La biondona norvegese c’ha abituato negli ultimi anni ad una serie di uscite che arrivano a brevissima distanza l’una dall’altra e sappiamo bene di quanto questa cosa possa fare “male ” alla musica vera e propria, messa forse a volte troppo da parte per restare continuamente con qualcosa da mettere fuori sul mercato, ma non è questo il caso.
Issa ha scritto e interpretato alcune canzoni belle o meno belle, riuscendo però a rimanere sempre ad un livello molto buono, sapendosi creare attorno a se un nutrito numero di fan e supporter da ogni parte del globo. Sicuramente il fatto di essere accompagnata da musicisti e produttori di valore ha fatto il resto.
Grazie al sempre ottimo James Martin dei Vega, compagno stesso della singer nella vita, ci troviamo di fronte a questo “Crossfire” con molte aspettative, tutte però ben presto realizzate.
La titletrack e la bella “New Horizon” sono due stupende aperture (anche se forse fin troppo simili tra loro) a questo nuovo viaggio all’insegna dell’AOR e rock più melodico. Il richiamo a certe sonorità ancor più vicine al pop delle Coors è innegabile, ma l’uso sapiente di un certo tipo di cori, certi arrangiamenti tastieristici davvero vicini al sapore anni 80, e altre comparsate di livello assoluto (oltre al mitico Robin Beck, figura anche il nostro Alessandro Delvecchio, ormai presente in una moltitudine di album del genere) fanno si che l’album prenda il volo.
Prestazione vocale ottima da parte di Issa che grazie ad un songwriting ispiratissimo (come non amare la bellissima “Heartbeat”?) che mette in luce la sua ugola dalle buonissime qualità. Un progetto che continua a gettare basi per un futuro in cui, speriamo, di poterla vedere in tour sempre più lunghi e non solo in qualche sporadica partecipazione a festival.