BEYOND
E’ il basso leggermente distorto di Andrea Buratto, accompagnato da un synth in sottofondo, ad introdurre “Beyond”: l’ultima traccia di “The Unrevealed Secret”. Pochi istanti dopo la sua introduzione un breve riff ritmico e roccioso di chitarre fa da collante tra i primi secondi di brano e la strofa guidata da una Giorgia Colleluori nel pieno delle sue qualità. Il brano suona dannatamente hard rock (quasi stoner?) e le corde vocali della giovanissima vocalist trovano pane per i propri denti, creando un sound che fino ad ora era rimasto nascosto. Una cantata accattivante, accompagnata da un arrangiamento strumentale a dir poco azzeccato, capace di miscelare sinfonie orchestrali a groove di vecchia scuola, accompagnano l’ascolto fino ad un ritornello stupendo nelle melodie, stupendo nell’interpretazione e ricco di pathos e carica. Anche in questo caso la struttura non ha nulla di particolare, ma a differenza della precedente traccia, Giorgia sorprende in quanto a sound. Il lavoro fatto con gli Hollow Haze da Camillo, Giorgia e Nick Savio probabilmente ha avuto una maturazione data dalla collaborazione con due musicisti come Andrea Buratto e Fabio Lione. Il risultato è una traccia che non lascia respiro e sorprende nota dopo nota. Giorgia si lascia scappare anche qualche sporchissimo acuto, con un che di americano nel suono (chi ha detto Halestorm?) e ci trasporta in atmosfere imponenti, lasciando prima spazio ad un assolo, poi ad una sezione orchestrale da colonna sonora, poi ad una corsa con un riffing di chitarra più frenetico, fino a ritornare con un nuovo acuto ai ritornelli di chiusura. Stavolta le parti si invertono: non c’è traccia di Fabio Lione, a dimostrare che negli Eternal Idol c’è rispetto indipendentemente dall’esperienza e soprattutto c’è voglia di offrire varietà indipendentemente dall’importanza storica dei componenti. Musicisti al servizio della musica, tanto di cappello per la scelta. “Beyond” è senza dubbio uno dei pezzi più riusciti dell’intero disco se non probabilmente il più riuscito, senza togliere meriti ad un Lione che si è superato lungo il percorso…e senza esagerare nel lodare Giorgia che si è dimostrata una vocalist validissima e sicuramente avrà un futuro roseo. Il merito del successo di questa traccia non è però solo delle voci, quanto della splendida composizione di cui stiamo parlando. Scelta giusta quella di usarla come closer? Questa è forse una domanda da porsi. Così come “Stormy Days” secondo il parere di chi scrive non andava posizionata penultima, forse “Beyond” non andava posizionata come ultima traccia…perché lascia degli interrogativi che potrebbero risultare scomodi. In un gruppo che si presenta con una line up con due vocalist, forse l’idea di aprire e chiudere il disco con dei duetti più evidenti sarebbe stata una scelta migliore. Ma d’altro canto, si potrebbe criticare questa opinione con un “non bisogna giudicare il contorno, ma la musica in sé e per sé”. E di musica con la M maiuscola gli Eternal Idol ne hanno regalata davvero tanta. Quindi bando alle considerazioni, e facciamo nuovamente i complimenti a una band che da dire ne ha davvero tantissimo, e che probabilmente continuerà a dire ancora molto!
