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Diversamente Rock Festival IV @ Parco La Bressanella – Cusano (MI)

Interessantissimo kermesse, quella che si è svolta a Cusano, nella cornice del Parco La Bressanella. Il Diversamente Rock Festival giunge alla quarta edizione e ci propone una bill di tutto rispetto. Oltre ai pezzi da novanta rappresentati dai Great White e dai Mean Man di Chris Holmes (ex chitarrista degli W.A.S.P.), troviamo i mitici Rustless (con i tre membri fondatori dei Vanadium) e uno stuolo di ottime band italiane.

La giornata si presenta con un sole abbagliante e caldo che metterà a dura prova sia i partecipanti che le band sul palco, ma grazie all’ottima organizzazione non mancano punti di ristoro per dare sollievo ai rocker accorsi. Purtroppo a causa di motivi logistici non riusciamo ad assistere alle esibizioni dei Jarvis (di Milano) e degli Anguish Force (di Bolzano), ma informandoci tra i ragazzi del pubblico (non ancora numerosi) raccogliamo impressioni molto positive. Peccato, cercheremo di rimediare in futuro.

I primi, quindi, che riusciamo a vedere sono i Cream Pie. Avevamo avuto il piacere di gustare la loro performance di supporto agli L.A. Guns e anche oggi la band del singer Rachel O’Neill è autrice di una prova maiuscola. Tiro da paura e un’ottima presenza scenica fanno si che pezzi come “Whore”, “Tiger” e “Downtown Pirates” acquistino quella marcia in più indispensabile per catturare il pubblico. Non si può non notare poi la potenza della batterista Kiki, vera picchiatrice dietro le pelli. Prestazione ottima di una grande band.

Subito dopo viene il turno dei veterani dell’hard rock melodico italiano, ovvero i grandissimi Danger Zone. Il gruppo di Roberto Priori e Giacomo Gigantelli non delude mai. Dopo averci entusiasmato nella data di supporto ai Bonfire, ci deliziano ancora una volta con una prestazione di alto livello, costruita grazie alla loro immensa bravura. Gigantelli è uno dei migliori singer italiani e sfoggia tutta la sua classe in brani come “I Love Crazy”, “All For You” e “Hardline” (estratta dal loro primo lavoro). La scaletta propone in maggior parte pezzi di “Closer To Heaven” (album strepitoso) inframezzati dai brani più famosi del loro repertorio. Chiude la classica “Line Of Fire” in un tripudio di applausi.

A seguire troviamo i torinesi Dobermann, power trio dotato di un groove trascinante e che ci propone un rock n’ roll grezzo e sporco con una buona dose di riff ruffiani quanto basta. I Dobermann tengono molto bene il palco, soprattutto Paul Del Bello (Voce/Basso) che sprizza adrenalina da tutti i pori. Scivolano via veloci e poderose come una valanga le varie “War Thunder”, “I Need An Holidy” e i due pezzi cantati in lingua madre (“Quando L’Asfalto Grida” e “Testarossa”) e ci si ritrova ad applaudire a scena aperta. Ottimo live, veloce, crudo e devastante! Rispetto all’anno scorso, in quel di Genova, il miglioramento è stato sensibile, complimenti!

Ci si avvia verso il clou dello show, con gli inossidabili Rustless. Avendo in formazione tre mostri sacri del metal italiano come Steve Tessarin, Lio Mascheroni e Ruggero Zanolini lo spettacolo è assicurato. Si parte a mille con “Too Young To Die” (dei Vanadium) è si è subito abbagliati dalla perizia tecnica dei musicisti (che troverà poi libero sfogo nello strumentale “No Frontiers”). Sezione ritmica monolitica con Lio e Emanuele veramente devastanti e la coppia Steve/Ruggero veri e propri portenti. In più l’ottimo singer Roberto Zari mette la ciliegina sulla torta grazie alla sua ugola d’oro. Da citare sicuramente “Remember Your Name” con l’hammond iniziale in stile Deep Purple/Uriah Heep e la conclusiva “Streets Of Danger” cavallo di battaglia dei Vanadium e degna conclusione di un gran concerto. Rispetto alla data con gli Hardline (già di per se incredibile) i Rustless riescono a fare ancora meglio emozionandoci dalla prima all’ultima nota.

Penultimi ad esibirsi e prima band straniera della serata irrompono sul palco i Mean Man di Chris Holmes, storico chitarrista degli W.A.S.P. Già dall’iniziale “Shitting Bricks” i Mean Man dichiarano i loro intenti. Hard Rock potentissimo con venature Punk e aggressività a palate sono il cocktail perfetto miscelato da questa band. La voce di Chris, cattiva e a tratti gutturale ben si incastra nel loro contesto sonoro. “Let It Roar”, “TFMF” (ovvero Two Face Mother Fucker dedicata al “caro amico” Blackie Lawless) e “Born, Work, Die” colpiscono duro come un pugno in pieno viso. Non mancano i pezzi degli W.A.S.P. (cantati dal secondo chitarrista Thomas Cesario) dove spiccano “Animal (I Fuck Like A Beast)” e “Wild Child” dove il pubblico si scatena. La band è un rullo compressore grazie anche alla sezione ritmica, vera macchina da guerra. Holmes da artista navigato e col suo look aggressivo è la vera star incontrastata dello show, che si conclude con una versione di “Rockin’ In The Free World” metallizzata a dovere. Che dire? Spettacolo!

Adesso non ci resta che aspettare gli Headliner, i grandissimi Great White. Della formazione storica sono rimasti Michael Lardie, Mark Kendall e Audie Desbrow, infatti al basso troviamo Scott Snyder e il mitico Terry Ilous (ex XYZ , La Famiglia Superstar, etc) degno sostituto del “problematico” Jack Russell. La loro musica è puro idillio sonoro. Ad ogni nota suonata scaturisce un vortice di emozioni, grazie alla loro anima tipicamente intrisa di blues. Si rimane catturati dalle melodie di “Desert Moon”, “Step On You” e dalla celeberrima “Face The Day” (cover degli Angels). Ma l’apice si raggiunge con il trittico “House Of Broken Love”, “Save Your Love” e “Mista Bone” dove Terry Ilous ci entusiasma con una prestazione da standing ovation. In effetti Terry oltre a possedere una delle voci più belle in circolazione (e chi ha avuto la possibilità di ascoltarlo in acustico nel tour con Jeff Scott Soto sa di cosa stiamo parlando) dimostra anche di essere un frontman di razza catturando il pubblico (ora numeroso) con il suo modo accattivante di stare sul palco. Si rimane completamente soggiogati dalla bravura del combo americano e quando “Once Bitten Twice Shy” mette fine al loro live il fragore degli applausi è clamoroso. Le facce dei partecipanti hanno tutte un bellissimo sorriso stampato segno che il Diversamente Rock ha realmente colpito nel segno. Per questo bisogna ringraziare la Rocker Sound Agency che ha lavorato in maniera impeccabile, tutte le band che hanno suonato e, dulcis in fundo, sia i Great White che Chris Holmes, veri e propri artisti a 360 gradi, che dopo i loro concerti si sono concessi a tutti per autografi e foto di rito. Non ci resta che aspettare il Diversamente Rock Festival V che se verrà organizzato con lo stesso entusiasmo sarà sicuramente un successo.

Cream Pie Setlist
01. Downtown Pirates
02. Long Leader
03. Whore
04. Tiger
05. Givin’ Up
06. It’s Gonna Be Alright
07. Zip It
08. (you Gotta) Fight For Your Right (To Party) Beastie Boys

Danger Zone Setlist
01. Turn It Up
02. I Love Crazy
03. All For You
04. I’m All In
05. Go! Closer To Heaven
06. I To I
07. Undying
08. Hardline
09. T’night
10. Line Of Fire

Dobermann Setlist
01. War Thunder
02 .You Talk It You Walk It
03. I Need A Holiday
04. Taking In The Out Takes
05. Pure Breed
06. Quando L’Asfalto Grida
07. Testarossa

Rustless Setlist
1. Too Young To Die (Vanadium song)
2. Silent Scream
3. Remember Your Name
4. Was Born To Rock (Vanadium song)
5. Easy Way To Love (Vanadium song)
6. No Frontiers
7. Streets Of Danger (Vanadium song)

Mean Man Chris Holmes Setlist
1. Shitting Bricks
2. Get With It
3. Let It Roar
4. TFMF
5. L.O.V.E. Machine (Wasp song)
6. They All Lie And Cheat
7. Born, Work, Die
8. Wild Child (Wasp song)
9. Animal (I Fuck Like A Beast) (Wasp song)
10. Sleeping (In The Fire) (Wasp song)
11. Rockin’ In The Free World (Neil Young cover)

Great White Setlist
1. (I’ve Got) Something For You
2. Desert Moon
3. Step On You
4. Lady Red Light
5. Face The Day (The Angels cover)
6. All Over Now
7. House Of Broken Love
8. Save Your Love
9. Mista Bone
10. Big Goodbye
11. Can’t Shake It (The Angels cover)
12. Rock Me
13. Once Bitten Twice Shy (Ian Hunter cover)