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ECLIPSE – Armageddonize

Inutile nascondere la spasmodica attesa del nuovo lavoro degli svedesi Eclipse, dopo un paio di lavori interessanti come lo spensierato “Are You Ready To Rock” (2008) e il ben più corposo “Bleed & Scream” (2012). La premiata ditta Erik Mårtensson e Magnus Henriksson, dopo le vette raggiunte con il progetto targato W.E.T. (con Jeff Scott Soto e Robert Sall dei Work of Art, tanto per chiarire subito il livello su cui ci stiamo muovendo) e con Toby Hitchcock, Giant, Jimi Jamison, Dalton, Adrenaline Rush, tanto per nominarne solo alcuni, sarà in grado di superarsi con questo “Armageddonize“?
La risposta ve la fornisco subito e naturalmente è sì. La band prima di tutto sembra godere di una struttura più stabile con Robban Bäck alla batteria e Magnus Ulfstedt che si cimenta al basso, dopo averci deliziato dietro le pelli dei Grand Design.

Trovare un difetto a questo lavoro è impresa ardua, non solo per gli amanti del genere, ma anche per tutti coloro che richiedono al rock divertimento e gran classe allo stesso tempo. L’artwork è semplice ed efficace, la produzione ottima, il songwriting ispirato e l’esecuzione eccellente. Volete di più?

I Don’t Wanna Say I’m Sorry” e “Stand On Your Feet” trasmettono tutta la carica del rock and roll più diretto e scanzonato, seguite dal leggero sospiro di “The Storm“, poetica e delicata.
Settantiana l’elettricità di “Blood Enemies“, dal riff ipnotico ed originale, per un pezzo elegante e potente.; stessa sorte per “Wide Open“, incredibilmente diretta e piacevole.

Arriva anche il momento della ballad “Live Like I’m Dying“, con un Erik Martensson in forma vocale smagliante, intenso e trascinante, ma pronto a sorprendere nelle linee più ruvide di “Breakdown“, pezzo dall’anima blues.
C’è l’eco lontana dei Def Leppard in “Love Bites“, incalzante ed ispirata, assolutamente d’impatto, così come la successiva “Caught Up In The Rush“, genuina ed immediata.
Lo snocciolarsi di potenziali singoli non si ferma nemmeno agli sgoccioli di questo lavoro, che si chiude con due pezzi deliziosamente Eighties: l’intrigante “One Life – My Life” e la possente “All Died Young“, graffiante  conclusione di un album che non vi stancherete di ascoltare.

Se avessimo avuto l’impressione che “Bleed & Scream” fosse una dorata meteora, “Armageddonize” spazza via ogni dubbio: ci troviamo davanti ad una vera band nel pieno della sua ispirazione.

  • 8,5/10

  • ECLIPSE - Armageddonize

  • Tracklist

    01. I Don’t Wanna Say I’m Sorry
    02. Stand on Your Feet
    03. The Storm
    04. Blood Enemies
    05. Wide Open
    06. Live Like I’m Dying
    07. Breakdown
    08. Love Bites
    09. Caught Up in the Rush
    10. One Life – My Life
    11. All Died Young


  • Lineup

    Erik Martensson – voce e chitarra
    Magnus Henriksson – chitarra
    Robban Bäck – batteria
    Magnus Ulfstedt – basso