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ASTRAL DOORS – Notes From The Shadows

Ritorno in grande stile per gli Astral Doors, con il loro settimo lavoro in studio. Dietro il microfono troviamo come sempre Nils Patrik Johansson, singer svedese caratterizzato da una voce particolarmente potente, la cui unica colpa è di avere una timbrica straordinariamente simile al grande R.J.Dio e per la quale viene spesso, con leggerezza, liquidato come copia. Nonostante le molte band alle quali presta la voce e i diversi generi tra cui spazia (dal prog power dei Wuthering Heights, al power di Lion’s Share e Civil War, band quest’ultima creata con gli ex membri dei Sabaton estromessi da Broden), Johansson non è ancora riuscito ad avere la fortuna che. a detta del sottoscritto, meriterebbe; ma torniamo al nostro album.

Con gli Astral Doors, per sua stessa ammissione, Johansson ha sempre voluto rendere omaggio alle sonorità Heavy Rock anni 70/80 (Dio, Rainbow, Black Sabbath, Whitesnake), e non è difficile, in alcuni passaggi, lasciarsi trasportare e pensare di trovarsi di fronte a un nuovo lavoro del grande Ronnie. “Notes From The Shadows” arriva a tre anni dal precedente lavoro, “Jerusalem“, e grazie a una rinnovata vena compositiva e una maggiore attenzione e cura nella produzione, è forse il lavoro che più si avvicina ai primi tre album, considerati i più originali e ispirati a livello di songwriting.

Il disco si apre come da tradizione con un pezzo veloce e trainante, “The Last Temptation Of Christ“, una delle tracce migliori del disco. Segue “Disciples Of The Dragon Lord“, più epico e chiaramente di ispirazione fantasy. Si prosegue con “Wailing Wall“, ottimo brano introdotto da un riff roccioso e di gran ritmo, mentre “Shadowchaser” è un mid-tempo classico senza particolari spunti, dove Nils abbandona per un momento la voce di RJ per ispirarsi a Coverdale con esito più che convincente.

Arriviamo ora al pezzo più lungo del set e il migliore secondo chi scrive, “Die Alone“, brano che racchiude tutti i crismi dei classici ai quali si ispira: una intro acustica, cambi di tempo, cori epici e melodie riuscite. “Hoodoo Ceremony” è un solo di organo Hammond, chiaramente un omaggio al grande Jon Lord dei Deep Purple, che introduce “Southern Conjuration“, granitico mid-tempo seguito da “Walker The Stalker“, pezzo che non si distingue in modo particolare, come anche il seguente “Desert Nights“, forse il pezzo meno ispirato del disco. Si torna in quota con “In The Name Of Rock“, bel pezzo cadenzato, sulla falsariga di Holy Diver per intenderci, solido tributo al Rock (è tradizione consolidata in ogni loro album rendere omaggio con un brano che porta la parola «rock» nel titolo). Il disco si chiude con “Confessions“, il cui testo è stato composto giocando sui titoli di loro precedenti brani, un artificio linguistico che è stato spesso adottato da diverse band ( la grandiosa Blood of the kings dei Manowar su tutte).

Il disco nel complesso esprime una grande potenza, grazie alle chitarre piene di Joachim Nordlund, ben supportate dalle tastiere di Roberg e dalla sessione ritmica di Lagerstroem e Lindstedt, anche se, ovviamente, a farla da padrone è il solito Johansson, che si dimostra davvero in gran forma. Il paragone coi grandi del passato è inevitabile, soprattutto per chi quegli anni li ha vissuti; tuttavia gli Astral Doors non sono un tributo incatenato ai grandi classici del genere, bensì una band di talento compositivo e spiccato gusto musicale. Un ascolto che potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa anche per i più giovani che volessero familiarizzare con un tipo di musica un po’ retro, ma che non morirà mai. Date una chance a questo album è non ne rimarrete delusi.

  • 8,5/10

  • ASTRAL DOORS - Notes From The Shadows

  • Tracklist
    01. The Last Temptation Of Christ
    02. Disciples Of The Dragonlord                                        
    03. Wailing Wall                                                                 
    04. Shadowchaser                                                                
    05. Die Alone                                                                       
    06. Hoodoo Ceremony                                                         
    07. Southern Conjuration                                                                    
    08. Walker The Stalker                                                                        
    09. Desert Nights                                                                                 
    10. In The Name Of Rock                                                                   
    11. Confessions

  • Lineup

    Nils Patrik Johansson - vocals
    Joachim Nordlund - guitars
    Jocke Roberg - keyboards
    Ulf Lagerstroem - bass
    Johan Lindstedt - drums