Gli Origin sono un gruppo statunitense che non necessita di tante presentazioni per gli appassionati del metal più estremo e brutale, essendosi questi distinti non solo per la carriera longeva, ma anche per le capacità tecniche che li contraddistinguono all’interno di un panorama musicale saturo di gruppi buoni, ma esenti di peculiarità stilistiche.
“Omnipresent” è il sesto sigillo costituente il diamante di una collana discografica pressoché perfetta; 35 minuti di pura brutalità dove all’ascoltatore viene concesso di rifiatare solo in tre tracce strumentali (“Permanence“, dove si puo’ assaporare tutta la tecnica della chitarra solista, “Continuum” le tastiere in sottofondo danno una visione più astratta e celestiale e la chitarra ci regala un altro pezzo rapido in tapping e “Obsolescence“).
Il resto della produzione è un concentrato di brutalità dove le chitarre eseguono riff rapidi e funambolici, con costanti cambiamenti di tempo e con la freddezza che contraddistingue il genere (un esempio sono “Malthusian Collapse” e “All Things Dead“, fra le migliori dell’intero album)
Ma cosa contraddistingue “Omnipresent” dai precedenti lavori?
Songwriting più maturo che non si riduce alla pura misantropia e al nichilismo a parte, le tracce dell’album predispongono schemi ritmici più complessi e elaborati, “rallentando” a tratti anche i tempi con passaggi più mastodontici e strizzando l’occhio verso i lidi oscuri del Black (come in “Source of Icon O“); si denota quindi la volontà di non fossilizzarsi all’intero del death metal più tecnico, ma la volontà di ricercare un suono più maturo non rinunciando alla progressione stilistica.
Il tutto si conclude con “The Indiscriminate“, la traccia più completa dell’intera opera traccia compatta, in un costante crescendo di rabbia.
“Omnipresent” è un lavoro da lasciare senza fiato, non solo per la violenza ma anche per le capacità di una band, che nonostante il cambio di Line up, dimostra sempre di riuscire a reinventarsi elaborando qualcosa di nuovo; decideranno di stabilizzarsi qui o questa continua progressione è destinata ad avanzare?