Questa è la prima volta che mi capita di leggere di una one man band che arriva addirittura direttamente dall’Havana! Pensavo che da Cuba provenisse solo dell’ottimo Rum, che senza dubbio al tizio in questione deve aver fatto bene, perché appare abbastanza ispirato.
Questo “A Hatred Manifesto” dimostra di partire con il piede giusto sin dai primi secondi, black metal vecchia scuola, niente di più niente di meno. Niente di eccessivamente pretenzioso, fatto discretamente e questa è una nota di merito.
La scena è piena di pazzi furibondi polistrumentisti che si cimentano in dischi e il più delle volte vengono fuori anche bene! La miscela sembra essere europea-americana, in uno stile leggermente tendente a quest’ultima per via delle melodie di chitarre che mi hanno richiamato alla mente qualche “riffetto” degli Inquisition.
Per i fan del black metal questi sono i Narbeleth o per meglio dire questo è…visto che sto parlando di una persona sola. Per chi già li conosceva ( ma ne dubito) è ok, chi non li ha ancora mai ascoltati troverà un bel disco piacevole e soprattutto non banale, elemento fondamentale al giorno d’oggi.