“Back against the wall so it’s kill or be killed, no other choice then blood’s gonna spill”.
Nessun’altra chance, un album vincente o nessun bisogno di fare numero con una nuova produzione, per una band che vanta già tre EP e ben due album studio nel suo background: “Malevolence” mette lo scenario musicale dell’Alternative Metal con le spalle al muro.
Distanti da un passato dalle influenze pseudo Punk, ma vicinissimi alle sonorità del predecessore “Epidemic”, dall’Hard Rock al post Grunge, all’impronta dark-gotica, i cinque ragazzi di Anaheim continuano a disegnare scenari carichi di una negatività “con cui è giusto fare i conti”, di cui è necessario “possedere le parti problematiche di noi stessi e trasformarle in forza”.
Niente di nuovo all’orizzonte di questo “Malevolence”, che rielabora tutti gli elementi più caratteristici costruiti dai New Years Day nel corso degli anni, con un risultato che, però, appare piacevolissimo all’ascolto: dalla bellissima “Defame Me”, già presente in “Epidemic”, al nuovissimo singolo “Kill Or Be Killed”, non si dimenticano il passato Metalcore, gli accenni di scream della versatilissima Ashley Costello e gli accompagnamenti maschili in forma di coro, ma protagonista assoluto diviene stavolta, indubbiamente, il motivetto catchy.
Una melodia indimenticabile, che diventa il pregio e il peggior difetto della produzione: se da un lato “I’m About To Break You”, “Left Inside” e “Relentless” entrano in testa e difficilmente si riescono a mandar via, “Alone”, “Scream” e “Your Ghost” sembrano essere il riflesso delle precedenti, lasciando apparire l’album scarsamente vario e innovativo.
Unica nota dissonante, la closer e titletrack “Malevolence”, che risulta essere distante nelle sonorità e nella struttura musicale, e che lascia sperare verso un futuro NYD del tutto inascoltato.
Non resteranno affatto delusi i fan più longevi della band californiana, e i nuovi ascoltatori possono sicuramente considerare questo “Malevolence” il miglior biglietto da visita dei cinque ragazzi: sebbene non un album eccellente dal punto di vista tenico, assolutamente consigliato a chi preferisce una forte emozione ad una forte struttura.
