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KROKODIL – Nachash

Spinefarm continua la sua incetta di band nuove e ricche di talento!

Siamo rimasti davvero al palo quando “Nachash” ha iniziato la sua corsa spasmodica ed il suo incedere incrollato; dall’opener “Shatter” ci rendiamo conto di essere davanti ad una band che potrà imporre il proprio nome ed il proprio sound attraverso gli anni nella scena europea.

L’album parte con una sferzata di death metal melodico, personalizzato da una voce prepotente capace di coinvolgerci dal primo istante, passando poi per un riff come quello di “Skin Of The Earth” , ancor più in linea con quelli che saranno i prossimi compagni di tour dei nostri (i maestosi Mastodon). Proprio in questa seconda traccia i Krokodil riescono a mantenere un netto distacco dalle altre band pubblicate nel 2014, ed in generale su queste pagine negli ultimi mesi, grazie ad una serie di aperture vocali e d’arrangiamento che potrebbero far impallidire i freschissimi Leprous, sempre avvezzi a queste particolarità, riprendendo però i riff tanto cari alle band metal post stoner.

La produzione suona diretta e senza troppi tecnologità, che oggi come oggi è ok parte integrante del sistema, ma che ogni tanto sembra tarpare le ali ad un full length come questo, pronto semplicemente ad esplodere per via di un sound più scarno ma nettamente più personale e d’impatto rispetto a tantissime altre band metal.. L’evoluzione non sembra aver fine e i Krokodil mettono ancora a segno diversi colpi , mostrando moltissime armi in loro possesso , vuoi la sperimentalità di “The Collapse” col suo incedere tanto malefico quanto gelido, vuoi per “Ragnarock” che passa quasi per manifesto di un album, quasi un outro per chiudere il cerchio di un viaggio che non vediamo l’ora di ripercorrere. Ma è l’ultima “Phyllotaxis” a compiere il saluto definitivo e non c’è modo migliore di farlo, facendo intendere quanto la band potrà darci nei prossimi anni e quanto potrà essere ampia la loro evoluzione e quanto potrà essere ampio il raggio da cui potranno pescare a piene mani tra elettronica, accordi dissonanti , voce cattivissima e un incedere degno di una superband.

  • 8,5/10

  • KROKODIL - Nachash


  • Lineup
    Daniel P. Carter - Bass 
    Laurent "Lags" Barnard - Guitar
    Alessandro "V-Man" Venturella - Guitar
    James Leach - Bass
    Dan "Loord" Foord - Drums
    Simon Wright - Vocals