Riuscire a trovare un modo originale per creare dischi power metal sta diventando sempre più difficile…I grandi nomi ovviamente riescono a vivere grazie al fan base cresciuto negli anni ma per le nuove leve e per chi non ha mai fatto il grande salto non si tratta di una passeggiata.
I Majesty sono una di quelle band che avrebbe meritato di più e che, paradossalmente, non è mai riuscita ad andare oltre un certo punto…il buon Tarek, anche in questo nuovissimo platter, ci mette anima e corpo e perpetua la sua visione epico/maestosa di un heavy metal possente ed energico su cui caricare una serie di cori indovinati. Non ci sono grossi stravolgimenti se non un livello di cattiveria più incisivo e la sempre crescente cura maniacale per ogni nota suonata.
La produzione è fredda e corposa come ogni disco power metal che si rispetti…i suoni sono rotondi e ben amalgamati, resi ancora più serrati e grintosi da un mixing ben definito e un mastering pomposo (mr. Nordsträm non si smentisce mai), mentre le performance mettono sul piatto un monolita trascinante che presenta a dovere la new entry Emanuel Knorr alle asce.
Le songs sono un vortice di metal ‘true’ e diretto…”Die Like Kings” “YOLO HM” e “Iron Hill” faranno la felicità di chi cerca i cori da birreria da cantare a squarciagola, anche se i momenti più interessanti corrispondono all’innovativa “Rebels Of Our Time” e “The Final War”. Il pathos tende a scendere nella parte finale, lasciando al midtempo “Across The Lightning” e alla più easy “Fireheart” il trono delle skipabili.
I Majesty continuano nel loro cammino con grande onestà e profonda devozione…non ci resta che apprezzare la nuova creatura sapendo di avere tra le mani l’ennesima buona prova di Tarek e soci. Ma niente di più.