Le band più durature e interessanti sono quelle che sanno evolversi nel tempo…la curiosità e l’intraprendenza sono due caratteristiche non facili da riscontrare, specie in ambito artistico, perché la tentazione del ‘compitino’ è sempre a portata di mano. Ma la dimostrazione di quanto possa valere un act è data espressamente dalla capacità di rinverdirsi, di guardare la musica nella sua totalità (e non settorialmente) e di lasciarsi trasportare dall’infantile bisogno di scoprire e sperimentare.
Gli Ensiferum hanno sempre avuto una marcia in più…classificati, a seconda delle uscite, come viking o folk o epic, il quintetto finlandese ha sempre nutrito un’enorme curiosità verso la musica tradizionale europea e, in particolare, del proprio paese d’origine. Dopo la virata più commerciale di “Unsung Heroes”, Petri Lindroos e soci ritornano ad atmosfere più epiche e trascinanti, infarcendo qua e là (con gusto) il songwriting con variegazione ben studiate. La forza e la rabbia contenute in queste nuove undici tracce permettono di ritrovare la band in uno status davvero eccezionale.
La produzione è certosina e curata in ogni dettaglio, degna del nome della band…i suoni sono freddi e gonfi, capaci di sprigionare quella epicità forte tipica del ’Ensiferum sound’, mentre le performance sono professionali e mirate a due obiettivi: distruzione e impatto. Mixing e mastering, come da copione, ci pongono davanti a una pulizia maniacale, dove il rispetto per le dinamiche e il tiro impattante è stato degno di grande considerazione.
Dalla marziale “March Of War” alla delicata “Neito Pohjolan” il viaggio della ’armata di un solo uomo’ è davvero notevole…le sassate micidiali di “Axe Of Judgement” e “Warrior Without A War” si contrappongono all’epicità di “Heathen Horde” e “My Ancestor’s Blood”…applausi meritati per la titletrack, per “Two Of Spades” e per la suite “Descendants, Defiance, Domination”, esempi variegati di come il tipico marchio di fabbrica degli Ensiferum possa venir contaminato senza perdere di intensità.
“One Man Army” è un disco che farà la felicità dei fans della band, degli appassionati del genere e di chi vuol scoprire il quintetto finlandese per la prima volta. L’esordio sotto Metal Blade ha portato ottimi frutti, da ambo le parti. Vincenti.