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SCREAMING EYES – For whom the sins are over

Cominciamo con le buone notizie e diciamolo chiaro e tondo, gli Screaming eyes sono la miglior band modern metal di nuova generazione che mi sia capitato di sentire recentemente. Dicesi modern metal quel calderone musicale in cui si buttano tutti i gruppi che suonano roba simile al metalcore ma che si vergognano un po’ a dirlo, generalmente perché hanno un filo di classe in più rispetto alle band becere appartenenti al filone del genere sopracitato. Gli Screaming eyes sono decisamente interessanti e in questo brevissimo EP di soli tre brani (una brutta consuetudine ormai per la Thisi is core che non riesco proprio a capire) mostrano le loro caratteristiche più esaltanti ma anche qualche caduta di stile un po’ sconfortante. Il brano d’apertura, “In the name of the father”, è quello dove i piemontesi danno il meglio di sé: un pezzo tiratissimo e senza compromessi, con le chitarre che si esprimono al meglio grazie a dei riffoni dal sapore leggermente southern e un suono veramente spesso e sporco che si amalgama alla perfezione con la voce abrasiva e urticante di Bruno, decisamente un ottimo urlatore. La caduta paradossalmente si ha nel successivo “The day we’ll rise again” in cui la band scivola purtroppo nei cliché del metalcore, tra una strofa two-step e un ritornello in cui le clean vocals si fanno più presenti. Risolleva invece le sorti dell’EP l’ultimo brano, un po’ un mix tra i precedenti stili mostrati dalla band e che fa affiorare prepotentemente il quesito su chi siano davvero gli Screaming eyes, perché tre brani buttati lì magari per giustificare un mini-tour o per esigenze contrattuali non possono dare un idea chiara del quintetto. Sufficienza abbondante per ora, ma aspettiamo qualcosa di più sostanzioso sperando che gli Screaming eyes proseguano assecondando la loro parte più belligerante perché è in quel frangente che la loro personalità emerge alla grande.

  • 6,5/10

  • SCREAMING EYES - For whom the sins are over

  • Tracklist
    1. In the name of the father
    2. The day we'll rise again
    3. This will fall

  • Lineup
    Andrea Grasso. basso
    Mattia Brocchieri. batteria
    Amedeo Galleano. chitarra
    Mattia Galliano. chitarra
    Bruno Ficetto. voce