Ho sempre pensato che tutto, nella vita, parta da un sogno o da un desiderio…ciò che non è mai stato chiaro è che in quel sogno non è solamente necessario crederci ma è indispensabile viverlo. Nell’ambito musicale il divario tra idee e concretezza potrebbe essere rappresentato come la distanza tra due montagne sotto le quali si delinea un percorso intricato.
Se Ossi Sivula non avesse vissuto il proprio sogno come un amore eterno oggi non avremmo tra le mani i One Desire…il drummer ha iniziato ben cinque anni fa a plasmare questo act puramente AOR, incontrando un numero sostanzioso di difficoltà, concretizzando in questo “One Desire” un vero capolavoro del genere. Coaudiuvato dall’aiuto di Jimmy Westerlund e dall’ugola incredibile di André Linman, il buon Ossi mette sul piatto una decina di songs di facile presa ma dall’orgoglio consistente, da cui trasuda tutta la volontà del drummer finnico.
La produzione è rovente, dotata di quell’appeal romantico tipico dell’AOR, dove ogni elemento vive in perfetta armonia con gli altri…i suoni sono puliti e rotondi in modo maniacale mentre le performance mostrano un quartetto ispirato dove la voce di mr. Linman dà quel tocco che fa la differenza. Mixing e mastering sono seguiti come figli, capaci di impattare nelle orecchie senza perdere per strada un singolo suono.
Le songs…tutte meriterebbero una menzione obbligatoria data la maestria soave che nascondono profondamente. “Hurt” “Apologyze” e “Love Injection” varrebbero da sole i 20€ del cd, tutte con un pathos differente ma cariche di espressività. E se “Whenever I’m Dreaming” e “Do You Believe” brillano un po’ meno per ricercatezza, in capitoli come “Turn Back Time” e “Buried Alive” vi ritroverete a cantare già dopo il primo coro. “Straight Through The Heart” e “This Is Where The Heartbreak Begins” rimangono le songs migliori, dove le parti vocali mettono i brividi lungo la schiena.
“One Desire” è un disco che apre il cervello e il cuore e par difficile pensare che si tratti di un debut…c’è poco da aggiungere, in conclusione: quando un album è un capolavoro l’unica cosa da fare è continuare ad ascoltarlo.
