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PLATEAU SIGMA – The True Shape of Eskatos

Dopo i densi ammassi nuvolosi e conseguenti precipitazioni che hanno ricoperto la Liguria negli ultimi mesi, arriva una nuova ondata spettrale dal nome “Plateau Sigma” dall’estremo confine francese, direttamente da Ventimiglia, E questa volta non sarà solo la nostra amata regione a essere colpita, ve lo assicuro fermamente.

I Plateau Sigma, dopo aver esordito con un EP nel 2012, arrivano alla fatidica prova del nove pubblicando il loro primo full-leght dal nome “The True Shape of Eskatos“, seguito da un breve tour a inizio Novembre nell’est Europa, dove il gruppo ligure ha fatto da spalla agli EchO.

The True Shape of Eskatos” è un album elaborato, dalle trame complicate dietro alle quali c’è uno studio metodico, volto alla ricerca di una perfetta coesione fra quelle che sono le diverse influenze musicali dei singoli membri. Ciò che ne segue è una intricata dissertazione avente come risultato un Doom metal claustrofobico e esistenziale, con una non troppo velato groove Death metal soprattutto nei punti più concitati. Ma il gruppo ligure non si limita solo a questo; il suono è tempestato di venature che rendono il risultato finale ricco e pieno di spunti su cui riflettere. Le sensazioni che si provano sono in perenne contrasto fra di loro e solo la melanconia in generale che si respira durante tutta la durata del disco riesce in qualche modo a far da filo conduttore fra un Growl intimidatorio, accompagnato da un suono ruvido ,sporco e riverberato, e una voce pulita fresca, dalle influenze gotiche e a tratti teatrale, che accompagna quei momenti dell’album apparentemente più distesi dove si apre un varco di luce in una colossale cortina fumogena. “The True Shape of Eskatos” è un lavoro affascinante, in grado di trasportare l’ascoltatore in una cupa e soffocante dimensione, dalla quale difficilmente rimarrà estraneo e distaccato.

Ci troviamo di fronte a un lavoro di nicchia, non accessibile a un ascoltatore medio, tanto nel generale, visto che l’album supera l’ora di durata, tanto nel particolare con singole canzoni con durata al di sopra della media. Scelta a doppio taglio; se da una parte ci troviamo a una traccia maestosa, completa e eterogenea come “Stalingrad“, che raggiunge quasi i 15 minuti, senza comunque annoiare troppo sull’ascoltatore e in grado di defluire facilmente, dall’altra parte della medaglia, una strumentale di quasi 10 minuti risulta essere una scelta forse azzardata, che viene a pesare troppo sull’ “economia” generale dell’album.

Nonostante questo, ogni piccolo tassello entra (quasi) sempre al suo posto all’interno del disegno così progettato dai Plateau Sigma, denso di momenti di altissimo livello in grado di dare dinamicità alle sonorità Doom cadenzati e sostenute.

In conclusione, c’è da dire che ci troviamo davanti a un debut album sopra le linee, sorprendente dove le incertezze sono poche e verranno appianate con la maturità che solo il tempo darà ai Plateau sigma. Un lavoro che sicuramente darà smalto a un genere che qui in Italia siamo un po’ colpevoli di aver lasciato nel dimenticatoio.

  • 8,5/10

  • PLATEAU SIGMA - The True Shape of Eskatos

  • Tracklist

    01. The Initiation
    02. Satyriasis and the Autumn Ends
    03. Stalingrad
    04. Ordini Supernova Sex Horarum
    05. The River 1917
    06. Angst
    07. Amber Eyes


  • Lineup

    Manuel Vicari: Guitar & Vocals
    Francesco Genduso: Guitar & Vocals
    Nino Zuppardo: Drums
    Maurizio Avena: Bass