambi da “No Limits” album d’esordio del 1996; “Piece Of Time” è sempre un pezzo importante per Fabio,
perché il primo da lui composto. Esecuzione perfetta che fa accalcare ancora di più la gente intorno al palco. E’
importante parlare soprattutto dell’atmosfera che regnava al Crossroads, perché tutti i presenti secondo me si sono
sentiti davvero fortunati a poter assistere ad uno spettacolo del genere; una jam-session normalmente non conta così
tanti artisti, mentre stavolta ad ogni cambio palco c’era un momento di stupore seguito da contentezza e non si sapeva
da che parte guardare. Musicisti e cantanti scelti per l’evento hanno fatto delle performance eccezionali ed erano
veramente numerosi e “belli” da osservare suonando/cantando. Ma andiamo avanti perché c’è ancora tanto da
raccontare…Sul palco alla chitarra abbiamo Federico Puleri, al basso Andrea “Tower” Torricini e tutti gli altri Vision
Divine, con due pezzi che sono nel cuore dei fan:
Taste Of A Goodbye
Send Me An Angel
Anche qui non c’è niente da dire se non complimenti per l’esecuzione. C’è anche da fare le lodi a quella parte del
pubblico che per non perdersi l’evento si è fatta diverse ore di macchina, perché proveniente da altre città. E’ questo il
supporto più bello! Ma ora dal pubblico, nuove grida di emozione; sul palco vedono entrare Brian O’Connor, ex singer
dei Vicious Rumors, con la seguente formazione di musicisti: David Folchitto dietro le pelli, Leonardo Porcheddu alla
chitarra insieme all’organizzatore Fabrizio e per finire Carlo Fantoni al basso. Siamo pronti per 4 brani che spaccano:
Digital Dictator
You Only Live Twice
Don’t Wait For Me
Down To The Temple
Il sound diventa inequivocabilmente più aggressivo e Brian dimostra che la classe non è acqua: voce storica dell’heavy
metal rimasta ancora ruvida e possente, accompagnata da una batteria inarrestabile e da riff incalzanti. Nel pubblico poi
c’erano diversi “defender”, quindi immagino che per loro questo sia stato un momento memorabile.
Come ultima “star” di questa prima parte costituita da brani originali (la seconda sarà basata su cover), abbiamo sul
palco Eduardo Falaschi, ex voce Angra e cantante degli Almah. Eduardo si trova in Italia per un tour solista,
accompagnato da musicisti nostrani, quasi tutti gli stessi della serata del Metal For Kids.
La scaletta è composta dai pezzi più famosi del suo periodo con gli Angra e devo dire che scegliere solo pezzi suoi (e non
del periodo Matos) è stata la cosa che più valorizza il suo timbro vocale; avendolo visto in passato cantare brani come
“Nothing To Say” e simili, non sono mai stata soddisfatta, perché è un bravissimo cantante ma ha un registro
completamente differente da quello del suo predecessore. Quindi ecco qui i pezzi:
Millenium Sun
Heroes Of Sand
Bleeding Heart (con Titta Tani)
Rebirth (con Fabio Lione)
Nova Era (con Fabio Lione)
Gli ultimi tre brani sono stati eseguiti duettando con Titta e Fabio Lione. Veramente una bella scelta, il connubio delle
loro voci è piaciuto ed ha scaldato ancora di più i fan. Durante questo set, abbiamo il piacere di vedere Maestro
Mistheria alle tastiere, musicista coinvolto in diversi progetti ma ultimamente in auge per il Vivaldi Metal Project.
Ecco arrivato il momento al quale la splendida serata è stata dedicata. Sul palco Fabrizio Troiano consegna l’assegno
della raccolta fondi destinata al CABSS, direttamente alla dott.ssa Giusy Caravello, presente alla serata per
rappresentare l’associazione; totale destinato alla Onlus ben 2.100,00 €, per sostenere tutti quei bambini che la musica
così come l’ascoltiamo noi la possono solamente immaginare. Andate a conoscere meglio questo centro sul loro sito
internet: http://www.cabss.it/.
ALL STARS SET
Si arriva così all’ultima parte della serata, dove inizia l’esecuzione di una lunga serie di canzoni che hanno fatto la storia
dell’heavy metal e dell’hard rock, prendendo un ampio raggio di stili musicali.
Si inizia con “Eagle Fly Free” degli Helloween, cantata da Eduardo Falaschi e si procede cambiando man mano cantante e
musicisti. Alcune volte l’accoppiata brano/voce è stata piuttosto inaspettata, come per esempio ascoltare Edu su “Enter
Sandman”, ma il front-man brasiliano ha dimostrato molta grinta e la prova è andata bene. Abbiamo visto sul palco
anche un altro brasiliano, Rob Rossi, duettare con Brian O’Connor ed in seguito con Pierpaolo Calore, in maniera molto
efficace. Nonostante la lunghezza della jam-session il pubblico si rinvigorisce all’inizio di ogni pezzo, unendosi al coro di
questi pezzi sacri che portano sul palco la musica degli Iron Maiden, Pantera, Europe, Bon Jovi e tanti altri (a seguire la
lista completa). E dunque le cover che mi hanno appassionato di più sono state “Electric Eye”, cantata da Brian
O’Connor e Rob Rossi, “Wasted Years” da Titta Tani (grandissimo cantante nonché batterista romano) e Fabio Lione e
“You Give Love A Bad Name”, cantata da Holler e Marco Palazzi. Inoltre, il brano dei Judas Priest ha visto sul palco alle
chitarre, due rappresentanti delle due band romane che ultimamente stanno riscuotendo più successo, ovvero
Dragonhammer e Kaledon, rispettivamente con Flavio Cicconi ed Alex Mele. Ma lungo il corso della serata i ragazzi
hanno fatto parte anche di altri set, insieme ad altri membri dei gruppi: Paolo Campitelli per i Kaledon, bravissimo alle
tastiere e sempre sorridente ed infine Andrea Gianangeli dei Dragonhammer, batterista apprezzato in Italia ed anche da
diversi suoi colleghi esteri! Un ricambio di musicisti continuo e veloce ha determinato dunque grande professionalità
nell’organizzazione. “Highway To Hell” chiude questo grandioso evento, dove tutti gli artisti cantano e suonano insieme
sul palco, compreso il presentatore Erk Scutti, nonché cantante anche lui e vocal coach… insomma, alto livello su tutto!
Alla fine della serata si è chiesto al pubblico se desiderasse un’edizione del Metal For Kids anche il prossimo anno e la
risposta all’unisono è stata un “SIIIII” folgorante, quindi questa notizia è una gran cosa!
Verorock ed Heavyworlds ringraziano ancora l’organizzazione e ci raccomandiamo per la prossima volta, con chi è stato
un po’ pigro e non è venuto al concerto: “Ragazzi, non mancate!”
Ecco la lista completa della All Stars setlist:
Eagle Fly Free (Helloween cover – Eduardo Falaschi)
Enter Sandman (Metallica cover Eduardo Falaschi / Terence Holler)
Electric Eye + The Hellion (Judas Priest cover – Brian O’Connor / Rob Rossi)
Iron Maiden (Iron Maiden cover – Brian O’Connor)
The Final Countdown (Europe cover – Fabio Lione / Pierpaolo Calori)
Wasted Years (Iron Maiden cover – Fabio Lione / Titta Tani)
Eyes Of A Stranger (Queensrÿche cover – Terence Holler)
You Give Love A Bad Name (Bon Jovi cover – Terence Holler / Marco Palazzi)
Burn (Deep Purple cover – Eduardo Falaschi / Marco Palazzi)
The Number Of The Beast (Iron Maiden cover – Eduardo Falaschi)
Cowboys From Hell (Pantera cover – Brian O’Connor)
Black Diamond (Stratovarius cover – Roberto Messina / Pierpaolo Calore)
The Trooper (Iron Maiden cover – Roberto Messina / Pierpaolo Calore)
Rising Force (Yngwie Malmsteen cover – Rob Rossi / Pierpaolo Calore)
Long Live rock’n’Roll (Rainbow cover – Roberto Messina / Titta Tani)
Highway To Hell (Ac/Dc cover – all singers on stage)
Lista degli artisti partecipanti (talmente numerosi che spero di non averne dimenticato qualcuno)…
VOCALS
Edu Falaschi – Almah, ex Angra
Brian O’Connor – ex Vicious Rumors, Consfearacy (GER), Deadlands (USA)
Fabio Lione – Rhapsody of Fire, Angra, Vision Divine, ex Labryrinth
Terence Holler – Eldritch
Rob Messina – ex Secret Sphere, Physical Noise
Titta Tani – Astral Domine, ex DGM, ex ASTRA, Claudio Simonetti’s Goblin
GUITARS
Andrea Cantarelli – Labyrinth, A Perfect Day
Aldo Lo Nobile – Secret Sphere, Death SS
Federico Puleri – Vision Divine
Leonardo Porcheddu – solo guitarist e studio/live sessionist per Chris Catena, Vitalij Kuprij, John Macaluso, Mistheria
Alex Mele – Kaledon
Flavio Cicconi – Dragonhammer, Souls Unchained
KEYBOARDS
Maestro Mistheria – Vivaldi Metal Project, Bruce Dickinson, Rob Rock, Mistheria, live session per Neil Zaza, Tony
MacAlpine & Virgil Donati
Alessio Lucatti – Vision Divine, live session per Angra e Labyrinth, Etherna, Deathless legacy
Paolo Campitelli – Kaledon
BASS
Sergio Pagnacco – Labyrinth, Vanexa
Andrea Tower Torricini – Vision Divine
Enrico Sandri – Utopia, Setanera
Carlo Fantoni – Windrow, Universi Paralleli
Francesco Bucci – Stormlord
DRUMS
David Folchitto – Stormlord, Screeming Banshee, session per Nerodia e Prophilax
Alessandro Bissa – Vision Divine, Labryrinth, A Perfect Day, Sound Storm
Titta Tani – Claudio Simonetti’s Goblin, Edu Falaschi Solo band
Andrea Gianangeli – Dragonhammer, Souls Unchained
Giovanni Noè – Sailing To Nowhere
OPENING ACTS: Timestorm + Sailing To Nowhere