Abbiamo atteso per sedici lunghi anni, ma alla fine i Brujeria sono tornati con “Pocho Aztlan“, dimostrando ancora una volta che quando si parla di Grindcore, non hanno rivali.
Tredici pezzi di pura e semplice violenza sonora, un girone infernale dove ritroviamo tutti i temi cari alla band: immigrazione, corruzione, violenza, satanismo, politica internazionale.
Un assalto di 46 minuti, che non lascia superstiti, dall’impatto tremendo dell’opener “Pocho Aztlan” a quella che diventerà di prepotenza una pietra miliare del genere, “Profecia Del Anticristo“.
Non c’è redenzione, non c’è respiro, nessuno spiraglio di luce: dissacrante, cupo e massacrante, troverete solo un nero pozzo dentro “Pocho Aztlan“. Lasciatevi colpire dalla visionaria “Isla De La Fantasia“, se state guardando la serie Netflix “Narcos” potete abbinarci il tributo ad Escobar di “Plata O Plomo”, oppure potete semplicemente farvi polverizzare da “California Uber Aztlan”, cover al fulmicotone di “California Uber Alles” dei Dead Kennedys.
Che cosa volete che aggiunga una recensione a questo disco? Amate il Grindcore? Compratelo o verrà a cercarvi di notte.