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MESHUGGAH – The Violent Sleep Of Reason

I Meshuggah tornano con un lavoro ispirato da Francisco Goya e dal suo disturbante “Il sonno della ragione genera mostri”. A questo punto, io avrei già abbastanza elementi per comprare a scatola chiusa questo nuovo “The Violent Sleep Of Reason“, ma proverò comunque a cimentarmi in una recensione che può solo aspirare a trasmettervi una parte delle infinite emozioni che un disco del genere può regalare.

Per prima cosa, questo nuovo album suona tremendamente maturo e completo, se possibile ancora più massiccio e solido del solito, altissimo livello a cui ci hanno abituati i cinque svedesi. Trovo in realtà difficile anche il paragone con album come “ObZen” e “Koloss”, specialmente con la perfezione di quest’ultimo: l’incredibile tecnica dei Meshuggah è sempre naturalmente una colonna portante, ma c’è in questo nuovo album un impatto emotivo che travolge con una forza impressionante. Se dovessi scegliere un aggettivo che potrebbe adattarsi ad un primo ascolto, vi direi nudo e crudo, per un album che taglia la carne viva e ne mostra i segni e le piaghe senza pietà.

Ma di ascolti un album così ne richiede tanti, ed ecco che si coglie un’anima heavy metal anni Novanta nella potenza distruttiva di “Clockworks“, così come sconvolge il ritmo quasi tribale di “MonstroCity“. Attenzione a non cadere però nella trappola della nostalgia, perchè “The Violent Sleep Of Reason” è assolutamente moderno e sta proprio qui la grandezza di questo gruppo: evolversi senza snaturarsi, adattando il tempo reale ai battiti della propria musica.
Ascoltate la title track “Violent Sleep of Reason” per capire meglio che cosa s’intende con modernità, o meglio ancora, la straziante “Ivory Tower“, che svetta davvero, brillando, nel corpo centrale dell’album. E se pensate che Kidman&Co. siano disumani, ascoltate “Our Rage Won’t Die” e provate a ripeterlo solo se non avete sentito i brividi corrervi lungo la spina dorsale.

Siete già fans della band? Ascoltate “The Violent Sleep Of Reason” e fatevi sorprendere ancora una volta dalla loro perizia. Per tutti gli altri, amanti o no del djent, il consiglio è quello di ascoltare e lasciarsi sconvolgere da un vero e proprio cataclisma.

  • 9/10

  • MESHUGGAH - The Violent Sleep Of Reason

  • Tracklist

    01. Clockworks
    02. Born in Dissonance
    03. MonstroCity
    04. By The Ton
    05. Violent Sleep of Reason
    06. Ivory Tower
    07. Stifled
    08. Nostrum
    09. Our Rage Won’t Die
    10. Into Decay


  • Lineup

    Jens Kidman - Vocals
    Fredrik Thordendal - Guitars
    Mårten Hagström - Guitars
    Tomas Haake - Drums
    Dick Lövgren - Bass


  • GenereExtreme metal, Progressive Metal, Djent
  • Anno2016
  • Casa discograficaNuclear Blast
  • Websitewww.meshuggah.net