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SKINDRED – Volume

Mi sono sempre chiesto da dove provenga la verve sperimentale di certi act; da una parte vi è un’ottima dose riflessiva e autocritica, ma dall’altra anche un mix di intuito e coraggio che permetta di forgiare il giusto sound secondo canoni e linee ancora inesplorati.

E poi ci sono act come gli Skindred, dei quali non si capisce in quale percentuale ci siano e in quale ci facciano; giunti ormai al sesto sigillo (il primo sotto Napalm Records), Benji Webbe e soci continuano la propria campagna ‘crossover’ cercando di allargare nuovamente i propri orizzonti compositivi. “Volume” è un disco qualitativamente intelligente e raffinato, anche se una certa staticità nella costruzione delle strutture non ne permette il decollo completo, complice anche la falange di generi abbracciati (raggae, punk, metal, elettronica, disco etc…) non sempre ben soppesata ed equilibrata.

La produzione è professionale oltre ogni aspettativa, capace di forgiare un background sonoro caldo e ammaliante in ogni singolo attimo; i suoni sono puliti e armoniosi, capaci di proiettare la forza di un quintetto che sprizza professionalità e capacità esecutive da ogni poro. Mixing e mastering, eseguiti con una supervisione maniacale, concedono l’accesso ad ogni strumento inserito potendo godere di una vitalità rinvigorente.

Volume” fondamentalmente si divide in sezioni, separate dalle rispettive “I”, “II” e “III”; impatto e grande groove nel quartetto iniziale, dove “Under Attack” e “Shut Your Mouth” brillano per carattere e ariosità sonora…”The Healing”, “Sound The Siren” e “Saying It Now” ci proiettano in atmosfere più melodiche e accessibili, forgiandosi come gli episodi migliori dell’album, mentre la parte conclusiva lascia l’amaro in bocca per l’eccessivo tentativo di plasmare brani carichi di arrangiamenti presi da ogni parte; si salva la finale “Three Words”, dove la band sembra recuperare parte del senno smarrito precedentemente.

In conclusione “Volume” non rappresenta minimanente uno degli highlights della band gallese ma, tutt’al più, un capitolo di passaggio; crossover intelligente ma a tratti troppo autocelebrativo che mette in luce qualche limite concettuale che andrebbe affrontato. Sufficienti.

  • 6/10

  • SKINDRED - Volume

  • Tracklist

    01. Under Attack
    02. Volume
    03. Hit The Ground
    04. Shut Ya Mouth
    05. I
    06. The Healing
    07. Sound The SIren
    08. Saying It Now
    09. II
    10. Straight Jacket
    11. III
    12.  No Justice
    13. Stand Up
    14. Three Words


  • Lineup

    Benji Webbe: Vocals
    Micheal Fry: Guitars
    Dan Pugsley: Bass
    Arya Goggin: Drums
    Dan Sturgess: DJ