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PAGANLAND – From Carpathian Land

A poco più di un anno dall’uscita del precedente lavoro in studio, “Fatherland”, i Paganland, con un nuovo vocalist dopo la dipartita di Volodymyr, tornano con un nuovo album, “From Carpathian Land”.

Dopo una intro ambiental molto melodica e pulita si parte in forza con “At The Heart of Carpathians”, una traccia potente dal ritmo sostenuto e melodia abbastanza melanconica che riescono a proiettare l’ascoltatore nel cuore dei Carpazi durante l’inverno. Molto piacevole anche lo stacco melodico folkloristico che termina la traccia e fa iniziare la successiva, “Black Mountain”, che è una reinterpretazione moderna del cavallo di battaglia della band, originariamente presente in “Wind of Freedom” (2013). Rispetto alla prima versione, la qualità del suono è decisamente superiore, ma è stato abbandonato il canto melodico pulito di Volodymyr, a favore del growl di Zymobor. Non è un’aggiunta di chissà quale importanza all’album e sinceramente non ne capisco il senso in un full lenght: di sicuro sarebbe stato più apprezzato se fosse stata una bonus track o pubblicata in un ep successivo…

Belted by the Spirit” comincia con un’intro di tastiera melodica ma abbastanza esasperante perché chiaramente non riesce dare l’effetto di “strings” di un’orchestra, però la canzone non è affatto male, ma è molto godibile per i riff black, ritmo sostenuto e melodia folkeggiante.

Notevole varietà compositiva si trova nella titletrack “From Carpathian Land”, otto minuti di canzone che riesce a esprimere a pieno lo spirito dei Paganland, con melodia blackeggiante e con piacevoli stacchi melodici folkloristici di sapore slavo.

Nel complesso, tecnicamente c’è stato un salto di qualità e un cambio notevole nell’atmosfera della band. L’abbandono completo delle clean vocals ha incupito notevolmente il suono e ha permesso alla band di mettere più in evidenza e lavorare di più sul suono degli strumenti. D’altra parte però ha fatto un po’ perdere il suono caratteristico della band, uniformandola un po’ alle sonorità più, diciamo, tradizionali del black metal folklorico, un po’ alla Burzum, ricordando a tratti i Negura Bunget di una decina di anni fa. Una scelta abbastanza azzardata secondo me.

Complessivamente l’album è carino, ma è incompleto: 37 minuti di esecuzione in sette tracce di cui due sono l’intro e l’outro e in mezzo una traccia che è essenzialmente una vecchia canzone della band… Sicuramente se si fossero presi un altro anno per scrivere più materiale il giudizio sarebbe stato molto più positivo.

 

  • 6/10

  • PAGANLAND - From Carpathian Land

  • Tracklist

    01. Stozhary

    02. At The Heart Of Carpathians
    03. Black Mountain
    04. Belted By Spirit
    05. The Gloom
    06. From Carpathian Land
    07. Chuhayster

  • Lineup

    Ruen: Keyboards

    Lycane: Drums
    Eerie Cold: Guitars
    Zymobor: Vocals
    Iva: Bass

  • GenereFolk Black Metal
  • Anno2016
  • Casa discograficaSvarga Music