La calma e la pazienza sono realmente le virtù dei forti…chi le possiede entrambe, unendo un guizzo artistico che fa capolino al momento giusto, può permettersi di far maturare i tempi a proprio piacimento e di rendere tangibile all’intero mondo il proprio percorso di crescita e l’irruenza innovativa scoperta. Ci vogliono anni, passione, dedizione e volontà…nessun intruglio magico.
Ai My Black Light ci sono voluti più di quattro annetti per tornare in auge; in questo periodo caratterizzato da numerosi lives e da cambi di lineup, il quintetto piemontese ha avuto la possibilità di forgiare e rinverdire il proprio sound, riuscendo a caratterizzare maggiormente le strutture con intelligenza e logica. Già dall’ep dello scorso anno si era capito che non ci si trovava più al cospetto della stessa band che realizzò “Human Maze”, prova d’esordio interessante ma dai canoni ‘tipici’, ma che il trademark era diventato più influenzato e potente. Il nuovo songwriting abbraccia il gothic metal e il female fronted sicuramente, ma gli innesti cari al power metal e al nu metal più grintoso portano in auge dieci canzoni ariose e moderne.
In termini di produzione Monica e soci non si risparmiano a 360°…suoni gonfi di pathos e rotondità si uniscono in matrimonio a performance dall’alto valore ‘esplorativo’, dove la sezione ritmica fornisce basi tutt’altro che dirette in contrapposizione alla soave luminosità delle tastiere. La voce di Monica Primo è, a mio parere, ciò che caratterizza maggiormente “A New Chance”: i tratti ‘italiani’ dell’espressività canora si uniscono alle influenze straniere dando vita a un’interpretazione vivace che raramente ho il piacere di ascoltare. In fondo, mixing e mastering permettono sia il bilanciamento nella resa che la appassionata fruizione di ogni singolo aspetto.
Da “Insane” a “Transition”, che preparano e stemperano l’ascoltatore, di strada da percorrere ne si trova molta: “The Joke”, “Drugs” e “A New Chance” colpiscono per i cambi di scenario inseriti, passando attraverso movimenti epic e jazzy con disinvoltura e naturalità. “Midnight Train”, “The Executioner” e “Making My Way” prendono per la gola con i loro cori imponenti e facilmente assimilabili, mentre i due singoli “Fuck You Fate” e “Are You A Liar?” vincono la palma degli episodi più facili e accessibili. Sopra a tutte, “Dream Away” e “Leave Me With The Smile” regalano la migliore Monica Primo del platter, capace di erigersi imperiosa sul pentagramma senza trascurare espressività e impatto.
Che dire di più? “A New Chance” è il disco che ci si aspettava dai My Black Light per tornare in pista…a differenza di molti act ‘female fronted’ (terminologia che dice tutto e nulla), ci troviamo al cospetto di una band che non solo vuole smuovere un genere ormai deflazionato ma che possiede le carte per farlo (e lo sta facendo). Un grande passo avanti. Degni.
