“FEAR” (F*** Everyone And Run)” è un titolo che non ti aspetti dai Marillion. Ma poi all’interno del disco si dipana una realtà piena di ombre, un’atmosfera pesante e vischiosa dove Steve Hogarth trascina e confonde. Sei brani divisi in episodi, che naturalmente esigono un ascolto da metabolizzare in più sessioni.
Quante premesse si dovrebbero fare davanti ad un disco dei Marillion, dalla storia travagliata e dalla discografia così eterogenea divisa in vere e proprie Ere, quella di Fish e quella di Hogarth. Ad un primo ascolto, l’impressione è che ci sia una ventata di freschezza, un’impressione di ispirata creatività che ricorda i tempi di “Marbles“, per pescare nel passato recente del gruppo.
“El Dorado“, la suite che apre il disco si articola in cinque episodi o capitoli, che si succedono con la fluidità e l’eleganza di un Steve Rothery più riflessivo, meno impetuoso del solito.
“Living in F E A R” è un pezzo che potremmo definire vintage, evocativo, ovattato e segnato dal lavoro di Mark Kelly e ancora una volta, da una vena malinconica ed onirica di Rothery. Se uno spiraglio di luce sembra filtrare dalle trame complesse di “The Leavers“, in altri cinque capitoli in crescendo, un pessimismo cupo e strisciante si impossessa di “White Paper“, dove finalmente emerge anche la personalità di Ian Mosley.
“FEAR” (F*** Everyone And Run)” si apre in un mondo devoto all’egocentrismo e alle manie di protagonismo e trova la sua collocazione naturale nel triste sarcasmo di “New Kings“, dov’è H a farla da padrone, in quella che appare come la sua miglior prestazione dell’intero lavoro.
Assegnare un voto ai Marillion è limitante e ancora una volta, necessiterebbe di mille postille.
“F.E.A.R. (Fuck Everyone And Run)” è un album da assaporare, ma è anche un album che lascia alcune perplessità nella produzione. Lo consiglierei con cautela ai fans di vecchia data del gruppo, con più convinzione agli appassionati dell’era Hogarth e del neoprogressive in generale, con tranquillità a chi si avvicina ai Marillion incuriosito dai dischi degli ultimi anni.