Un nuovo modo per riuscire a da sfogo alla propria creatività (e per sbarcare il lunario) è rappresentato dalla formazione delle cosidette ‘all stars band’ che dovrebbero richiamare un folto numero di adepti. A dir il vero, normalmente si tratta più di trovate commerciali che di effettive ‘unioni’, dove la risonanza dei nomi fa più eco della musica suonata.
Non escono troppo da questi schemi anche i Metal Allegiance, super gruppo che si dedica al rinverdimento dell’heavy/thrash. Nato qualche tempo fa con il solo scopo di calcare più palchi possibili (con più guest possibili), il nuovo ensemble di Mike Portnoy è riuscito a estrapolare nove brani che vanno a presentare il mondo thrash a 360%, pagando dazio in modo tangibile a tutte le band del passato. L’unico punto di forza di “Metal Allegiance” risiede nelle capacità interpretative dei guest e nel loro modo di prender parte a un progetto di queste fattezze.
A livello di produzione non manca assolutamente nulla: suoni taglienti e pomposi, performance impressionanti figlie del grande carisma dei musicisti interessati e una meticolosa cura nella parte di mixing e di mastering. Inoltre, la multi-influenza posta in auge riesce a dare una certa freschezza alle strutture, permettendo di rifiatare da un episodio all’altro.
“Gift Of Pain” e “Pledge Of Alliance” mettono in mostra due facce della stessa medaglia, una più epica e heavy e l’altra spasmodicamente thrashy…emozioni forti, grazie al vocione di Phil Anselmo, sullo slow tempo di “Dying Song” mentre con la strumentale “Triangulum” entriamo in un contesto più progressivo ed evoluto. Sopra a tutte, “Let The Darkness Fall” e “Scars” si permeano della palma d’oro, grazie a un Alex Skolnick ispiratissimo (sia nelle ritmiche che nei soli) e alle performance di Troy Saunders e Cristina Scabbia.
Pur non brillando di innovazione e attrattiva, “Metal Allegiance” rimane comunque un capitolo onesto e ben realizzato; destinato a chi piace il thrash meno ossessivo, a chi vuole godersi qualche chicca vocale inaspettata e a chi non può far a meno di ogni progetto dei protagonisti.
