Innovazione e sperimentazione: queste le parole chiave per accedere allo spirito dei The Browning nel loro terzo album “Isolation“, uscito il 24 giugno per Spinefarm Records. Il quartetto di Kansas City non ha certo paura di osare ed ispirandosi alla natura cyborg del Terminator hollywoodiano, strappa dalle viscere del metalcore un’anima elettronica vibrante e martellante.
Impatto notevole dell’apripista “Cynica“, pezzo dove si riversano gli incubi e le visioni di Jonny McBee, granitico singer del gruppo; “Pure Evil” segue fedelmente il suo nome, con quattro minuti di una malignità degna di grandi nomi del genere, come Shadows Fall e Atreyu. La potente “Isolation” viene invece dalla scuola Ministry ed incalza esasperante, macinando indistintamente riff e ossa. Tutto in questo lavoro è sferzante e diretto, dai titoli dei pezzi ai colpi sicuri di Cody Stewart, per un’impressione generale di notevole compattezza e potenza.
Non mancano i momenti più intensi, come nelle oscure “Dragon” e “Hex“, mentre pezzi come “Spineless” e “Phantom Dancer” scuotono davvero le fondamenta della struttura metallica costruita dal gruppo.
Travolgenti, promettono moltissimi possibili ed imprevedibili sviluppi futuri: per questo “Isolation” dei The Browning è un album da ascoltare, perchè non è semplice oggi incuriosire, coinvolgere e creare aspettative.