Trenta lunghissimi anni di doom, una storia travagliata ed appassionante, cambi storici di line-up ed una traccia indelebile nella storia del doom metal: potremmo riassumere così la carriera dei Candlemass, che dopo mille peripezie arrivano nel 2016 con “Death Thy Lover”, un EP per celebrare questo sofferto traguardo di carriera.
Sarà per un nostalgico amore per questo gruppo, sarà per un altrettanto nostalgico amore per gli Abstrakt Algebra, ma il ritrovato connubio Leif Edling/Mats Levén mi riempiva di grandi aspettative. In effetti, un EP composto da quattro pezzi è davvero poco per giudicare lo stato di salute della band, ma il risultato sembra andare nella direzione giusta: la title track sembra voler spiazzare i fans di album come “Epicus Doomicus Metallicus” e “Nightfall“, con un ritmo decisamente più vivace del solito. Convince, ma questo è un nuovo corso per il gruppo? Forse no, ed ecco
“Sleeping Giant” a rincuorare gli animi più doom. Ma è soprattutto “Sinister Sweet” che dissipa ogni dubbio, con una prova incredibile di Mats Levén, che non toccherà mai i picchi melodrammatici di Messiah Marcolin, ma si difende benissimo su un pezzo elegante ed intenso, che finalmente smuove qualcosa. Il passo pesante di “The Goose” ci lascia con l’acquolina in bocca, forse è in arrivo l’album che i fans dei Candlemass aspettavano da tempo. E speriamo che questa volta tornino per restare.