Fa sempre piacere conoscere band folk metal italiane e, sopratutto, che cercano un sound originale attingendo al folklore della propria zona. Ed ecco dunque i vicentini Balt Huttar che si cimentano in una demo di debutto folk metal.
Il lavoro si apre con la titletrack “Tzimbar Tantze”, una traccia strumentale di quelle da taverna affollata con tamburi, flauti e fisarmonica, niente di troppo sfarzoso o profondo, e saltellante quanto basta per mettere di buon umore.
Con la seconda traccia, “Dating A Witch”, i Balt Huttar cominciano a mettere in chiaro di che pasta sono fatti: con accordi armonizzati e ritmi saltellanti che hanno un nonsoché di familiare, una sonorità rockeggiante che almeno nella prima parte della canzone ricorda i “Dropkick Murphys”, riescono a fomentare e a farsi piacere. Ottima traccia da live, tuttavia qualche mancanza tecnica di mixaggio e qualche pecca sulla linea vocale le fanno perdere punti sulla demo.
“Maine Liibe Perg”, cantata in italiano, è la perla di questo lavoro: con ritmi e riff più folkeggianti rimane ballabile ma acquista quella profondità che manca nei primi due brani, insistendo sulla terra e le tradizioni del Vicentino.
La demo si chiude con una vera e propria drinking song che si chiama appunto “Another Drinking Song”. Personalmente apprezzo moltissimo questa canzone: ritmata, saltellante, cantabile, dai riff che rimangono in testa come veri e propri earworm; un fomento dal vivo!
Come più volte ho ricordato, questa è una Demo, con cui la band cerca di farsi conoscere, e dunque sperimenta tante cose diverse. Come record, questo lavoro manca di unità, manca di un filo conduttore. Inoltre è evidente l’impostazione da live: l’esperienza in studio è ancora poca e la registrazione non è perfetta, tuttavia il risultato non è affatto male. Personalmente vedrei volentieri live i Balt Huttar e sono curioso di sentire un loro completo LP studio.
