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MIND:SOUL – The Way It Should Be

Gli olandesi Mind:Soul nascono nel 2010 e dopo alcuni assestamenti nella formazione, mettono nel loro curriculum due EP e un DVD pubblicati da Layered Reality Productions e il loro album di debutto, “The Way It Should Be“, Da essi stessi definito “a sentence that is commonly used to describe what is regular or what is considered to be normal” si presenta in effetti come un mix di generi ed ispirazioni, di non semplice lettura. L’idea è quella di un concept basato sulla storia di due persone emotivamente fragili che si innamorano profondamente ma che non riescono a vivere serenamente il loro amore a causa di mille difficoltà interiori, in un mondo contaminato dall’odio, dalla delusione e dalla mancanza di valori:il tema non brilla per originalità, ma i testi risultano ben studiati e non banali.

La band si autodefinisce Progressive Metal sia per la proposta musicale che dal punto di vista della complessità e dell’intreccio di suoni e stili, sottolinendo come in questo lavoro non ci sia solo Metal, ma anche Pop, Rock, Ambient, Ska e addirittura del Reggae, ma di fatto non si trova una complessità tanto vasta, con alcune contaminazioni il più delle volte non eclatanti.

L’iniziale “Breakpoint Hour” ha del carattere, un buon tiro, toni vagamente dark e atmosfera cupa, degna di nota la prova del cantante Tom de Wit, che si occupa anche della produzione e del mix dell’album, polistrumentista di grande talento; la successiva “Novae” è più interessante dal punto di vista sperimentale e prog, ottimo dialogo delle chitarre e ritmo piacevolmente appensantito rispetto alla opening-track.

Pillow Talk” si presenta con un tono molto leggero, quasi pop, intervallato da inserti in growling: è un esperimento usato ed abusato da molti gruppi negli ultimi dieci anni, quindi conosciamo bene i possibili risultati, ma qui non si raggiunge un punto soddisfacente, la parte più heavy risulta mal amalgamata al resto del pezzo, più soft ma decisamente molto piatta, che inficia la qualità dell’intero brano. Anche “Drown Together” scorre via leggera, senza destare grande attenzione, nonostante una buona orchestrazione; è il turno della lunga “Caught (In The Pressure Cooker)“, che pur presentando dei buoni sprazzi di energia e qualche idea interessante, tende a ripetersi e a confermare l’idea che accompagna per tutto l’album: a questa band manca un po’ di originalità. I musicisti appaiono davvero preparati e spesso creano passaggi e scambi assolutamente di pregio, ma in generale, c’è la fastidiosa sensazione di già sentito che potrebbero però scrollarsi di dosso osando un po’ di più.
I brani sono intervallati da quattro inserti semi-strumentali denominati “Sequence#1, #2, #3 e #4” non troppo incisivi nell’economia del disco, ma interessanti; in “I Tried To Help” c’è in effetti qualche contaminazione di altri generi con un breve inserto reggae che in tutta onestà non stona affatto. Anche “Over” scivola in alcune soluzioni un po’ scontate, ma la parte finale del pezzo è davvero ben costruita e piacevole, così come “Sequence #3” e “Sequence #4“, migliori rispetto alle prime due. “Forever” è forse il brano più interessante dell’intero lavoro, anche se spezzato da una parte narrata che strozza l’andamento della canzone. Anche la conclusiva “One Night Alone” incrementa il valore dell’intero lavoro con i suoi ben dodici minuti abbondanti di durata, in crescendo.

I Mind:Soul si potrebbero considerare una band in potenza, che necessita di ulteriore lavoro per tirar fuori qualcosa che vada oltre la sufficienza, data dall’inequivocabile valore dei musicisti, in particolar modo dei chitarristi e del dotato cantante e songwriter, ma che da metà disco in poi lascia intravedere qualche spiraglio di luce. Il lavoro è molto ambizioso ma l’impressione è che a volte perda di vista gli obiettivi, in ogni caso, se amate crogiolarvi in tecnicismi, date pure un ascolto a questo “The Way It Should Be“, io li aspetto al prossimo album e mi aspetto più carattere da una base così buona.

  • 6/10

  • MIND:SOUL - The Way It Should Be

  • Tracklist

    01. Breakpoint Hour             
    02. Novae             
    03. Sequence #1             
    04. Pillow Talk             
    05. Drown Together             
    06. Caught (In The Pressure Cooker)             
    07. Sequence #2 (Post-Dystopian)       
    08. I Tried To Help             
    09. Over             
    10. Sequence #3 (Embrace Of Liberation)             
    11. Forever             
    12. Sequence #4 (Mind Reset)             
    13. One Night Alone     


  • Lineup

    Roland le Fèvre - Piano & Synths
    Jim O.S. Ilden – Guitars
    Joey Klerkx - Bass Guitars & Vocals
    Stefan van Leeuwenstijn – Guitars
    Raul Tamas – Drums
    Tom de Wit - Vocals, Guitars, Synths, Orchestrations


  • GenereProgressive metal, symphonic metal
  • Anno2013
  • Casa discograficaLayered Reality Productions
  • Websitewww.mindsoul.nl