Molte band sono diventate famose perché rappresentano un culto…gli Inquisition sono una di quelle realtà estreme di fine anni 90 che hanno saputo, con coraggio e sincerità, farsi voler bene da una falange di fans dedita al black metal e al suo messaggio palesemente oltranzista.
La ristampa dei primi due lavori della band è anche l’occasione per poter riabbracciare due opere finite un po’ nell’ombra…il black metal delle origini, che paga dazio al movimento nordico di quegli anni, ci permette di fare un salto all’indietro riuscendo ad assaporare un certo tipo di sound magari poco compreso a suo tempo. La produzione rimane scarna e grossolana in modo da mantenere intatta la natura maligna e sulfurea che ne ha caratterizzato l’ascesa nel 1998. Canzoni come “Those Of The Night” o “Summoned By Ancient Wizards Under A Black Moon” appaiono ancora oggi acerbe e poco arrangiate, così come “Hail The Cult” colpisce più per violenza che coesione; ma già da “Enshrouded By Cryptic Temples Of The Cult”, “Kill With Hate” e “For Lucifer My Blood” la sensazione è di trovarsi al cospetto di una band più lucida e convincente, pronta per consacrarsi tra gli act più estremi del genere.
In attesa della loro calata italiana, questa reissue appare invitante sia per gli adepti del genere che per chi volesse provare a vivere quella scena brulicante che ha saputo ritagliarsi, nel bene e nel male, una fetta importante della scena estrema.