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SCARLETH – The Silver Lining

Scegliere la strada del symphonic metal è sempre quel che si può dire un terno al lotto: meta più ambita del female fronted europeo, trascina con sè il rischio di realizzare un prodotto banale, esageratamente di nicchia, o, addirittura peggio, di scadere in una scopiazzatura generale dei big nordici.

Un pericolo che non lascia scampo neanche agli Scarleth, ormai al secondo full-lenght, che, fatta eccezione per alcuni particolari degni d’interesse, non riescono ad ingranare e procedere verso un’apertura di più ampie vedute.

The Silver Lining“, il nome della nuovissima produzione, è un misto di atmosfere gotiche, cupe, strutture strumentali progressive e tentativi mai pienamente riusciti di orecchiabilità nelle linee vocali: l’album si apre con “Night Of Lies”, un’opener dall’intro solenne e maestosa, che dopo un’illusione acustica della durata di poco meno di un minuto, si trasforma nel classico brano infinito, dalle tinte prog, che un qualsiasi ascoltatore non appassionato non esiterebbe a saltare.

Così come la precedente, “Double Memory” si inserisce nel filone di ritmiche serrate e melodie ad alto numero di bpm, dal colore arabeggiante, che come tutte le restanti del filone, non riescono a trasmettere niente più di una profonda capacità tecnica dei musicisti.

In un procedere piuttosto faticoso e scarsamente innovativo, la vera sorpresa è la mid-tempo “Dying Alone“, che si apre con un’intro tastieristica, che sin dalle prime note rende giustizia ad una vocalità che sembra ispirarsi a grandi nomi come Cristina Scabbia (Lacuna Coil, ndr) o Christianna (Elysion), e che si avvicina più ad un Alternative Metal, di facile ascolto.

Una placcatura argentea non basta a rendere giustizia ad un genere musicale ormai saturo, le cui massime forme sono state già raggiunte e oltrepassate anni orsono: c’è bisogno di innovare per emergere.

  • 6,5/10

  • SCARLETH - The Silver Lining

  • Tracklist

    01. Night Of Lies

    02. Double Memory
    03. The Gates Of Dark Sun
    04. Voices
    05. Dying Alone
    06. One Short Life
    07. Before The Night Falls
    08. Pure Desire
    09. Last Hope

  • Lineup

    Victor Morozov: Chitarra

    Yana Kovalskaya: Tastiere
    Ekaterina Kapshuk: Voce
    Igor Chuma: Basso
    Philipp Kharouk: Batteria