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SERIOUS BLACK – Mirrorworld

Nel lustro tra metà anni 90 e il nuovo millennio il power metal visse un’epopea fantastica, riuscendo a rinnovarsi grazie a band che possedevano freschezza di idee e capacità emotive fuori dal comune. Risorsero le doppie casse continue, le voci acute e la passione verso un senso smisurato del virtuosismo, cosa che fece tornare il sorriso a quei true metallers che avevano vissuto il movimento grunge senza particolare entusiasmo…

I Serious Black sembra che abbiano deciso di fermarsi lì, in quegli anni. La creatura di Urban Breed e soci giunge al secondo disco in poco più di un anno, popolato da svariati tour e festival che li han visti protagonisti, scegliendo in modo assiduo la via del ‘revival’…ritmiche serrate, cori dal facile accesso, duelli strumentali e grande tiro plasmano questo “Mirrorworld” che, se non altro, gode di una forte visione di insieme e di una più che proficua capacità di arrangiamento. L’amore per il metal classico e per le strutture orchestrali esce in modo diretto e convincente, anche se con più ascolti viene naturale porsi qualche domanda.

La produzione è ‘teutonicamente’ seguita e studiata, capace di rendere impattante ogni singolo passaggio inserito; le performance trasudano esperienza e carisma (con un roster simile!), dove la voce di Urban Breed e il drumming energico di Alex Holzwarth rimangono i veri fiori all’occhiello, gratificate da suoni freddi e gonfi tipici del genere in questione…a mixing e mastering spetta il compito di pompare le melodie catchy senza perdere per strada l’incedere prorompente della sezione ritmica.

“Mirrorworld” è un disco che si mangia in un sol boccone se non si hanno aspettative troppo esigenti…”As Long As I’m Alive” “You’re Not Alone” e “The Unborn Never Die” faranno la felicità di chi cerca scapoccio e grande impeto musicale grazie all’incedere dinamitardo, mentre con episodi come “Castor Skies” e “State Of My Despair” tocchiamo il top della ruffianeria nel songwriting…il meglio dei Serious Black esce con l’epica “Hearbreaken Souls”, la lungimirante “Dying Hearts” e la stessa titletrack, dove un avvicente hard rock style fa capolino permettendo al buon Urban di sciorinare le interpretazioni più convincenti, mentre “You’re Not Alone” appare senza infamia e senza lode.

Un disco che punta maggiormente sulla facilità d’ascolto che sull’innovazione, al punto che se fosse uscito nel periodo d’oro del genere avremmo gridato al miracolo (o quasi)…ma siamo due decenni più avanti e dai Serious Black è lecito aspettarsi qualcosa di più…un bell’album, tutto qui.

  • 6,5/10

  • SERIOUS BLACK - Mirrorworld

  • Tracklist

    01. Breaking The Surface

    02. As Long As I'm Alive
    03. Castor Skies
    04. Heartbreaken Souls
    05. Dying Hearts
    06. You're Not Alone
    07. Mirrorworld
    08. State Of My Despair
    09. The Unborn Never Die

  • Lineup

    Urban Breed: Vocals

    Bob Katsionis: Guitars
    Dominik Sebastian: Guitars
    Mario Lochert: Bass
    Jan Vacik: Keyboards & Orchestra
    Alex Holzwarth: Drums & Percussions