Nell’anno corrente tutti i big del Deathcore(in primis, Carnifex e Whitechapel) hanno fatto uscire materiale nuovo, riscontrando critiche per lo più positive,così consolidando il forte e costante interesse per questa nuova corrente musicale che si sta ormai confermando, soprattutto oltre oceano, anche con tournée in Sold Out. Ancora in attesa del debutto, con il nuovo front man, dei Suicide Silence, a seguito della tragica scomparsa di Mitch Lucker, a questo giro tocca ai Chelsea Grin con il loro nuovo album “Ashes To Ashes”.
“Ashes To Ashes” è un album dalle tematiche meno tetre delle scorse osannate produzioni; si spazia da temi attinenti all’abuso di droghe,sostanze stupefacenti,alla voglia di reagire con violenza e non arrendersi alle difficoltà, davanti alle quali, la società ci pone. Da questo punto di vista, nulla di nuovo.
Nonostante l’ottima produzione, dal punto di vista musicale emergono maggiori perplessità. “Ashes To Ashes” è un album eccessivo, lungo e ridondante. Quindici tracce sono, oggettivamente troppe, soprattutto se la maggior parte di queste risultano essere riempitive,qualitativamente scarse e ripetitive, quasi allo sfinimento, dei soliti schemi deathcore. Abbiamo un sacco di passaggi e riff di chitarra troppo simili fra di loro e soprattutto troppi Breakdown, che possono essere sì coinvolgenti, ma che se non contaminati con le giuste variazioni studano se sono, praticamente, tutti uguali nel ritmo e nelle sonorità.
Un album simile ci si poteva aspettarlo un gruppo emergente e non da un gruppo, esperto come i Chelsea Grin. In generale anche la fan base del gruppo ha mostrato parecchie perplessità, soprattutto da chi ha più occhio critico rispetto agli adolescenti che vedono sempre, salvo rare eccezioni, quello prodotto dal proprio gruppo come ”oro colato”. Il numero delle tracce inoltre porta l’ascoltatore ad arrivare a fatica alla fine dell’album.
L’album però non è da stroncare del tutto; nonostante quanto riportato sopra ci sono tracce di tutto rispetto: “Letters”, singolo fatto uscire a Dicembre 2013, potente, dove vi è un utilizzo coerente e misurato degli elementi sinfonici, “Morte Aeterna” ,canzone dai riff rapidi e taglienti, molto più vicina al Death Metal che al Deathcore, “Nightmares” traccia elaborata, oscura dall’atmosfera dai tratti claustrofobici, “Illuminate” e “Dust To Dust” molto melodiche, dove emergono le indiscutibile capacità tecniche e compositive della band, sono tutti esempi di ottime canzoni.
Stesso discorso per l’intermezzo diviso in due tracce, “Ashes..” ”..To Ashes” dai ritmi frenetici e senza sosta. Il resto è ripetitivo e noioso, di conseguenza l’assimilazione dell’album nel complesso diventa problematica.
In conclusione non ci resta che verificare cosa i Chelsea Grin vogliano fare, interpretando anche strade differenti come i loro “colleghi”, sperando che possano tornare a fare lavori completi e non solo riempitivi come il qui presente “Ashes To Ashes”.
