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SANTA CRUZ – Santa Cruz

Mi sono sempre chiesto quanto il ‘pensiero comune’ influenzi le scelte e i giudizi delle persone, in campo musicale…le operazioni di marketing sono delle vere e proprie armi da combattimento, capaci di travestire la più anonima forma d’arte con abiti sfarzosi e sgargianti. Tuttavia, grattando la superficie, si arriva al dettaglio, e quando questo è palesemente piccolo c’è poco da fare…

Il secondogenito dei Santa Cruz è qualcosa che, tutt’ora, mi vien difficile spiegare…se con il predecessore di un paio d’anni avevano solleticato l’audience con una proposta sonora trita e ritrita ma tutto sommato avvincente, con questa nuova self-titled release rischiano di farsi davvero male; il songwriting è un prosequio derivante, un hard’n’hair rock carico di cori ruffiani e soli di chitarra, dove di novità non se ne vede nemmeno l’ombra. Per spezzare una lancia a loro favore, è giusto chiarire che la somma delle età dei quattro finlandesotti supera di poco gli ottant’anni, per cui la scelta di evitare ogni forma di evoluzione può anche essere dettata dal ‘momento’ di gloria.

Peccato perché “Santa Cruz” ha, a livello tecnico, tutte le carte in regola: il sound della band è grandiosamente live e potente, dovuto alla perfetta scelta di suoni caldi e pulsanti e al mastering aggressivo. Le performance non sono certo da pivelli, dove le sei corde di Johnny vincono la palma d’oro, e la cura dedicata a rendere ariose le strutture esemplifica la meticolosità di questi quattro ‘streeters’.

Purtroppo al cospetto di songs come “Bonafide Heroes”, “6(66) Feet Under” e “Let Them Burn” anche le orecchie meno abituate scovano la pochezza di contenuto. Qualche guizzo di freschezza lo si può ricercare negli pseudo-singoli “Wasted & Wonded” e “We Are The Ones To Fall”, arrivando a toccare un buon livello con il lentaccione “Can You Feel The Rain”…grigiore assoluto in “Bye Bye Babylon”, “Vagabonds (Sing With Me) e “My Remedy”, rappresentanti i punti più bassi del platter.

Sicuramente i Santa Cruz sono più animali da palco che da studio, e sulla loro caratura tecnica nessuno ha dubbi…purtroppo di band che suonano in questo modo ce ne sono tante e, ahimé, con idee ben al di sopra. Furbi o sfortunati.

  • 5/10

  • SANTA CRUZ - Santa Cruz

  • Tracklist

    01.
    Bonafide Heroes 
    02.
    Velvet Rope
    03.
    My Remedy
    04.
    6(66) Feet Under
    05.
    Bye Bye Babylon
    06.
    We Are The Ones To Fall
    07.
    Wasted & Wounded
    08.
    Let Them Burn
    09.
    Vagabonds (Sing With Me)
    10.
    Can You Feel The Rain 


  • Lineup

    Archie:
    Vocals &
    Guitars 
    Johnny:
    Guitars &
    Backing Vocals
    Middy:
    Bass & Backing Vocals
    Taz:
    Drums & Backing Vocals