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NOTHING MORE – Nothing More

Cosa succederebbe se ti dicessi che tutto svanisce? Cosa succederebbe se ti stringessi, ma ti dicessi che non c’è scampo? Quindi, questo è per il tormento, per tutti gli errori. Brinderemo agli anni, alle lacrime che ci hanno condotti fin qui. Questo è per i giorni più scuri, è stata una lunga attesa.
Questo è per la musica, questo è per i sogni che la tenacia costruisce e che la determinazione contribuisce a trasformare in realtà. E’ questo, e niente di più. E “Nothing More” non poteva essere altro che un titolo più che evocativo per il primo record studio dell’omonima band texana, che alle spalle vanta ben quattro EP autoprodotti.

Dichiaratamente ispirati alle forti ritmiche dei System Of A Down e al Prog Rock dei Mars Volta, i Nothing More sono in realtà molto di più: a partire dall’intro in prestito da “Money For Nothing” (Dire Straits ndr) che apre “Mr. MTV“, la band spazia da un sound Pop-Rock orecchiabile, tipicamente ballad, ritrovabile in brani come “Here’s To The Heartache“, “If I Were” e persino in “I’ll Be OK“, seppure quest’ultima manifesti chiaramente la presenza di atmosfere piuttosto dark.

Proprio a partire da questa ottava traccia, la migliore dell’intera produzione dal punto di vista della varietà e dell’emotività, si delinea un filone strumentalmente più accentuato e pesante, che spazia da un Rock ad un Metal, rimanendo nell’ambito di un sound Alternative, sempre dalla veste catchy e dal motivetto indimenticabile, con “Friendly Fire” e “Sex & Lies“.

Ottima scelta quella fatta in “This Is The Time (Ballast)” come primo singolo dell’album, ottimo biglietto da visita sia dal punto di vista del genere sperimentato, sia da quello della vocalità versatile di Jonny Hawkins, capace di coinvolgere totalmente l’ascoltatore. Sorprendente “Jenny“, un po’ lontana dalla storia della band, incredibilmente ricca di pathos, forse la più sentita in assoluto.

Un po’ controverse le tracce “Oceans“, seppur bellissima, “Surface Flames” e “Pyre“, che fanno da “fill” in un album che non ha per nulla bisogno di essere riempito ulteriormente, vista la già notevole lunghezza di ben 17 tracce.

Nonostante questo piccolo dettaglio, i quattro ragazzi di San Antonio hanno tutte le carte in regola per un’entrata in grande stile nel panorama musicale dei big: “Nothing More” è una produzione piacevole, divertente, fresca, ma al contempo drammatica, ricca di esperienze e di emozioni. Niente più di..thumbs up!

  • 8/10

  • NOTHING MORE - Nothing More

  • Tracklist
    01. Ocean Floor
    02. This is the Time (Ballast)
    03. Christ Copyright
    04. Mr. MTV
    05. First Punch
    06. Gyre
    07. The Matthew Effect
    08. I'll Be OK
    09. Here's to the Heartache
    10. If I Were
    11. Friendly Fire
    12. Sex & Lies
    13. Surface Flames
    14. Take a Bullet
    15. Jenny
    16. God Went North
    17. Pyre

  • Lineup
    Jonny Hawkins - Voce, batteria ausiliaria
    Daniel Oliver - Basso, voci di background
    Mark Vollelunga - Chitarra, voci di background
    Paul OBrien - Batteria