Mai come in questo periodo, abbiamo potuto ascoltare band nostrane di livello assoluto, capaci di reggere il confronto con la qualità teutonica e scandinava che negli ultimi 20 anni l’ha fatta da padrone nella scena metal europea. I Soul Mask non saranno sicuramente nuovi alle vostre orecchie, come non li erano alle nostre; formati nel ’99, dopo un primo split si sono riformati nel 2011 riportando in auge il loro stile con molti cambiamenti vicini al modern metal progressive, grazie soprattutto all’ingresso di colui che è diventato effettivamente il mattatore di questo EP, mr. Alexandros Muscio, già alle prese con le tastiere di Highlord, Opera IX, che ha saputo mescolare un impostazione classica pianifistica a parti più “dance-techno” che rinfrescano e svecchiano nettamente un sound che ha dalla sua anche parti di chitarra mozzafiato, con uno stile molto in linea ad alcune delle uscite metal melodico degli ultimi anni.
Fin dalla prima “Release The Mask”, l’ottima produzione di Federico Pennazzato (Hell In The Club) , risulta vincente e riesce ad essere incisiva per rendere al meglio la particolare voce di Ruben Crosara, qui impegnato a tirar fuori un timbro meno “urlato” e impiccato su note alte – rispetto a molte altre band italiane – ma mostrando colori e parti introspettive degne di nota che riescono ad avvicinarlo ad alcuni dei grandi della scena prog metal.
Un lavoro coordinatissimo e ricco di spunti pregevoli che non potranno che evolversi e rendere i Soul Mask una delle promesse prog metal del 2015. Li aspettiamo ora al varco col primo full length ufficiale.